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attrice italiana (1925-1980) Da Wikipedia, l'enciclopedia libera
Irene Aloisi (Milano, 20 maggio 1925[1] – Roma, 1º gennaio 1980[2]) è stata un'attrice italiana.
Debutta nella rivista con il cognome d'arte Alian (nelle compagnie di Macario, Totò, Dapporto)[3], approda poi al teatro di prosa con la compagnia di Ruggero Ruggeri[3] e, a seguire, con Donadio-Giorda, con Peppino De Filippo (La lettera di mammà, 1954), con Pagnani-Villi-Ferzetti-Foà (Adorabile Giulia[4], Ma non è una cosa seria, stagione 1956-57), con Cervi-Padovani-Ferzetti (La gatta sul tetto che scotta, 1958)[5], con Ricci-Magni (Il valzer del toreador, 1959-60)[6], con Dorelli-Spaak (Aspettando Jo, 1968-69)[7], con Masiero-Giuffré (Otto mele per Eva, 1970-71)[8], con Aldini-Del Prete (La bugiarda di Diego Fabbri, 1978-79)[9].
Lavora principalmente dividendosi fra teatro, televisione e radio (molti radiodrammi per la Compagnia di prosa della Rai di Torino[3] con la regia di Massimo Scaglione). In televisione partecipa a teleromanzi quali La cittadella, Orgoglio e pregiudizio, I giovedì della signora Giulia, ad alcuni episodi della serie Le inchieste del commissario Maigret (Non si uccidono i poveri diavoli) fino a Rosso veneziano per la regia di Marco Leto negli anni settanta. Nel cinema, dove lavorò saltuariamente, tra i ruoli di maggior rilievo Le ore dell'amore, Totò, Peppino e... la dolce vita e Roulotte e roulette.
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