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In matematica, una simmetria è un'operazione che muove o trasforma un oggetto lasciandone inalterato l'aspetto. L'oggetto può essere, ad esempio, una figura geometrica o un'equazione. Generalmente, le simmetrie di un oggetto formano un gruppo, detto gruppo delle simmetrie.
Esempi di trasformazioni sono le isometrie di figure geometriche come i poligoni o i poliedri (come le riflessioni o rotazioni) oppure le permutazioni delle variabili in una formula o equazione.
Una simmetria di una figura geometrica è una trasformazione che lascia la figura invariata. Una tale definizione dipende da cosa si intende per "figura geometrica" e "trasformazione"[1].
In ogni caso, le "trasformazioni" formano un gruppo con l'operazione di composizione, e le simmetrie formano un sottogruppo, detto gruppo delle simmetrie della figura. In altre parole, si verificano i fatti seguenti:
I punti fissi sono i punti della figura geometrica che restano fermi in una simmetria. Se esiste un solo punto fisso (come accade, ad esempio, in una rotazione nel piano), questo è detto centro della simmetria, mentre se i punti fissi formano una retta (come in una riflessione nel piano, o una rotazione nello spazio) questa è l'asse della simmetria. Alcune trasformazioni (ad esempio le traslazioni) non hanno punti fissi.
Tutto ciò vale nella geometria euclidea. Se, invece, si considera la geometria proiettiva, nella quale lo spazio euclideo viene ampliato con gli enti geometrici impropri (cioè posti all'infinito), allora la traslazione, ad esempio, è una rotazione nel piano intorno a un punto posto all'infinito in direzione ortogonale alla direzione di traslazione.
Una figura piana può avere più assi di simmetria: in questo caso, questi si intersecano tutti in un punto. Ad esempio, un quadrato ha 4 assi di simmetria, che si intersecano nel centro.
Una figura solida, come un poliedro, può avere degli assi di simmetria (in presenza di rotazioni) o dei piani di simmetria (in presenza di riflessioni). Ad esempio, un parallelepipedo ha almeno 3 assi di simmetria e 3 piani di simmetria.
Nella geometria euclidea, una figura geometrica è un qualsiasi sottoinsieme dello spazio euclideo (ad esempio, del piano o dello spazio tridimensionale). Sono quindi figure geometriche ad esempio i poligoni o le coniche nel piano, o i poliedri nello spazio.
Le trasformazioni della geometria euclidea sono le isometrie: ovvero traslazioni, riflessioni, rotazioni, e composizioni di queste. Ciascuna di queste trasformazioni sposta tutti i punti dello spazio, ed in particolare muove la figura geometrica che vi è contenuta.
Ad esempio, fra le simmetrie di un quadrato troviamo la rotazione oraria di 90° intorno al centro, e la riflessione intorno ad un suo asse. Componendo queste due operazioni si ottengono altre simmetrie del quadrato.
Il gruppo delle simmetrie di un poligono regolare con lati è un gruppo molto studiato in algebra, detto gruppo diedrale. Ha due generatori: la riflessione rispetto ad un asse, e la rotazione oraria di gradi. Componendo le simmetrie e si ottengono tutte le altre simmetrie, che sono di due tipi:
Il gruppo diedrale, di solito indicato con , è quindi un gruppo finito di elementi. Non è un gruppo abeliano: infatti gli elementi e sono simmetrie differenti (entrambe riflessioni, ma con assi diversi).
Ciascuno dei cinque solidi platonici ha un gruppo di simmetrie: questi gruppi di simmetrie sono degli oggetti di importanza fondamentale nell'algebra e nella geometria moderne, e si ritrovano in molti contesti differenti. Due solidi platonici duali hanno lo stesso gruppo di simmetrie. Tutti questi gruppi di simmetrie sono finiti e non abeliani.
Il gruppo di simmetrie del tetraedro è il più piccolo fra questi. Ogni permutazione dei vertici del tetraedro è realizzata esattamente da una simmetria, quindi il gruppo è isomorfo al gruppo simmetrico , che ha elementi. Fra questi, 12 sono realizzabili tramite rotazioni, e corrispondono al sottogruppo alternante , formato dalle permutazioni pari.
Una circonferenza ha una quantità infinita di simmetrie: le rotazioni di un angolo qualsiasi intorno all'origine, e le riflessioni rispetto a una retta arbitraria, passante per l'origine. Il gruppo di simmetrie di una circonferenza è quindi infinito, ed è isomorfo al gruppo ortogonale .
Un'ellisse (che non sia una circonferenza) ha invece molte meno simmetrie: le simmetrie e rispetto agli assi, e la loro composizione . Il gruppo di simmetrie consta quindi di 4 elementi , è abeliano ed isomorfo al prodotto diretto di due gruppi ciclici di ordine .
Un'iperbole ha lo stesso gruppo di simmetrie, generato dalle riflessioni sui suoi due assi.
Una parabola ha ancora meno simmetrie: oltre all'identità, una riflessione rispetto al suo asse. Quindi il gruppo di simmetrie è isomorfo a .
Il gruppo di simmetrie di una sfera di dimensione è il gruppo speciale ortogonale .
Una simmetria in un'espressione matematica (ad esempio una formula o un'equazione) contenente delle variabili è una permutazione di queste che lascia invariata l'espressione. Ad esempio, nel polinomio ogni permutazione delle variabili è una simmetria, mentre nell'equazione solo la permutazione delle variabili e è una simmetria.
Anche in questo contesto le simmetrie formano un gruppo, che è sottogruppo del gruppo simmetrico di tutte le permutazioni delle variabili. Se l'espressione ha un numero finito di variabili, tale gruppo è finito. Un'espressione qui è un qualsiasi oggetto matematico formale che dipenda da alcune variabili: ad esempio, anche una relazione binaria o una matrice.
Il termine "simmetrico" è usato in matematica in vari contesti, e denota sempre la presenza di una particolare simmetria.
Dato il grafico della funzione , si possono ottenere le seguenti simmetrie:
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