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allenatore di calcio e calciatore italiano Da Wikipedia, l'enciclopedia libera
Gigi Marulla, all'anagrafe Luigi Marulla (Stilo, 20 aprile 1963 – Cetraro, 19 luglio 2015), è stato un calciatore e allenatore di calcio italiano, di ruolo attaccante.
Gigi Marulla | |||||||||||||||||||||||||
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Marulla con la maglia del Cosenza in una partita commemorativa nel 2008 | |||||||||||||||||||||||||
Nazionalità | Italia | ||||||||||||||||||||||||
Altezza | 175 cm | ||||||||||||||||||||||||
Peso | 69 kg | ||||||||||||||||||||||||
Calcio | |||||||||||||||||||||||||
Ruolo | Allenatore (ex attaccante) | ||||||||||||||||||||||||
Termine carriera | 1º luglio 1999 - giocatore | ||||||||||||||||||||||||
Carriera | |||||||||||||||||||||||||
Giovanili | |||||||||||||||||||||||||
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Squadre di club1 | |||||||||||||||||||||||||
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Carriera da allenatore | |||||||||||||||||||||||||
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1 I due numeri indicano le presenze e le reti segnate, per le sole partite di campionato. Il simbolo → indica un trasferimento in prestito. | |||||||||||||||||||||||||
Soprannominato Tamburino di Stilo,[1] ha principalmente legato la sua carriera al Cosenza,[2] diventandone bandiera e capitano: con 11 stagioni disputate con la maglia dei Lupi, è il primatista di presenze e di reti segnate nella storia dei rossoblù.[3]
Il 19 luglio 2015, mentre si trovava in vacanza nella sua villa a Cavinia, frazione di Cetraro, Marulla fu colto da malore[4], probabilmente dovuto a una congestione a seguito di ingestione di una bevanda troppo fredda[4]. Trasportato d'urgenza al locale ospedale, i sanitari gli riscontrarono un infarto cardiaco ma non poterono salvarlo e, poche ore dopo il ricovero, giunse il decesso[4][5].
I funerali si tennero il 21 luglio successivo a Cosenza alla presenza di una moltitudine di tifosi della locale squadra[6] nonché di delegazioni di sostenitori di club di essa rivale o con essa gemellata quali Catanzaro, Reggina, Salernitana e Genoa. Il 22 settembre successivo, a due mesi dalla sua morte, il Comune di Cosenza intitolò lo stadio fino ad allora noto come San Vito in Stadio San Vito-Gigi Marulla[7], come già preannunciato lo stesso giorno delle esequie[7].
Con il Cosenza disputò 3 tornei in Serie C1 e 8 in Serie B totalizzando 330 presenze in gare di campionato (compreso lo spareggio contro la Salernitana); è primo nella storia del Cosenza per presenze[9]. È il calciatore più prolifico di reti nella storia del Cosenza (89 gol in campionato), superando in graduatoria Agide Lenzi e Renato Campanini.[10]
Ha iniziato la carriera all'Acireale in Serie D, stagione 1979-1980, disputando 2 gare. Coi granata gioca la stagione successiva e in 28 partite segna 9 gol.
L'anno seguente passa nelle giovanili dell'Avellino,[senza fonte] senza mai esordire in prima squadra, che in quella stagione milita in massima serie.
Nel 1982-1983 si trasferisce al Cosenza, in Serie C1, restando fino al 1984-1985, quando diventa capocannoniere del girone B con 18 reti in 27 presenze di campionato.[11] Acquistato dal Genoa, con cui disputa tre campionati consecutivi nei cadetti, coi liguri gioca 100 gare, segna 23 gol.
Nel 1988-1989 torna all'Avellino in Serie B e realizza 10 gol in 30 gare.
La stagione successiva, in Serie B, torna a vestire la maglia del Cosenza, restando fino al 1996-1997 (8 anni consecutivi in B), stagione conclusa con la retrocessione del Cosenza in Serie C1. A Pescara (1990-1991), segna un gol ai tempi supplementari che permette al Cosenza di ottenere la salvezza nello spareggio con la Salernitana.[12]
Nel 1996-1997, un suo gol realizzato a Padova contro la squadra locale (a tempo quasi scaduto), non basta a salvare dalla retrocessione in Serie C il Cosenza, poiché i veneti pareggiano in pieno recupero.[13] Chiude la carriera in Serie C2 vestendo in due stagioni la maglia del Castrovillari.
In carriera ha totalizzato complessivamente 374 presenze e 96 reti in Serie B. In totale ha realizzato 147 reti nei professionisti.
Nel 2004-2005 ha allenato da novembre il Cosenza 1914 in Serie D. L'anno successivo, in Serie D, ha allenato per un breve periodo l'AS Cosenza, venendo esonerato. A marzo 2008 è assunto dal Gallipoli (Serie C1) da secondo di Vincenzo Patania[14]. Ad aprile 2010 succede all'esonerato Pino Rigoli sulla panchina del Vigor Lamezia in Serie D, che porta ai play-off (vinti). Nella stagione 2010-2011 allena la Berretti del Cosenza[15], dalla quale si dimette a gennaio 2011.
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