Diocesi di Acireale

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Diocesi di Acireale

La diocesi di Acireale (in latino Dioecesis Iaciensis) è una sede della Chiesa cattolica in Italia suffraganea dell'arcidiocesi di Catania appartenente alla regione ecclesiastica Sicilia. Nel 2022 contava 230 000 battezzati su 234 000 abitanti. È retta dal vescovo Antonino Raspanti.

Fatti in breve Suffraganea dell', Regione ecclesiastica ...
Diocesi di Acireale
Dioecesis Iaciensis
Chiesa latina
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Suffraganea dell'arcidiocesi di Catania
Regione ecclesiasticaSicilia
 
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Provincia ecclesiastica
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Collocazione geografica
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VescovoAntonino Raspanti
Vicario generaleAgostino Russo
Presbiteri150, di cui 121 secolari e 29 regolari
1 533 battezzati per presbitero
Religiosi35 uomini, 100 donne
Diaconi11 permanenti
 
Abitanti234 000
Battezzati230 000 (98,3% del totale)
StatoItalia
Superficie666 km²
Parrocchie111 (6 vicariati)
 
Erezione27 giugno 1844
Ritoromano
CattedraleMaria Santissima Annunziata
Santi patroniSanta Venera
IndirizzoLargo Giovanni XXIII 3, 95024 Acireale (CT), Italia
Sito webwww.diocesiacireale.it
Dati dall'Annuario pontificio 2023 (ch · gc)
Chiesa cattolica in Italia
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La basilica di San Pietro a Riposto.
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La basilica dei Santi Pietro e Paolo ad Acireale.
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La basilica collegiata di San Sebastiano ad Acireale.
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Santuario di Santa Maria di Vena.

Territorio

Riepilogo
Prospettiva

La diocesi comprende 18 comuni nella parte settentrionale della città metropolitana di Catania: Acireale, Aci Bonaccorsi, Aci Castello, Aci Catena, Aci Sant'Antonio, Calatabiano, Castiglione di Sicilia, Fiumefreddo di Sicilia, Giarre, Linguaglossa, Mascali, Milo, Piedimonte Etneo, Randazzo, Riposto, Sant'Alfio, Santa Venerina (escluso il quartiere di Bongiardo) e Valverde.

Sede vescovile è la città di Acireale, dove si trova la cattedrale di Maria Santissima Annunziata.

Il territorio si estende su una superficie di 666 km² ed è suddiviso in 111 parrocchie, raggruppate in 6 vicariati.

Basiliche e santuari

In diocesi si trovano sette basiliche minori: la cattedrale, Santi Pietro e Paolo e San Sebastiano martire ad Acireale; San Filippo d'Agira ad Aci Catena; San Giacomo e Maria Santissima della Catena a Castiglione di Sicilia; Santa Maria Assunta a Randazzo; San Pietro a Riposto.[1]

Inoltre comprende sette santuari: Maria Santissima di Loreto ad Acireale, Santa Maria della Vena a Vena (frazione di Piedimonte Etneo), Maria Santissima a Valverde, Beata Maria Vergine del Carmelo a Randazzo, Maria Santissima della Catena ad Aci Catena, San Gerardo Maiella a Piedimonte Etneo, e Santa Maria della Strada a Giarre.[2]

Storia

Riepilogo
Prospettiva

La storia della diocesi acese è molto travagliata. Già a partire dal XVI secolo erano molto forti le istanze del clero e della popolazione locale che, abituata ad essere direttamente soggetta ai regnanti e godere quindi di diversi benefici perché appunto reale (nel senso di demaniale), era allora nel territorio del potente abate-vescovo di Catania. La costruzione di un maestoso tempio nella piazza Duomo, inizialmente come chiesa matrice dedicata a Maria Santissima Annunziata e che poi diverrà cattedrale, può essere portato ad esempio più emblematico del desiderio della città di aver un suo vescovo.

Tuttavia si dovette attendere sino al 1838, quando Ferdinando II di Borbone, in visita in segno di riconoscenza per la fedeltà dimostrata nei tumulti anti-borbonici del 1820 e del 1837, emise il primo decreto istitutivo della diocesi. Il pontefice Gregorio XVI il 27 giugno 1844, con la bolla Quodcumque ad catholicae religionis incrementum, eresse canonicamente la diocesi: essa doveva comprendere cinque comuni estrapolati dalla diocesi di Catania e nove comuni dell'arcidiocesi di Messina.

«Tuttavia diverse circostanze, talune previste, altre decisamente avverse, ritardarono di ben 28 anni l'esecuzione delle Lettere Apostoliche di erezione della Diocesi».[3] Infatti la bolla Quodcumque ad catholicae, a causa dell'opposizione manifestata dalle due diocesi da cui veniva ricavato il territorio di Acireale, conteneva espressamente la clausola che l'erezione della nuova diocesi doveva avere effetto solo dopo la morte dei vescovi di Catania (Felice Regano) e di Messina (Francesco di Paola Villadecani). Questi morirono entrambi nel 1861, ma a causa delle difficoltà intercorse fra Italia e Santa Sede dopo l'unità, l'esecuzione della bolla pontificia fu ritardata di altri anni.

Finalmente il 19 marzo 1872 la Congregazione Concistoriale nominò Giovanni Battista Guttadauro di Reburdone, vescovo di Caltanissetta, esecutore della bolla di erezione, che venne pubblicata ad Acireale il 3 giugno successivo con il decreto esecutoriale: da questo momento inizia ufficialmente la vita della diocesi. Il 22 luglio con il decreto Nova constituta della Congregazione Concistoriale fu dichiarata diocesi immediatamente soggetta alla Santa Sede ed il 29 luglio papa Pio IX procedeva alla nomina del primo vescovo, il giovane sacerdote agrigentino Gerlando Maria Genuardi, che fece il suo ingresso solenne in diocesi il 10 novembre.

Il vescovo Genuardi visitò la diocesi nel 1875, in seguito pubblicò «la Constitutio prosynodalis con l'intento di avviare le strutture organizzative essenziali, mettendo ordine nella vita ecclesiale diocesana»[4]; la sua principale opera fu l'istituzione, nel 1881, del seminario diocesano, nel quale furono formati diversi futuri vescovi, tra cui i suoi due immediati successori, Giovanni Battista Arista (1907-1920) e Salvatore Bella (1920-1922); quest'ultimo, nel 1921, istituì 42 nuove parrocchie, mettendo fine a quella prassi, ereditata dalla diocesi di Catania, di considerare il vescovo l'unico parroco della diocesi. Durante il lungo episcopato di Salvatore Russo (1932-1964) fu celebrato il primo sinodo diocesano (1957).

Dal 2 dicembre 2000, in forza della bolla Ad maiori consulendum di papa Giovanni Paolo II, la diocesi è diventata suffraganea dell'arcidiocesi di Catania.

Cronotassi dei vescovi

Si omettono i periodi di sede vacante non superiori ai 2 anni o non storicamente accertati.

Vescovi originari del presbiterio diocesano

Statistiche

Riepilogo
Prospettiva

La diocesi nel 2022 su una popolazione di 234 000 persone contava 230 000 battezzati, corrispondenti al 98,3% del totale.

Ulteriori informazioni anno, popolazione ...
anno popolazione presbiteri diaconi religiosi parrocchie
battezzati totale % numero secolari regolari battezzati per presbitero uomini donne
1950167 000168 00099,431621610052810046794
1959162 300164 50098,731421110351616942599
1970174 793175 21599,828819395606152482110
1980183 504184 19299,623016169797118453110
1990206 000207 65799,2202147551 019280361111
1999221 622223 72299,1177141361 252866321111
2000221 622223 72299,1175139361 266864321111
2001221 622223 72299,1176140361 259964313111
2002222 623224 72599,1174138361 2791158313111
2003223 623225 72599,1170134361 3151157311111
2004223 623225 72599,1172135371 3001057311111
2006225 000227 70098,8171135361 315954296111
2012227 900231 30098,5167135321 364947270112
2015232 600236 60098,3163131321 426746260112
2018230 180234 17098,3161125361 429751240112
2020229 400233 37598,3151121301 519745240112
2022230 000234 00098,3150121291 5331135100111
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Note

Bibliografia

Voci correlate

Altri progetti

Collegamenti esterni

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