Castiglione di Sicilia
comune italiano Da Wikipedia, l'enciclopedia libera
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Castiglione di Sicilia (Castigghiuni in siciliano) è un comune italiano di 2 889 abitanti[1] della città metropolitana di Catania in Sicilia.
La cittadina fa parte del circuito dei borghi più belli d'Italia e il territorio del comune di Castiglione di Sicilia è stato dichiarato di "notevole importanza pubblica" (decreto regionale 21 giugno 1994).
Castiglione è ubicata su una collina situata sul versante nord dell'Etna, nel bel mezzo della Valle che il fiume Alcantara solca tra Randazzo e Taormina; è uno dei comuni del Parco dell'Etna e del Parco fluviale dell'Alcantara. Dista 50 km da Catania e 60 km da Messina. Altre aree protette sono parte del territorio comunale: Pineta di Linguaglossa, Dammusi, Fascia Altomontana Etna, Contrada Sorbera e Contrada Gibiotti[4].
Alcuni scavi archeologici in contrada San Nicola nei pressi del fiume Alcantara, come numerosi altri sporadici rinvenimenti, tra cui tombe, palmenti, fortini, dimostrano che l'intera valle era densamente popolata nel neolitico e soprattutto nell'età del bronzo. Molte grotte scavate nell'arenaria erano adibite ad abitazione o a tomba, come quelle di contrada Orgale, dove è ancora visibile un villaggio preistorico, via XXIV maggio, Contrada Balsamà. Successivamente invece, dovettero spostarsi sul colle dell'odierno paese minacciati da altri popoli, e fondarono un nuovo villaggio. Nel 710 a.C. i Greci risalirono il fiume Akesine (oggi Alcantara) e si accamparono in contrada Tirone. In seguito giunsero nel villaggio indigeno, che occuparono come fortezza. Verso il 705 a.C. partirono per Randazzo. In epoca romana la città è stata occupata ai piedi del colle come accampamento e dopo fu occupata dai Greci-Bizantini e dagli Arabi che allevarono i coccodrilli nel fiume Akesine.[senza fonte]
Castel Leone arrivò al suo massimo splendore dopo la cacciata degli Arabi da parte dei Normanni e furono edificate le mura e il Cannizzo, una torre di vedetta situata all'estremità della città. Nel 1233 fu nominata da Federico II "Città Animosa", e usò il castello come residenza estiva. Nel 1282 con i Vespri Siciliani Castel Leone passò all'ammiraglio Ruggero di Lauria che appoggiava Pietro d'Aragona, ma fu passato a Giacomo d'Aragona. Nel 1297 Federico III d'Aragona venne di persona a porvi l'assedio da Francavilla a sud e da contrada Sciambro a nord-ovest. Dopo un po' gli assediati si arresero e Federico entrò trionfante dalla porta del Re. Dopo due anni Ruggero si impossessò di nuovo della città, ma per poco tempo perché Federico mentre andava a Randazzo venne a sapere che la rocca era indifesa e allora assediò le mura dalla piana di Cerro e le conquistò, ma con la declina potenza del Lauria decadde l'importanza di Castel Leone. Venne assegnato come feudo a Giovanni, duca di Randazzo, e venne ribattezzata Castiglione.
La città fu teatro di numerose carestie e nel 1636 si fondò il Peculio, un'istituzione che permetteva di comprare il frumento che sarebbe stato venduto nei momenti di crisi. Sono nati anche diversi ordini monastici come gli Agostiniani che fondarono il monastero nell'anno Mille, i Carmelitani che costruirono l'odierno oratorio, i Cassinesi, la cui abbazia si trovava vicino alla chiesa di San Nicola e le Benedettine che gestivano un orfanotrofio.
Castiglione versò sangue durante la prima guerra mondiale, ma ancora di più nella seconda, dove un reparto tedesco con un cingolato uccise 16 civili e saccheggiò molte abitazioni. Il presidente della Repubblica nel 2002 ha conferito una medaglia di bronzo al merito civile, poiché è stata la prima città italiana ad essere stata occupata brutalmente dai tedeschi in fuga dagli alleati appena sbarcati in Sicilia[senza fonte]. Tra le vittime si ricordano: Francesco Cannavò, Giuseppe Carcipolo, Antonino Calano, Nunzio Costanzo, Giovanni Grifò, Giovanni Damico, Francesco Di Francesco, Salvatore Di Francesco, Giuseppe Ferlito, Vincenzo Nastasi, Salvatore Portale, Santo Purello, Giuseppe Rinaudo, Carmelo Rosano, Giuseppe Seminara.
Nel 2023 il comune è stato sciolto per infiltrazioni mafiose.[5]
Gaetana Agata Nastasi fu una ragazza nata a Castiglione di Sicilia il 2 marzo 1914, morta il 4 aprile 1926 nel convento Santa Rosalia di Acireale.[10] Orfana di padre Antonio Nastasi castiglionese deceduto nella prima guerra mondiale, venne affidata alle suore di un convento di Acireale dove morì prematuramente per cause sconosciute nel giorno della Santa Pasqua[11] negli istanti post morte la sua pelle assunse un colore blu su tutto il corpo che venne interpretato come segno di santità[12] tanto che il vescovo la dichiarò venerata e dispose che la salma venisse seppellita in una chiesa acese anziché la consegna alla madre Carmela Dicarlo e conseguente sepoltura a Castiglione. Attualmente un comitato locale affiancato da un parente della ragazza Mario Giuffré chiede la beatificazione.[13][14]
In data 15 settembre 2022, la NASA pubblica online come Foto Astronomica del Giorno, uno scatto su Castiglione con un Plenilunio rosso dal titolo Harvest Moon over Sicily (Luna del Raccolto sulla Sicilia), scattata il 9 settembre da Dario Giannobile. link foto
Spiegazione: Per gli abitanti dell'emisfero settentrionale, la Luna Piena di settembre era la Luna del Raccolto, riflettendo tonalità calde al tramonto si erge sulla storica città di Castiglione di Sicilia in questa vista teleobiettivo del 9 settembre. Famoso per festival, storia e canzone Harvest Moon è solo il nome tradizionale della luna piena più vicina all'equinozio d'autunno. Secondo la tradizione il nome è appropriato, nonostante la diminuzione delle ore diurne mentre la stagione di crescita volgeva al termine, gli agricoltori potevano raccogliere i raccolti(vendemmiare) alla luce di una luna piena che splendeva dal tramonto all'alba. Robert Nemiroff, NASA
Abitanti censiti[15]
Radio Tele Alcantara (RTA) fu una rete televisiva e radiofonica in attività negli anni ottanta e novanta, creata dalla Cooperativa Nuova Alcantara sita nel paese.[16][17] Si occupò di notizie, cronaca, eventi di sport e di spettacolo non solo locali ma riguardanti l'intera Valle dell'Alcantara (da cui il nome).
Il logo della rete televisiva raffigurava la Torre du Cannizzu. Rodolfo Amodeo, Velinda Magro, Maria Pavone furono alcuni volti della rete.
La Radio, che trasmetteva sia musica che notiziari su frequenza 82,20 (0,1 Kw), emettava da via Abate Coniglio.[18]
Di seguito è presentata una tabella relativa alle amministrazioni che si sono succedute in questo comune.
Periodo | Primo cittadino | Partito | Carica | Note | |
---|---|---|---|---|---|
6 luglio 1988 | 21 giugno 1993 | Vincenzo Grasso | Democrazia Cristiana | Sindaco | [19] |
21 giugno 1993 | 1º dicembre 1997 | Concetto Bellia | - | Sindaco | [19] |
1º dicembre 1997 | 28 maggio 2002 | Concetto Bellia | centro-sinistra | Sindaco | [19] |
28 maggio 2002 | 15 maggio 2007 | Salvatore Vincenzo Barbagallo | lista civica | Sindaco | [19] |
18 maggio 2007 | 9 maggio 2012 | Claudio Scavera | - | Sindaco | [19] |
9 maggio 2012 | 9 giugno 2017 | Salvatore Vincenzo Barbagallo | lista civica | Sindaco | [19] |
9 giugno 2017 | 23 maggio 2023 | Antonio Camarda | lista civica "Idee per Castiglione - Camarda sindaco" | Sindaco | [19] |
23 maggio 2023 | in corso | Portato Mirella, Alagna Fulvio e Salerno Maria | - | Commissione Prefettizia | [19] |
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