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attore, regista e produttore cinematografico statunitense Da Wikipedia, l'enciclopedia libera
Denzel Hayes Washington Jr. (Mount Vernon, 28 dicembre 1954) è un attore, regista e produttore cinematografico statunitense.
Ha ricevuto molti riconoscimenti per il suo lavoro cinematografico fin dagli anni ottanta, incluse le sue interpretazioni di personaggi come l'attivista anti-apartheid sudafricano Steve Biko in Grido di libertà (1987), l'attivista per i diritti umani Malcolm X nel film omonimo (1992), il pugile Rubin "Hurricane" Carter in Hurricane - Il grido dell'innocenza (1999), l'allenatore di football Herman Boone in Il sapore della vittoria (2000), il poeta ed educatore Melvin B. Tolson in The Great Debaters - Il potere della parola (2007) ed il signore della droga Frank Lucas in American Gangster (2007). È stato un frequente collaboratore di registi come Spike Lee, Antoine Fuqua e Tony Scott.
Ha ricevuto tre Golden Globe, un Tony Award e due premi Oscar: uno come miglior attore non protagonista per il film di guerra Glory - Uomini di gloria (1989) e uno come miglior attore per il suo ruolo di poliziotto corrotto nel poliziesco Training Day (2001). Nel 2016 Washington ha ricevuto il Golden Globe alla carriera ai 73esimi Golden Globe Awards. Nel 2019 ha ricevuto il premio alla carriera dall'American Film Institute.[1]
Nel 2002 Washington ha debuttato alla regia con il film biografico Antwone Fisher. Il suo secondo lungometraggio è stato The Great Debaters - Il potere della parola, distribuito nel 2007. Il terzo lavoro da regista, Barriere, con sé stesso nel ruolo di protagonista e con Viola Davis, è stato distribuito nel 2016 ed è stato nominato all'Oscar al miglior film. Nel 2022 ha ricevuto la sua nona candidatura al Premio Oscar nella sezione miglior attore protagonista per la sua interpretazione nel film Macbeth di Joel Coen.
Dopo il divorzio dei genitori, Lynne e Denzel Sr., avvenuto quando aveva undici anni, venne mandato a studiare in collegio[2]. Si laureò in teatro (major[3]) e giornalismo (minor[3]) alla Fordham University di New York dove, durante una produzione teatrale scolastica, si appassionò alla recitazione, passione che lo portò a iscriversi all'American Conservatory Theater di San Francisco[2].
Washington debuttò come attore nel 1977 con il film televisivo Wilma, mentre il suo debutto come attore cinematografico avvenne nel 1981 con Il pollo si mangia con le mani. Una grande svolta nella sua carriera avvenne l'anno seguente, quando interpretò il dottor Philip Chandler nella serie televisiva A cuore aperto, trasmessa dal 1982 al 1988. Fu uno dei pochi attori afroamericani ad apparire per tutta la serie. Successivamente, Washington apparve in vari film per la televisione e per il cinema come Storia di un soldato (1984) e Power - Potere (1986).
Nel 1987 interpretò la parte dell'attivista politico sudafricano Stephen Biko in Grido di libertà di Richard Attenborough, per il quale ricevette una nomination all'Oscar al miglior attore non protagonista. Nel 1990 vinse l'Oscar come miglior attore non protagonista (primo attore nero a vincere la statuetta 26 anni dopo Sidney Poitier) per l'interpretazione di un soldato afroamericano ed ex schiavo in Glory - Uomini di gloria. Nello stesso anno apparve nel film Jamaica Cop e nel ruolo di Reuben James in Dio salvi la regina, dove interpretò un soldato britannico che, nonostante la sua pluridecorata carriera militare, era tornato a vivere in una società afflitta dal razzismo.
Nel 1991, Washington interpretò Bleek Giliam nel film di Spike Lee Mo' Better Blues. L'anno seguente recitò la parte di Demetrius Williams nella commedia romantica Mississippi Masala. Successivamente Washington tornò a lavorare con Spike Lee per interpretare uno dei suoi ruoli più acclamati dalla critica in Malcolm X. L'interpretazione dell'attivista per i diritti degli afroamericani gli valse una nomination all'Oscar al miglior attore,[4] venendo sconfitto da Al Pacino.[5][6] L'anno seguente interpretò l'avvocato di un giovane uomo gay affetto da AIDS in Philadelphia.
Durante la prima metà degli anni novanta Washington recitò in numerosi thriller di successo come Il rapporto Pelican e Allarme rosso, così come nella commedia Molto rumore per nulla. Nel 1996 prese parte a Il coraggio della verità accanto a Meg Ryan, nel ruolo di un ufficiale statunitense chiamato ad investigare sulle cause della morte del capitano Karen Walden, avvenuta durante la guerra del Golfo, dovendo stabilire anche se ci fossero i requisiti per assegnarle una medaglia al valore postuma, la prima ad una donna nella storia dell'esercito degli Stati Uniti. Nello stesso anno fu protagonista, insieme a Whitney Houston, del film drammatico Uno sguardo dal cielo[7].
Nel 1998 ottenne il ruolo di protagonista nel film He Got Game di Spike Lee, nel quale interpretò un padre che, rilasciato in libertà condizionata dopo sei anni di prigione, cerca di convincere il figlio adolescente (Ray Allen) a firmare con il college locale. Il film segnò la terza collaborazione tra Spike Lee e Denzel Washington[8]. Del 1998 è anche il film "Attacco al potere" ( The Siege ) con Bruce Willis e regia di Edward Zwick sul terrorismo islamico a New York.
Nel 1999 Washington prese parte al film Il collezionista di ossa,[9] e successivamente fu protagonista del film Hurricane - Il grido dell'innocenza, basato sulla vera storia del pugile Rubin Carter, per il quale ricevette un orso d'argento al Festival di Berlino e un Golden Globe come miglior attore protagonista.[10] Per la stessa interpretazione ottenne una candidatura all'Oscar al miglior attore, che tuttavia venne aggiudicato a Kevin Spacey per American Beauty.[11]
Il 2000 per Denzel Washington si aprì con Il sapore della vittoria, film che raccontava la gloriosa stagione di una squadra di football negli anni in cui la società americana era macchiata da un grande odio razzista.
Nel 2002 arrivò per l'attore il riconoscimento più ambito, l'Oscar al miglior attore, ottenuto grazie all'interpretazione di Alonzo Harris in Training Day del regista americano Antoine Fuqua. Dopo aver indossato i panni di John Quincy Archibald nel film John Q, Washington si mise per la prima volta dietro la macchina da presa: è infatti del 2002 il suo primo film da regista, oltre che attore, Antwone Fisher. La carriera dell'attore proseguì con film come Man on Fire - Il fuoco della vendetta, Inside Man, Déjà vu - Corsa contro il tempo, American Gangster e The Great Debaters - Il potere della parola, secondo film da regista per Washington.
Dopo aver girato per Tony Scott nel 2009 Pelham 123 - Ostaggi in metropolitana, remake de Il colpo della metropolitana - Un ostaggio al minuto del 1974 e quarto film con Scott,[12] l'attore nel 2010 veste i panni del guerriero cieco Eli nel postapocalittico Codice Genesi. Nello stesso anno è protagonista assieme a Chris Pine in Unstoppable - Fuori controllo, che segna la sua ultima collaborazione con Scott, deceduto due anni più tardi.
Il 2012 vede il ritorno sul grande schermo dell'attore dopo un anno di pausa con i film Safe House - Nessuno è al sicuro e Flight. Per quest'ultimo riceve la sua sesta nomination agli Oscar[13] e l'ottava ai Golden Globe. Nel 2013 è in coppia con Mark Wahlberg nell'adattamento fumettistico di Cani sciolti per la regia di Baltasar Kormákur.[14] Nel febbraio 2013 Washington annunciò che sarebbe tornato dietro alla macchina da presa, dopo i successi da regista di Antwone Fisher e The Great Debaters - Il potere della parola, per dirigere l'adattamento della pièce Fences. La pellicola, uscita nelle sale nel dicembre 2016, è tratta dall'omonimo dramma teatrale di August Wilson del 1987.[15]
Nei primi mesi del 2014 è sul set di The Equalizer - Il vendicatore, adattamento cinematografico della serie televisiva degli anni ottanta Un giustiziere a New York, dove ritrova alla regia Antoine Fuqua, che lo diresse già in Training Day. Torna a collaborare con Fuqua anche nel western I magnifici 7 (2016), rifacimento de I magnifici sette di John Sturges del 1960.[16] Tra il 2016 e il 2017 ha recitato nei film Barriere (di cui è stato pure regista) ed End of Justice - Nessuno è innocente, venendo candidato per entrambi all'Oscar, nel primo film come miglior film e come migliore attore protagonista,[17] nel secondo film invece è solo come migliore attore protagonista.[18]
Nel 2018 torna nuovamente a essere diretto da Antoine Fuqua, e in questo caso per il primo sequel della sua carriera (oltre che di Fuqua),[19] ovvero The Equalizer 2.[20][21]
Denzel Washington è sposato dal 1983 con Paulette Pearson, conosciuta sul set di Wilma, con la quale ha quattro figli: John David (1984), Katia (1986), e i gemelli Malcolm e Olivia (1991).
Washington è un devoto cristiano[22] e in passato ha considerato la possibilità di diventare pastore.[23] Nel 1995 donò 2.5 milioni di dollari per finanziare la costruzione della "New West Angeles Church of God in Christ Facility" a Los Angeles[24][25]. Washington ha dichiarato di leggere la Bibbia quotidianamente.[26]
Nelle versioni in italiano delle opere in cui ha recitato, Denzel Washington è stato doppiato da:
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