L'altezza di queste piante varia da 1 a 8 dm. La forma biologica è emicriptofita scaposa (H scap), ossia sono piante perenni, con gemme svernanti al livello del suolo e protette dalla lettiera o dalla neve, dotate di un asse fiorale eretto e spesso privo di foglie. Tutta la pianta è sparsamente pubescente per peli infeltriti grigio-biancastri.[4][6][7][8][9][10][11]
La parte sotterranea è un breve rizoma orizzontale.[12] La parte aerea del fusto è eretta con alidecorrenti, è semplice e generalmente monocefala (un solo capolino). La superficie è scanalata, con sparsi peli ragnatelosi lunghi 0,5 – 1mm. Larghezza delle ali: 3 – 4mm.
Foglie
Le foglie hanno una lamina lanceolata intera con base ristretta, più o meno amplessicaule. Le foglie superiori sono lineari e acute e normalmente non superano il capolino. La superficie è subglabra con setole sparse lunghe 0,1 - 0,2mm (sui margini sono più fitte). Dimensione delle foglie: larghezza 0,5 – 3cm; lunghezza 9 – 13cm.
Infiorescenza
Le infiorescenze consistono in capolini per lo più solitari (raramente sono due). I capolini sono formati da un involucro a forma cilindrico-ovata composto da diverse squame (o brattee) disposte in modo embricato al cui interno un ricettacolo fa da base ai fiori. Le squame, con la parte indivisa più lunga che larga (4 x 7 - 7,5mm), sono provviste di un'appendice nera con 9 – 15 ciglia scure per lato (lunghezza delle ciglia 1,5 – 2,5mm). Diametro dei capolini: 35 – 60mm. Diametro dell'involucro: 12 – 20mm.
Calice: i sepali del Calice sono ridotti a una coroncina di squame.
Corolla: la corolla è tubulosa con apice a 5 lobi esili. Quelli centrali sono zigomorfi e sono ermafroditi, quelli periferici sono attinomorfi, più grandi (i lobi sono allargati), sterili e disposti in modo patente per rendere più appariscente tutta l'infiorescenza.[15]. Il colore del tubo (lungo 20mm) è bianco-roseo, mentre le lacinie (lunghe 15mm) sono azzurro-violette.
Androceo: gli stami sono 5 con filamenti liberi ma corti (sono pelosi verso la metà della loro lunghezza), mentre le antere sono saldate in un manicotto (o tubo) circondante lo stilo e lungo quasi quanto la corolla; la parte superiore è costituita da prolungamenti coriacei.[16] I filamenti delle antere sono provvisti di movimenti sensitivi attivati da uno stimolo tattile qualsiasi (come ad esempio un insetto pronubo) in modo da far liberare dalle antere il polline. Contemporaneamente anche lo stilo si raddrizza per ricevere meglio il polline.[3]
Riproduzione: la fecondazione avviene fondamentalmente tramite l'impollinazione dei fiori (vedi sopra).
Dispersione: i semi (gli acheni) cadendo a terra sono successivamente dispersi soprattutto da insetti tipo formiche (disseminazione mirmecoria). In questo tipo di piante avviene anche un altro tipo di dispersione: zoocoria. Infatti gli uncini delle brattee dell'involucro si agganciano ai peli degli animali di passaggio disperdendo così anche su lunghe distanze i semi della pianta.
Habitat: l'habitat tipico per questa pianta sono i prati aridi e le boscaglie; ma anche i margini erbacei e arbusteti meso-termofili. Il substrato preferito è calcareo ma anche siliceo con pH basico, medi valori nutrizionali del terreno che deve essere secco.[18]
Distribuzione altitudinale: sui rilievi queste piante si possono trovare da 0 fino a 2.400 ms.l.m. (nel Meridione fino a 1.700 ms.l.m.); frequentano quindi i seguenti piani vegetazionali: collinare, montano e subalpino (oltre a quello planiziale – a livello del mare).
Fitosociologia
Areale alpino
Dal punto di vista fitosociologico alpino Centaurea triumfettii appartiene alla seguente comunità vegetale:[18]
Formazione: delle comunità delle macro- e megaforbie terrestri
Classe: Trifolio-Geranietea sanguinei
Ordine: Origanetalia vulgaris
Alleanza: Geranion sanguinei
Areale italiano
Per l'areale completo italiano Centaurea triumfettii appartiene alla seguente comunità vegetale:[20]
Macrotipologia: vegetazione delle praterie
Classe: Festuco valesiacae-Brometea erecti
Ordine: Phleo ambigui-Brometalia esecti
Alleanza: Phleo ambigui-Bromion erecti
Suballeanza: Brachypodenion genuensis
Descrizione: la suballeanza Brachypodenion genuensis è relativa alle praterie montane e altomontane dell'Appennino centrale con cotico erboso più o meno continuo, ma anche alle praterie secondarie contraddistinte da specie endemiche, mediterraneo-montane e di orofite Sud-Europee. Questa suballeanza costituisce il limite superiore delle praterie secondarie dell'alleanza "Phleo ambigui-Bromion erecti" sui rilievi montuosi dell'Appennino centrale.[21]
La famiglia di appartenenza di questa voce (Asteraceae o Compositae, nomen conservandum) probabilmente originaria del Sud America, è la più numerosa del mondo vegetale, comprende oltre 23.000 specie distribuite su 1.535 generi[22], oppure 22.750 specie e 1.530 generi secondo altre fonti[23] (una delle checklist più aggiornata elenca fino a 1.679 generi)[24]. La famiglia attualmente (2021) è divisa in 16 sottofamiglie.[1]
Il genere Centaurea elenca oltre 700 specie distribuite in tutto il mondo, delle quali un centinaio sono presenti spontaneamente sul territorio italiano.
Filogenesi
La classificazione della sottotribù rimane ancora problematica e piena di incertezze. Il genere di questa voce è inserito nel gruppo tassonomico informale Centaurea Group formato dal solo genere Centaurea. La posizione filogenetica di questo gruppo nell'ambito della sottotribù è definita come il "core" della sottotribù; ossia è stato l'ultimo gruppo a divergere intorno ai 10 milioni di anni fa.[27][28][29][30]
La specie di questa voce è inclusa nella sect. Cyanus del genere Centaurea. La Centaurea sect. Cyanus ha una origine orientale (probabilmente è nata da un ceppo caucasico o nord iraniano). Il gruppo è suddiviso in due sottosezioni: Cyanus a ciclo biologico annuale e Perennes a ciclo biologico perenne, entrambe sono monofiletiche e ben definite.[31][32] I caratteri distintivi del gruppo (dal resto delle centauree) sono:[11]
il colore dei fiori è azzurro, azzurro-violetto o blu;
le brattee involucrali sono prive di spine;
le appendici delle brattee dell'involucro hanno un margine che decorre su entrambi i lati fino alla base.
Questo gruppo comprende le seguenti specie (relative alla flora spontanea italiana):[11]
Subsect. Perennes:
l cladogramma seguente, tratto dallo studio citato[31] e semplificato, mostra una possibile configurazione filogenetica della sezione (relativamente alle specie della flora italiana).
La specie C. triumfettii è a capo del Complesso di Centaurea triumfetti[11] insieme alla specie Centaurea axillaris Willd.. Sono piante perenni la cui forma biologica è emicriptofita scaposa (H scap); l'aspetto è grigio- o bianco-tomentoso; i fusti sono poco ramosi; le foglie sono quasi sempre intere a forma per lo più lanceolata; il capolino (piuttosto grosso) è caratterizzato dall'avere i fiori tubulosi esterni raggianti azzurri, mentre quelli centrali hanno un tubo roseo-biancastro. Le due specie di questo gruppo presenti nella flora italiana si distinguono per i seguenti caratteri:[33]
C. triumfettii: il fusto è molto alto (1 - 8 dm); le brattee dell'involucro hanno la parte indivisa più lunga che larga (4 x 7 - 7,5 mm).
C. axillaris: il fusto è breve (3 - 8 cm); le brattee dell'involucro hanno la parte indivisa lunga e larga in modo uguale.
Sinonimi e nomi obsoleti
La seguente tabella è un elenco di sinonimi e nomi obsoleti.
Sinonimi
Questa entità ha avuto nel tempo diverse nomenclature. L'elenco seguente indica alcuni tra i sinonimi più frequenti:[4][12]
Centaurea aichingeriana Welw. ex Rchb.
Centaurea axillaris auct. non Willd.
Centaurea axillaris Willd. (sinonimo della sottospecie axillaris)
Centaurea axillaris Willd. var. axillaris (sinonimo della sottospecie axillaris)
Centaurea axillaris Willd. var. nana Ten. (sinonimo della sottospecie nanus)
Centaurea cana C.A.Mey. ex Steud. (sinonimo della sottospecie axillaris)
Centaurea cana Sm. (sinonimo della sottospecie axillaris)
Centaurea cyanoides DC. (sinonimo della sottospecie axillaris)
Jacea graminifolia Lam. (sinonimo della sottospecie axillaris)
Nomi obsoleti
L'elenco seguente indica alcuni nomi della specie di questa voce non ritenuti più validi (tra parentesi il taxon a cui si riferisce eventualmente il nome obsoleto):
Cyanus triumfettii subsp. angelescui (Grint) E. Murray (sinonimo di Centaurea angelescui Grint.)