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ciclista su strada tedesco Da Wikipedia, l'enciclopedia libera
André Greipel (Rostock, 16 luglio 1982) è un dirigente sportivo ed ex ciclista su strada tedesco.
André Greipel | ||||||||||||||||||||||||||||||||||
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André Greipel alla Rund um Köln 2022 | ||||||||||||||||||||||||||||||||||
Nazionalità | Germania | |||||||||||||||||||||||||||||||||
Altezza | 184[1] cm | |||||||||||||||||||||||||||||||||
Peso | 82[1] kg | |||||||||||||||||||||||||||||||||
Ciclismo | ||||||||||||||||||||||||||||||||||
Specialità | Strada | |||||||||||||||||||||||||||||||||
Termine carriera | 2021 | |||||||||||||||||||||||||||||||||
Carriera | ||||||||||||||||||||||||||||||||||
Squadre di club | ||||||||||||||||||||||||||||||||||
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Nazionale | ||||||||||||||||||||||||||||||||||
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Carriera da allenatore | ||||||||||||||||||||||||||||||||||
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Palmarès | ||||||||||||||||||||||||||||||||||
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Statistiche aggiornate al 28 maggio 2023 | ||||||||||||||||||||||||||||||||||
Velocista, professionista dal 2005 al 2021, in carriera ha vinto sette tappe al Giro d'Italia, undici al Tour de France e quattro alla Vuelta a España, oltre a una classifica a punti nella gara spagnola. Soprannominato "il Gorilla"[1][2], dal 2023 è commissario tecnico della Nazionale tedesca su strada.
Nella categoria Juniores Greipel si mette in evidenza vincendo per due volte il campionato tedesco in linea di categoria e venendo selezionato per la prova in linea di categoria dei campiomati del mondo 2000 a Plouay. Tra gli Under-23, ottenne i principali risultati al terzo e quarto anno: nel 2003 vinse il Grand Prix Stad Waregem in Belgio e due tappe in importanti gare di categoria, il Giro della Turingia e il Tour de Berlin[3], mentre nel 2004 si impose in frazioni al Tour du Loir-et-Cher, al Giro di Turingia e al Grand Prix Tell[4].
Passò professionista nel 2005[1] con la Wiesenhof, squadra tedesca con licenza UCI Professional Continental[5], cogliendo la prima vittoria tra i professionisti l'8 agosto di quell'anno nell'ultima tappa del Giro di Danimarca[6].
Nel 2006 Greipel si trasferì alla T-Mobile (divenuta poi, per ragioni di sponsor, High Road, Columbia e HTC), formazione ProTour diretta da Olaf Ludwig[7]; durante la stagione vinse due tappe del Giro della Renania-Palatinato[8] e fece il suo esordio in un Grande Giro, la Vuelta a España, collezionando un secondo posto nella sesta tappa dietro a Thor Hushovd per poi ritirarsi nella nona tappa.
Nel gennaio 2008 si impose all'attenzione del grande pubblico vincendo la Down Under Classic e dominando il Tour Down Under, con quattro vittorie di tappa e il successo nella classifica generale[9]; grazie a tali prestazioni divenne il primo leader dell'UCI ProTour 2008[10]. Greipel rimase poi a secco di vittorie fino a maggio, quando venne inviato al Giro d'Italia in appoggio all'altro velocista della squadra, l'inglese Mark Cavendish. All'arrivo della diciassettesima tappa a Locarno Cavendish, già vincitore di due tappe, lasciò la vittoria a Greipel accontentandosi della seconda posizione[11]. Nel prosieguo della stagione il tedesco ottenne altre vittorie di tappa in corse come il Giro d'Austria[12], l'Eneco Tour[13] e il Giro di Germania[14].
Nel 2009 Greipel tornò al Tour Down Under da favorito, ma dopo aver vinto la prima tappa cadde nella terza riportando una frattura alla spalla che lo costrinse ad uno stop di tre mesi[15]. Una volta tornato alle corse, ottenne varie vittorie. I risultati di maggior prestigio arrivarono alla Vuelta a España, della quale vinse quattro tappe ed indossò la maglia oro per due giorni, ottenendo in tal modo, per la prima volta, il simbolo del primato in un Grande Giro. Concluse la corsa in maglia verde, come leader della classifica a punti.
All'inizio della stagione 2010 vinse per la seconda volta il Tour Down Under, del quale si aggiudicò anche la classifica a punti e tre tappe[16]. Nel corso dell'anno Greipel entrò in conflitto con Cavendish, la cui presenza in squadra gli impediva di partecipare alle gare più importanti, generando tensione all'interno della HTC[17]. Dopo aver vinto cinque tappe del Giro di Turchia, partecipò al Giro d'Italia come leader della squadra vincendo la diciottesima tappa con arrivo a Brescia[18]. Tra agosto e settembre fu protagonista con sette vittorie di tappa tra Giro di Polonia, Eneco Tour (entrambe gare del calendario mondiale) e Tour of Britain.
Per la stagione 2011 lasciò la HTC e si trasferì assieme ad alcuni compagni alla formazione belga Omega Pharma-Lotto[19]. Alla Tirreno-Adriatico di inizio stagione fu vittima di una caduta mentre effettuava il riscaldamento poco prima della partenza della cronosquadre inaugurale[20]. Prese ugualmente parte alla gara, ma dovette ritirarsi dopo la cronometro[21]. Saltò il Giro d'Italia[22], mentre partecipò per la prima volta in carriera al Tour de France, vincendo la decima tappa in volata proprio davanti a Cavendish[23]. Nel finale di stagione, dopo due successi di tappa all'Eneco Tour e alcuni piazzamenti in classiche belghe, colse il terzo posto nella volata della prova in linea dei campionati del mondo di Copenaghen vinta da Cavendish, venendo premiato con la medaglia di bronzo.
Tra il 2012 e il 2015 ottiene altri numerosi successi in volata: nove vittorie di tappa al Tour de France (tre nel 2012, una nel 2013 e nel 2014 e ben quattro nel 2015), una al Giro d'Italia 2015, una alla Parigi-Nizza, otto complessive al Tour Down Under, una all'Eneco Tour e sei al Giro del Belgio; conquista anche due titoli nazionali in linea (2013, 2014), una Classica di Amburgo (2015) e due Brussels Cycling Classic (2013, 2014), affermandosi, con 61 vittorie in quattro anni, come uno dei più forti velocisti internazionali.
Nel 2016 corre il Giro d'Italia imponendosi in tre tappe, la quinta, la settima e la dodicesima. Proprio al termine di quest'ultima frazione, con arrivo a Bibione, nonostante indossasse la maglia rossa di leader della classifica a punti, lascia la "Corsa rosa" per riposarsi in vista del successivo Tour de France, nel quale vince l'ultima tappa a Parigi. A fine stagione si presenta tra i favoriti ai Campionati del mondo di Doha, ma non riesce a entrare nell'azione decisiva orchestrata dalla nazionale belga e taglia il traguardo in 42ª posizione.
Nel 2017 disputa la miglior classica "monumento" della carriera, si piazza infatti settimo alla Parigi-Roubaix a 12" dal vincitore Greg Van Avermaet. Al Giro d'Italia vince la seconda tappa in volata davanti a Roberto Ferrari e Jasper Stuyven, e grazie agli abbuoni conquista anche la "maglia rosa". Perde il primato già giorno successivo poiché, a causa di un contatto con un altro corridore nel finale verso Cagliari, non riesce a resistere all'attacco dei Quick-Step Floors che porta Fernando Gaviria a conquistare tappa e primato[24].
Inizia bene il 2018 imponendosi in due tappe del Tour Down Under. Dopo aver vinto due tappe alla Quattro Giorni di Dunkerque e altrettante al Giro del Belgio prende il via del Tour de France, suo grande obiettivo stagionale. Tuttavia i risultati non sono all'altezza delle aspettative: ottiene come miglior piazzamento un terzo posto prima di ritirarsi nel corso della dodicesima frazione.[25] Ad agosto viene annunciato il suo passaggio alla Team Fortuneo-Samsic (poi Arkéa-Samsic) a partire dalla stagione 2019[26].
La nuova avventura con la squadra francese Arkéa-Samsic inizia nel gennaio 2019 alla Tropicale Amissa Bongo: dopo un secondo e un terzo posto nelle prime due tappe, coglie la prima vittoria stagionale nella sesta frazione, sul traguardo di Oyem; con questa vittoria è il primo corridore della storia ad affermarsi in tutti i continenti[27]. Dopo un secondo posto nell'ultima tappa, chiuderà la corsa gabonese in terza posizione. Nel prosieguo di stagione ottiene soltanto piazzamenti top 10 al Trofeo Palma, alla Kuurne-Bruxelles-Kuurne, nella prima frazione del Giro di Catalogna e nell'ultima al Tour de France sugli Champs-Élysées, piazzandosi inoltre secondo al GP Stad Zottegem[28].
A fine 2019 lascia l'Arkéa per accasarsi all'Israel Start-Up Nation. La prima annata con la nuova maglia vede Greipel non andare oltre un quinto posto di tappa al Tour Down Under e, dopo la lunga interruzione alle gare per la pandemia di COVID-19, un sesto posto parziale al Tour de France[29]. Nel 2021 torna finalmente al successo nel mese di maggio, con le vittorie al Trofeo Alcudia-Port d'Alcudia e nella quarta tappa della Vuelta a Andalucía. Nella primavera 2021 ottiene anche tre podi di tappa al Giro di Turchia, mentre tra luglio e settembre coglie quattro top 10 al Tour de France, un terzo posto al Giro di Germania e un secondo al Tour of Britain[30]. Il 3 ottobre 2021, al termine del Münsterland Giro, dà il suo addio alle corse[31].
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