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attore statunitense Da Wikipedia, l'enciclopedia libera
Stephen McKinley Henderson (Kansas City, 31 agosto 1949) è un attore statunitense. È attivo principalmente in campo teatrale, dove è noto soprattutto come interprete veterano dell'opera del drammaturgo August Wilson. Tra queste, la sua interpretazione di Jim Bono nel dramma Premio Pulitzer Fences gli è valsa una candidatura al Tony Award al miglior attore non protagonista in un'opera teatrale nel 2010.[1][2]
Nato nel 1949 a Kansas City, in Missouri, McKinley Henderson viene cresciuto da una famiglia adottiva, dato che la madre doveva prendersi cura di suo fratello maggiore, divenuto sordo, e il padre era costretto in ospedale a causa delle gravi ferite riportate nella Guerra di Corea.[2] Si appassiona alla recitazione nei suoi anni alle superiori per soli neri Charles Sumner, dove recita in produzioni scolastiche di The Most Happy Fella di Frank Loesser e, nel 1966, di Morte di un commesso viaggiatore di Arthur Miller.[3][4]
Frequenta poi la Lincoln University di Jefferson City, dove ha le sue prime esperienze col metodo Stanislavskij e recita, tra le altre, in una rappresentazione di A Raisin in the Sun di Lorraine Hansberry al Missouri Repertory Theatre.[3][5] Quest'ultima interpretazione gli vale un'ammissione alla Juilliard School di New York, dove fa parte del suo Gruppo 1 assieme a Kevin Kline, Patti LuPone e David Ogden Stiers.[3][5]
Dal 1976 al 1982, McKinley Henderson porta sul palco le Tre sorelle di Čechov, Lo stratagemma dei bellimbusti di Farquhar, Il discepolo del diavolo di George Bernard Shaw, Arriva l'uomo del ghiaccio di O'Neill, Macbeth di Shakespeare e Il servitore di due padroni di Goldoni come parte del Black Repertory Theatre di Saint Louis.[6][7] A New York, interpreta Emmett nel revival di Zooman and the Sign al Second Stage Theatre e Bobo in quello di A Raisin in the Sun del 1985.[6][7] Tra gli altri ruoli negli anni ottanta e novanta figurano quelli di Azdak ne Il cerchio di gesso del Caucaso, Creonte in Antigone, Falstaff ne Le allegre comari di Windsor, di Sizwe in Sizwe Bansi is Dead e di Winston in The Island, entrambi di Athol Fugard.[6][7]
Il suo primo incontro col drammaturgo August Wilson avviene a Pittsburgh negli anni novanta.[2] McKinley finirà per recitare in tutte le opere del cosiddetto Century Cycle di Wilson a partire da Jitney, con l'eccezione delle conclusive Gem of the Ocean e Radio Golf.[2][3] Tra le 16 rappresentazioni di opere del drammaturgo in cui ha recitato figurano le sue interpretazioni di Turnbo in Jitney, considerata «la sua parte per eccellenza», di Jim Bono e del protagonista Troy Maxson in Fences, di Stool Pigeon in King Hedley II e Slow Drag in Ma Rainey's Black Bottom, questi ultimi due il suo debutto a Broadway.[2][3] Nel 2005 interpreta Ponzio Pilato nell'opera di Stephen Adly Guirgis The Last Days of Judas Iscariot, rappresentata Off-Broadway per la regia di Philip Seymour Hoffman.[8] Nel 2010 riprende il ruolo di Jim nel revival di Broadway di Fences, al fianco di Denzel Washington e Viola Davis.[2] Lo spettacolo ha molto successo e vale all'attore la sua prima candidatura ai Tony Award come miglior attore non protagonista,[1][2] spingendo il suo regista Kenny Leon a definirlo «uno degli attori più sottovalutati d'America».[9]
A partire dal 2011 intensifica le sue apparizioni da caratterista cinematografico, recitando in ruoli minori in Tower Heist - Colpo ad alto livello, Molto forte, incredibilmente vicino e Lincoln di Steven Spielberg, oltre che nella prima stagione della serie televisiva The Newsroom.[4][10] Nel 2012 Spike Lee lo vuole come prete nel suo Red Hook Summer, a cui fa seguire l'horror Il sangue di Cristo (2014).[10][11] Sempre nel 2014, recita nel revival di Broadway di A Raisin in the Sun.[12]
Lo stesso anno torna a collaborare a teatro con Adly Guirgis, che scrive appositamente per lui il dramma Between Riverside and Crazy, di cui è protagonista assoluto.[4] Rappresentata dal 2014 e 2015 per la regia di Austin Pendleton, l'opera gli vale un Obie Award e una candidatura ai Drama Desk Award, Outer Critics Circle Award e Drama League Award per la sua interpretazione di un poliziotto in pensione.[4] Nel 2016 recita nel film di Kenneth Lonergan Manchester by the Sea e riprende il proprio ruolo assieme a Washington e alla Davis nell'adattamento cinematografico di Fences,[5] per il quale ottiene una candidatura agli Screen Actors Guild Award.[13] L'anno seguente ha un ruolo secondario nel film di Greta Gerwig Lady Bird, ottenendo un'altra candidatura ai SAG.[14]
Ha insegnato per trent'anni recitazione all'Università di Buffalo.[4][5]
Nelle versioni in italiano delle opere in cui ha recitato, Stephen McKinley Henderson è stato doppiato da:
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