Stabilimenti De Paolis
studi cinematografici Da Wikipedia, l'enciclopedia libera
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Gli Stabilimenti De Paolis, ribattezzati a partire dal 1997 STUDIOS, sono un complesso di studi cinematografici e di studi televisivi di Roma.
Nel 1938 l’imprenditore romano Angelo De Paolis (1899-1985), anche alla luce di un’ordinanza che vietava l’accentramento dell’industria pesante nel perimetro metropolitano di Roma, incarica l’architetto e scenografo Antonio Valente di ricavare dei teatri di posa dai due capannoni e dalla palazzina degli uffici di una fabbrica d’acciaio di sua proprietà sita al terzo chilometro della via Tiburtina, nel quartiere di Pietralata.
A causa dello scoppio della Seconda guerra mondiale, i teatri iniziano a essere materialmente costruiti soltanto nel 1943, ad opera della società Elica, la quale tuttavia non può portare a termine il proprio lavoro poiché il bombardamento alleato del 3 marzo 1944, oltre a distruggere l’allora dirimpettaia azienda edile Fiorentini, provocando complessivamente 186 vittime, rade al suolo i teatri in via di edificazione.
L’attività degli Stabilimenti De Paolis - IN.CI.R. (Industrie Cinematografiche Romane) inizia pertanto nel 1947, quando, nel Teatro n. 2, venne girato il film Accidenti alla guerra!... di Giorgio Simonelli, con Nino Taranto, Luisa Rossi e Galeazzo Benti.
Da quel momento, la De Paolis, come veniva (e viene tuttora, malgrado il cambio di nome) abitualmente chiamata, diventa un punto di riferimento imprescindibile per il cinema italiano, tanto che nei suoi dieci teatri di posa - il cui fiore all’occhiello era rappresentato dall’amplissimo Teatro n. 5 (successivamente ribattezzato Teatro n. 6), a lungo il più grande d'Europa con i suoi 250 metri di lunghezza e 70 di larghezza - fu girato tra gli anni Cinquanta e gli anni Ottanta un numero esorbitante di pellicole, non solo di carattere commerciale ma anche firmate da maestri del cinema come, tra i tanti, Federico Fellini (Lo sceicco bianco, Boccaccio '70), Luchino Visconti (Gruppo di famiglia in un interno), Pier Paolo Pasolini (Accattone, Mamma Roma, Il Vangelo secondo Matteo, Uccellacci e uccellini), Mauro Bolognini (Il bell'Antonio, La viaccia), Michelangelo Antonioni (Deserto rosso, Identificazione di una donna), Dario Argento (L'uccello dalle piume di cristallo, Profondo rosso, Suspiria) e Nanni Moretti (Bianca).
Nel periodo di massimo fulgore, gli Stabilimenti De Paolis dispongono anche di una succursale situata nella campagna di Pietralata, in via delle Messi d’Oro: qui vengono girate scene all’aperto come quelle di tanti western all’italiana o come la famosa sequenza felliniana di Boccaccio '70 con Anita Ekberg e Peppino De Filippo, ambientata all'Eur e avente per protagonista un enorme cartellone pubblicitario che reclamizza del latte.
Il declino, per la De Paolis, comincia nei primi anni Ottanta, in coincidenza con la crisi del cinema di genere italiano. Declino aggravato dal non poter contare, a differenza di Cinecittà, sul fondo di dotazione annuale dell’Ente gestione cinema. Nel 1991, ultimate le riprese della pellicola Un orso chiamato Arturo, diretta da Sergio Martino, la De Paolis chiude i battenti, per riaprirli nel 1997 grazie all’iniziativa dell’imprenditore capitolino Daniele Taddei, il quale li affitta e, cambiandogli nome in STUDIOS, li rilancia destinandoli soprattutto alle produzioni televisive (sia programmi di intrattenimento sia fiction).
In particolare, negli anni 2000, sono stati trasmessi vari programmi dell'access prime time di Rai 1 tra cui Affari tuoi, Soliti ignoti - Identità nascoste fino al 2011, la prima edizione de Il malloppo, La botola, e Colpo d'occhio - L'apparenza inganna più alcune edizioni di I migliori anni.
Per Canale 5 sono state realizzate Fattore C, le edizioni 2015 e 2018 di Scherzi a parte e alcune edizioni di Maurizio Costanzo Show e Non è l'Arena per LA7.
Attualmente (stagione 2024-2025) ospita i programmi: Dimartedì, Propaganda Live e Famiglie d'Italia (per LA7).
Nel 1961 il commendator Angelo De Paolis si associa con la famiglia Corti, che nel 1955 aveva rilevato gli studi milanesi Icet, dando vita agli stabilimenti Icet-De Paolis, localizzati nel quartiere meneghino della Barona. Nel 1965, su impulso dell’avvocato Francesco Corti, gli impianti vengono trasferiti a Cologno Monzese e viene fondato l’imponente complesso Cinelandia, un polo cinematografico di 25mila metri quadri che nel 1983 sarà acquistato dal gruppo Fininvest di Silvio Berlusconi.
Gli Stabilimenti De Paolis sono stati danneggiati da due gravi incendi nel 1968 e nel 1971. Particolarmente devastante è stato il primo rogo, verificatosi il 6 settembre del 1968 nel Teatro n. 5, sul set del film Gli intoccabili di Giuliano Montaldo. «Il fuoco è divampato verso le 14 di oggi a causa di un corto circuito», si legge sul Corriere della Sera del 7 settembre 1968, «I danni, secondo una prima valutazione, sarebbero di oltre un miliardo. Scene di panico si sono avute mentre intervenivano sul posto i vigili del fuoco, che hanno circoscritto e spento le fiamme nel giro di un’ora»[1]. Pur non producendo vittime, l’incendio distrugge completamente il tetto del Teatro n. 5, che da quel momento in poi rimarrà un teatro all’aperto.
Il secondo incendio si registra nella mattinata del 27 febbraio 1971, presso il Teatro n. 4, sul set del film Il provinciale di Luciano Salce, con Gianni Morandi e Maria Grazia Buccella. «Sembra che le fiamme si siano sprigionate per un cortocircuito ed abbiano trovato facile esca nella grande quantità di legno e cartapesta che era nel teatro di posa. Sul posto sono accorsi, in forze, i vigili del fuoco ed il traffico sulla Tiburtina è stato deviato. I danni sono molto ingenti. Da una prima sommaria valutazione, si stimano nell’ordine di mezzo miliardo»[2].
Il centro dispone di 10 studi televisivi, dalla stagione televisiva 2024/2025 i programmi realizzati nel centro sono:
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