Sesto al Reghena
comune italiano Da Wikipedia, l'enciclopedia libera
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Sesto al Réghena (Siest in friulano[6], Sesto in veneto[7]) è un comune italiano di 6 299 abitanti del Friuli-Venezia Giulia. È uno dei Borghi più belli d'Italia.
Sesto al Reghena comune | |
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(IT) Sesto al Reghena (FUR) Siest[1] | |
Ingresso all'Abbazia di Santa Maria in Silvis | |
Localizzazione | |
Stato | Italia |
Regione | Friuli-Venezia Giulia |
Provincia | Pordenone |
Amministrazione | |
Sindaco | Zaida Franceschetti (lista civica) dal 10-6-2024 |
Territorio | |
Coordinate | 45°51′N 12°49′E |
Altitudine | 13 m s.l.m. |
Superficie | 40,68 km² |
Abitanti | 6 299[2] (30-4-2024) |
Densità | 154,84 ab./km² |
Frazioni | Bagnarola, Marignana, Ramuscello
Località: Borgo di Sotto, Borgo Siega, Braidacurti, Banduzzo, Casette, Fraticelle, La Platina, Levada, Madonna di Campagna, Mure, Melmose, Mielma, Piramidi, Ramuscello Vecchio, Ramuscellutto, Santa Sabina, Stalis, Stazione, Venchiaredo, Versiola, Viali, Vissignano[3] |
Comuni confinanti | Chions, Cinto Caomaggiore (VE), Cordovado, Gruaro (VE), Morsano al Tagliamento, San Vito al Tagliamento |
Altre informazioni | |
Lingue | italiano, friulano, veneto |
Cod. postale | 33079 |
Prefisso | 0434 |
Fuso orario | UTC+1 |
Codice ISTAT | 093043 |
Cod. catastale | I686 |
Targa | PN |
Cl. sismica | zona 3 (sismicità bassa)[4] |
Cl. climatica | zona E, 2 661 GG[5] |
Nome abitanti | sestensi |
Patrono | san Rocco |
Giorno festivo | 16 agosto |
Cartografia | |
Posizione del comune di Sesto al Reghena nella ex provincia di Pordenone | |
Sito istituzionale | |
Sesto al Reghena sorge nella bassa pianura veneto-friulana, al confine con la Provincia di Venezia. Si estende su una superficie di 40,53 km², da un'altitudine minima di 9 metri, ad una massima di 25 metri s.l.m.[8].
Il comune confina a nord con Chions e San Vito al Tagliamento, a ovest con Chions e Cinto Caomaggiore, a est con Morsano al Tagliamento e Cordovado, a sud con Gruaro[9].
Secondo la Classificazione sismica, il comune appartiene alla zona 3 (sismicità bassa)[10].
È storicamente accertato che Ecelo II, il Monaco, della famiglia degli Ezzelini, contese nel 1182 delle proprietà ai frati del monastero di Sesto al Reghena. Il 24 aprile 1198 il papa Innocenzo III incaricò Pellegrino, patriarca di Aquileia, di mediare e risolvere la lite tra i due contendenti dopo aver assolto Ecelo dalla scomunica emessa dal patriarca di Grado.
Sesto al Reghena fu una delle località interessate dalle numerose proprietà che videro protagonisti i vari componenti della famiglia degli Ezzelini; proprietà che furono certosinamente accertate, censite e documentate dopo la loro definitiva sconfitta avvenuta nel 1260.
Lo stemma è stato riconosciuto con DCG del 25 luglio 1927 e si può blasonare di rosso, alla sbarra d'argento, attraversata dal leone, rivoltato, d'oro. Il gonfalone è un drappo di rosso.
Fondata nel 730-735, appartenne dal 762 ai Benedettini. Nell'899 gli ungari la rovinarono[11], ma l'abbazia risorse nel X secolo e venne fortificata. Dal 1441 al 1786 fu commenda e ritornò a essere abbazia nel 1921.
La chiesa abbaziale prese forma fra il XII e il XIII secolo, per essere sostanzialmente risistemata nel XV secolo; nel XX ha subito una serie di restauri (1905-1914, 1932 e 1981).
Il vestibolo è completamente affrescato con il Ciclo dell'Inferno, il Ciclo del Paradiso e il Ciclo di San Michele, opere risalenti al 1450 circa e che vengono attribuite alla bottega di Antonio da Firenze.
Dal vestibolo si passa nell'atrio, con tre navate di età romanica, caratterizzato da un massiccio soffitto del Quattrocento ed affreschi del Duecento.[12]
La parrocchiale di Bagnarola, dedicata a Ognissanti, venne costruita alla fine del XIX secolo.
Nel Comune di Sesto al Reghena sono presenti tre ville venete:
Di proprietà privata e non visitabile, è sita nella frazione di Ramuscello ed è uno scenografico complesso padronale del XVII secolo.
Si tratta di uno dei luoghi più importanti per la storia della letteratura del Friuli Venezia Giulia. Lo scrittore Ippolito Nievo ambientò proprio in questo paesaggio campestre alcune pagine del suo libro più famoso, Le confessioni d'un italiano.
Chiesetta votiva di S. Antonio di Padova
Chiesetta votiva collocata all'interno di una proprietà privata in località Banduzzo che appartenne all'Abbazia di Santa Maria in Sylvis[13]. Oggi la chiesa è parte della residenza internazionale per artisti Art Aia - Creatives / In / Residence.[14]
Associazioni culturali e sportive sono attive in Sesto, tra queste anche un settore di particolare interesse archeologico, una testimonianza dei reperti di epoca preromana. I volumi con le raccolte dei dati, le illustrazioni, le foto dei rinvenimenti antichi e le mappe si possono consultare nella biblioteca comunale e sono stati eseguiti da Luigi Rossi, esperto botanico, topografo e ricercatore.
Abitanti censiti[15]
Al 31 dicembre 2015 gli stranieri residenti nel comune sono 358, ovvero il 5,63% della popolazione. Di seguito sono riportati i gruppi più consistenti[16]:
A Sesto al Reghena, accanto alla lingua italiana, la popolazione utilizza la lingua veneta nel capoluogo e nelle frazioni di Marignana e Mure[senza fonte] e la lingua friulana nelle altre frazioni. Ai sensi della Deliberazione n. 2680 del 3 agosto 2001 della Giunta della Regione autonoma Friuli-Venezia Giulia, il Comune è inserito nell'ambito territoriale di tutela della lingua friulana ai fini della applicazione della legge 482/99, della legge regionale 15/96 e della legge regionale 29/2007[17].
La lingua friulana che si parla nel Comune di Sesto al Reghena rientra fra le varianti appartenenti al friulano occidentale[18].
Con 1 351 abitanti, il capoluogo comunale non è la frazione più popolosa: Bagnarola raggiunge infatti le 2 791 unità, mentre Ramuscello ne conta 1 437. Marignana è invece il centro più piccolo, con 668 abitanti[19].
Sesto al Reghena è interessata dal passaggio di importanti vie di comunicazione. Fra le principali ricordiamo:
Sesto al Reghena ha una stazione ferroviaria: la stazione di Cordovado-Sesto si trova sulla linea ferroviaria Casarsa - Portogruaro che attraversa le frazioni di Ramuscello e Bagnarola e le località di Vissignano e Casette. È proprio in quest'ultima località che si trova la stazione, a pochi passi da Cordovado e a 7 km da Sesto.
Fino al 1966, Sesto al Reghena aveva anche un'altra stazione posta sulla linea ferroviaria, ora dismessa, San Vito al Tagliamento - Motta di Livenza e situata nella frazione di Marignana.
Il principale mezzo pubblico utilizzato è l'autobus.
Il comune è collegato con i principali paesi della provincia di Pordenone e con i limitrofi Comuni del Veneto grazie al servizio offerto dalla Società Autotrasporti ATAP, che gestisce i trasporti provinciali extra-urbani.
Inoltre, ci sono collegamenti con Portogruaro forniti dalla Società ATVO e collegamenti diretti con Udine, grazie al servizio della Società Autotrasporti Friuli-Venezia Giulia (SAF).
Periodo | Primo cittadino | Partito | Carica | Note | |
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23 aprile 1995 | 13 giugno 1999 | Daniele Gerolin | Partito Popolare Italiano (PPI) | Sindaco | |
13 giugno 1999 | 13 giugno 2004 | Daniele Gerolin | Partito Popolare Italiano (PPI) | Sindaco | |
13 giugno 2004 | 7 giugno 2009 | Giuseppe Sigalotti | Centrosinistra | Sindaco | |
7 giugno 2009 | 25 maggio 2014 | Ivo Chiarot | Lista civica | Sindaco | |
25 maggio 2014 | 26 maggio 2019 | Marcello Del Zotto | Lista civica | Sindaco | |
26 maggio 2019 | 3 aprile 2023 | Marcello Del Zotto | Lista civica | Sindaco | |
3 aprile 2023 | in carica | Zaida Franceschetti | Lista civica | Sindaco |
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