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Dal 1928 la FIFA, per assegnare l'organizzazione del Campionato mondiale di calcio, ha dovuto verificare dettaglio per dettaglio le candidature delle varie nazioni interessate a ospitare l'evento.[1] La Coppa del Mondo si è disputata almeno una volta in tutti i continenti ad eccezione dell'Oceania.
Edizione | Sede | Continente | Vincitore |
---|---|---|---|
1930 | Uruguay | Sud America | Uruguay |
1934 | Italia | Europa | Italia |
1938 | Francia | Europa | Italia |
1942 | Annullate a causa della seconda guerra mondiale | ||
1946 | |||
1950 | Brasile | Sud America | Uruguay |
1954 | Svizzera | Europa | Germania Ovest |
1958 | Svezia | Europa | Brasile |
1962 | Cile | Sud America | Brasile |
1966 | Inghilterra | Europa | Inghilterra |
1970 | Messico | Nord America | Brasile |
1974 | Germania Ovest | Europa | Germania Ovest |
1978 | Argentina | Sud America | Argentina |
1982 | Spagna | Europa | Italia |
1986 | Messico | Nord America | Argentina |
1990 | Italia | Europa | Germania Ovest |
1994 | Stati Uniti | Nord America | Brasile |
1998 | Francia | Europa | Francia |
2002 | Corea del Sud / Giappone | Asia | Brasile |
2006 | Germania | Europa | Italia |
2010 | Sudafrica | Africa | Spagna |
2014 | Brasile | Sud America | Germania |
2018 | Russia | Europa | Francia |
2022 | Qatar | Asia | Argentina |
2026 | Canada/ Messico/ Stati Uniti | Nord America | Sconosciuta |
2030 | Spagna/ Portogallo/ Marocco[2] | Africa, Europa, Sud America[2] | |
2034 | Arabia Saudita | Asia |
Prima del Congresso in cui sarebbe stata presa la decisione, una serie di ritiri portarono alla scelta forzata dell'Uruguay. Paesi Bassi e Ungheria rinunciarono per motivi economici, poi fu la Spagna a rinunciare appoggiando la candidatura italiana. In seguito però anche l'Italia si ritirò dalla corsa per via del poco tempo a disposizione per organizzare il torneo. Il Congresso FIFA riunito a Barcellona il 18 maggio 1929 assegnò il torneo all'Uruguay senza che ci fosse una votazione.
La Svezia si ritirò dalla corsa prima del voto, lasciando l'Italia come unica candidata. La decisione fu ratificata nel Congresso FIFA di Stoccolma e resa pubblica a Zurigo il 14 maggio 1932. La FIGC però accettò l'incarico con riserva, sciogliendola ufficialmente solo il 9 ottobre.
Fu l'unica edizione in cui anche la nazionale del Paese organizzatore dovette passare il turno di qualificazione per accedere alla fase finale e la prima volta in cui i detentori (l'Uruguay) non parteciparono - per protesta, in quanto molte selezioni europee avevano disertato la rassegna platense del 1930.
Per l'edizione 1938 si candidarono tre nazioni. La grande favorita della vigilia era l'Argentina, in quanto dopo un'edizione in Europa si riteneva preferibile organizzarne una in Sudamerica. Per la prima volta nessuna nazione si ritirò dalla corsa e fu necessario una votazione. La scelta venne presa il 13 agosto 1936 nel Congresso FIFA di Berlino: erano previsti due turni e alla fine del primo spoglio la candidata con meno voti sarebbe stata eliminata. Tuttavia la Francia ebbe più della metà delle preferenze già al primo scrutinio, pertanto non fu necessaria una seconda votazione.
La nazione sudamericana, il cui movimento calcistico era in fortissima ascesa, si candidò per ospitare l'evento dopo due rassegne consecutive in Europa e riuscì comunque ad organizzare la prima edizione del secondo dopoguerra.
Il Terzo Reich invece tentò di accaparrarsi la fase finale del Mondiale per propaganda, al pari dei Giochi olimpici di Berlino 1936 ed in seguito alla candidatura fallita per il torneo nel 1938.[3]
Tuttavia la manifestazione fu cancellata a causa dello scoppio del conflitto bellico e quindi non assegnata.
La scelta per gli organizzatori del torneo del 1950 e del 1954 venne effettuata congiuntamente ad un giorno di distanza l'una dall'altra: il 26 e il 27 luglio 1946 a Lussemburgo. A seguito dei problemi dovuti alla seconda guerra mondiale (che avevano portato alla cancellazione della manifestazione nel 1942 e nel 1946) l'Europa era in gran parte in rovina e nessuna nazione aveva le risorse necessarie per organizzare il torneo, calendarizzato per il 1949. Alla fine pervenne la candidatura brasiliana (originariamente candidata per il 1942) ma solo a condizione che il torneo si tenesse nel 1950 e non nel 1949. La FIFA accettò e riprogrammò il torneo. Nello stesso congresso la Svizzera (Paese rimasto neutrale durante la guerra) annunciò la propria candidatura per il 1954 e, non essendoci altre candidature (e non apparendo possibile che ne sarebbero state presentate altre, vista la situazione internazionale), la FIFA assegnò direttamente anche il torneo del 1954.
Argentina, Cile, Messico e Svezia espressero interesse ad ospitare il torneo. I delegati svedesi riuscirono a convincere le altre nazioni a ritirarsi e la Svezia divenne candidata unica, ricevendo l'assegnazione del torneo a Rio de Janeiro il 23 giugno 1950, alla vigilia della gara inaugurale della rassegna iridata verde-oro.
L'assegnazione del torneo avvenne nel 1956, durante una conferenza della FIFA a Lisbona. Tale decisione fu contestata per le carenze infrastrutturali del Cile, su cui pesò anche il sisma del 1960. Tuttavia, la catastrofe naturale non incise negativamente sullo svolgimento della manifestazione.
L'assegnazione all'Inghilterra fu probabilmente facilitata dal fatto che il presidente della FIFA al momento della votazione fosse il britannico Arthur Drewry. La fase finale si tenne per la prima volta in una nazione che aveva partecipato attivamente alla Seconda guerra mondiale e che ne era stata duramente colpita.
Durante un congresso FIFA alla vigilia delle Olimpiadi di Tokyo 1964, si tennero le votazioni per la scelta della nazione che avrebbe ospitato la rassegna nel 1970. Vinse il Messico nei confronti di un altro Paese latino, l'Argentina. Divenne così la prima edizione a svolgersi lontano dal Vecchio Continente e dal Sudamerica.
Nel Congresso FIFA del 6 luglio 1966 furono assegnate ben tre edizioni del torneo. Per le edizioni europee del 1974 e 1982 le candidate erano Spagna e Germania Ovest, e i due paesi raggiunsero l'accordo di ospitare un'edizione per ciascuno: i tedeschi scelsero quella del 74 e gli spagnoli quella dell'82.
Per quanto riguarda la coppa del 1978, le nazioni papabili erano Argentina e Messico, le stesse due che si erano affrontate per ospitare il torneo del 1970, con la vittoria del Paese nordamericano. Di conseguenza quest'ultimo si ritirò dalla corsa, lasciando l'Argentina come unica candidata.
La Colombia si presentò come unica possibile organizzatrice.
Successivamente, il 5 novembre 1982, la Colombia rinunciò ad ospitare il torneo per problemi finanziari interni e la FIFA decise di candidare tre nazioni del Nord America:
La scelta del Paese ospitante si ebbe a seguito di un'esaminazione ad opera di un Comitato speciale:
Il Messico diventò quindi la prima nazione ad organizzare un campionato mondiale di calcio per la seconda volta.
L'Italia vinse la concorrenza dell'Unione Sovietica e si apprestò ad organizzare la manifestazione per la seconda volta, dopo quella vittoriosa del 1934.
Per la prima volta gli USA si aggiudicarono l'organizzazione della fase finale di un Mondiale di calcio, fino ad allora appannaggio di Europa ed America Latina.
La nazione transalpina la spuntò in sede di votazione sul Marocco, nonostante un tentativo di corruzione da parte della commissione nordafricana nei confronti dei delegati del comitato FIFA, illecito chiarito grazie ad un'inchiesta del 2015.
Per la prima volta una fase finale di un Mondiale si sarebbe tenuta in Asia, per di più in due sedi; inoltre il Giappone, al momento dell'assegnazione, non aveva mai partecipato ad una rassegna iridata: il debutto da ospitante non si verificava da oltre sessant'anni (era accaduto solo all'Italia nel 1934). Tuttavia i nipponici riuscirono e centrare la qualificazione per il torneo del 1998, quindi esordirono quattro anni prima di vestirsi da organizzatori.
La Germania riuscì ad ottenere l'assegnazione come nazione ospitante, di misura sul Sudafrica (che avrebbe solo rimandato di un'edizione la vittoria ai voti). Sui teutonici calò anche il sospetto che avessero comprato alcuni delegati.
Dato che tutte queste candidature erano africane, questo Mondiale sarebbe passato alla storia come il primo disputato nel Continente Nero. Qui, il Sudafrica sbaragliò la concorrenza delle altre in lizza, benché anche questa assegnazione sarebbe stata inserita in un'inchiesta dell'FBI nel 2015, nella quale si accertò che il comitato sudafricano aveva pilotato le votazioni con 10 milioni di euro di tangenti per risultare vincitore.
Il Paese sudamericano era il solo in lizza per ospitare la manifestazione nel 2014, che divenne la più costosa della storia.
La Russia vinse votazioni incerte, in particolare l'ultimo scrutinio contro la candidatura congiunta delle nazioni iberiche e quella dei Paesi Bassi con il Belgio. Fu la prima edizione ospitata in uno Stato transcontinentale.
Il Qatar vinse quattro scrutini consecutivi e si aggiudicò l'assegnazione della manifestazione programmata nel 2022: fu la prima edizione a svolgersi in uno stato del mondo arabo, nonché a maggioranza islamica e disputatasi nei mesi autunnali dell'emisfero boreale. Inoltre per la prima volta dal 1934 la nazione ospitante debuttò al Mondiale da organizzatrice.
Anche in questo caso ci furono controversie legate a tangenti in cambio di voti e delegati corrotti.
La candidatura a tre delle tre federazioni nordamericane (primo caso di un terzetto a proporsi e risultare organizzatore di un Mondiale) riuscì ad ottenere 134 voti su 200 (l'Iran non scelse nessuno) e quindi prevalere sul comitato marocchino, sconfitto per la quinta volta in sede di scelta. Il Messico arriverà a tre edizioni ospitate, primato assoluto.
Nell'ottobre 2023 è stata annunciata da parte dei vertici FIFA la vittoria della candidatura congiunta di Spagna, Portogallo e Marocco, mentre le tre partite inaugurali dovrebbero tenersi nelle nazioni sudamericane di Argentina, Uruguay (a esattamente un secolo dalla prima edizione del 1930) e Paraguay.[4] La decisione è comunque in attesa di essere ratificata ufficialmente nel congresso del 2024[non chiaro].
In grassetto le sedi scelte
Nazioni | Candidature | Edizioni |
---|---|---|
Germania | 7 | 1938, |
Marocco | 6 | 1994, 1998, 2006, 2010, 2026, 2030[7] |
Spagna | 1930, 1966, 1974, 1982, 2018,[8] 2030[7] | |
Brasile | 5 | 1942[5], 1950, 1994, 2006, 2014 |
Messico | 1970, 1978, 1986,[9] 2002, 2026[10] | |
Argentina | 4 | 1938, 1962, 1970, 1978 |
Inghilterra | 1966, 1990, 2006, 2018 | |
Stati Uniti | 1986, 1994, 2022, 2026[10] | |
Italia | 3 | 1930, 1934, 1990 |
Svezia | 1930, 1934, 1958 | |
Canada | 2 | 1986, 2026[10] |
Cile | 1962, 2014 | |
Corea del Sud | 2002,[11] 2022 | |
Francia | 1938, 1998 | |
Giappone | 2002,[11] 2022 | |
Paesi Bassi | 1930, 2018[12] | |
Russia | 1990,[13] 2018 | |
Portogallo | 2018,[8] 2030[7] | |
Sudafrica | 2006, 2010 | |
Svizzera | 1954, 1998 | |
Arabia Saudita | 1 | 2034 |
Australia | 2022 | |
Belgio | 2018[12] | |
Colombia | 1986[9] | |
Egitto | 2010 | |
Grecia | 1990 | |
Libia | 2010[14] | |
Qatar | 2022 | |
Tunisia | 2010[14] | |
Ungheria | 1930 | |
Uruguay | 1930 |
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