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Prospettiva
Campionato mondiale di calcio 1934
2ª edizione del campionato mondiale di calcio FIFA Da Wikipedia, l'enciclopedia libera
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Il campionato mondiale di calcio 1934, anche detto Coppa Jules Rimet 1934, fu la seconda edizione della massima competizione per rappresentative nazionali calcistiche organizzata dalla FIFA[1].
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Disputata in Italia dal 27 maggio al 10 giugno 1934, la manifestazione vide il successo dei padroni di casa che in finale sconfissero la Cecoslovacchia nei tempi supplementari.[2]
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Scelta della sede
Riepilogo
Prospettiva
L'assegnazione del torneo allo stato italiano avvenne durante un incontro della FIFA a Zurigo nell'ottobre 1932, con il Bel Paese che superò la concorrenza della Svezia.[3] Risultò decisiva in tal senso la promozione sportiva, ed in particolare calcistica, operata da Benito Mussolini[4]; la stessa influenza fascista sarà poi indicata, nei decenni a venire, come un fattore determinante anche per il successo agonistico colto dalla formazione italiana.[5]

Dal punto di vista logistico, furono otto le città scelte per la disputa delle gare: Bologna, Firenze, Genova, Milano, Napoli, la capitale Roma (in cui si svolse la finale), Torino e Trieste.[6] Relativamente all'aspetto sportivo va segnalata l'introduzione delle eliminatorie, cui dovette sottoporsi peraltro anche la nazione ospitante[7]: alla fase finale pervennero 12 compagini europee, 3 americane e un'africana mentre si registrò l'assenza dell'Uruguay, circostanza ascrivibile alla rivalsa che i platensi vollero operare nei confronti del vecchio continente allorché l'edizione del 1930 fu disertata da gran parte delle squadre europee per questioni legate al trasporto ed alle spese.[6]
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Stadi
Ad ospitare le tappe dell'evento furono i seguenti impianti:
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Squadre partecipanti
Riepilogo
Prospettiva
Il secondo Mondiale vide la presenza di 16 compagini, svolgendosi interamente con il formato dell'eliminazione diretta: in caso di parità allo scadere dei tempi regolamentari, vi era il ricorso ai supplementari o eventualmente allo spareggio.[8]
Convocazioni
Le rose per la fase finale erano composte da un massimo di 22 calciatori per squadra.
Il sorteggio
Riepilogo
Prospettiva
Il sorteggio viene effettuato a Roma il 3 maggio 1934.
Le 16 squadre vengono divise in due gruppi; successivamente all'abbinamento degli ottavi di finale, vengono estratti gli accoppiamenti per i quarti di finale e le semifinali. Tre giorni prima dell'avvio del torneo si gioca la partita di spareggio Messico - Stati Uniti che stabilisce la sedicesima qualificata alla fase finale.
Le due fasce sono le seguenti:[9]
Dopo il primo sorteggio si passa agli abbinamenti per i quarti di finale e le semifinali. L'ordine per i quarti è il seguente: vincente H contro vincente D (gruppo Alfa); vincente F contro B (gruppo Beta); vincente G contro C (gruppo Gamma); vincente E contro A (gruppo Delta). L'ordine per le semifinali è il seguente: vincente gruppo Alfa contro Beta; vincente gruppo Gamma contro Delta.
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Avvenimenti
Riepilogo
Prospettiva
La prima giornata, corrispondente agli ottavi di finale, segnò l'eliminazione di ogni contendente non europea: Spagna e Svezia sconfissero le sudamericane Brasile e Argentina (quest'ultima in campo con una squadra di calciatori dilettanti),[10][11] mentre l'Ungheria estromise l'Egitto.[12] L'Italia ebbe vita facile a sbarazzarsi degli Stati Uniti[13], così come agevole fu il compito della Germania contro il Belgio,[14] più complicato risultò l'impegno di Austria e Svizzera,[15] Prevalsero rispettivamente su Francia e Paesi Bassi col punteggio di 3-2.[16] Di misura anche l'affermazione cecoslovacca sulla Romania, per 2-1.[17]

Nei quarti di finale l'Italia incontrò la Spagna. Gli azzurri superarono gli iberici soltanto nella ripetizione dell'incontro, dovuta al fatto che il primo fosse terminato in parità: costretti a rinunciare all'infortunato Zamora,[8][19] gli spagnoli persero per un gol di Meazza.[8] In entrambe le sfide, non mancarono polemiche dovute all'arbitraggio soprattutto da parte spagnola: nella prima sfida, in occasione del gol del pareggio della formazione di casa, gli iberici lamentarono un fallo di Meazza sul portiere Zamora, di contro gli azzurri protestarono per un rigore non concesso per fallo su Schiavio.[20] La seconda gara fu risolta dopo appena 11 minuti da Meazza, mentre da parte spagnola si levarono polemiche per un goal annullato agli iberici dall'arbitro svizzero Mercet.[21]
«Gli spagnoli protestano per il goal, protestano per il gioco duro, protestano per il tempo nuvoloso.»
Alle semifinali ebbero poi accesso Germania e Austria, impostesi a scapito di scandinavi e magiari,[23][24] infine, la Cecoslovacchia sconfisse la Svizzera.[25]
Altre polemiche interessarono anche la semifinale tra Italia e Austria, vinta dai primi con una rete dell'italo-argentino Guaita;[26] ad agevolare la segnatura un presunto intervento irregolare di Meazza sul portiere Platzer.[27] Tuttavia fu piuttosto lo stesso Platzer, dopo che gli sfuggì il pallone dalle mani, a intervenire fallosamente sulla mezzala italiana finendo per restarne travolto.[28][29][30] Secondo alcune fonti, le voci di favoritismi all'Italia furono parte della propaganda antifascista.[29][21]
«Chi parlò di vittoria di regime, e furono in tanti fuori dai confini, fu smentito dal bis che quattro anni dopo l'Italia di Pozzo concesse, giocando all'estero e in un ambiente carico di ostilità.»
L'altra squadra che accedette alla finalissima fu la Cecoslovacchia, nettamente superiore alla Germania (3-1).[31]

A far suo il bronzo nel match di consolazione fu proprio la compagine teutonica, impostasi di misura sui rivali austriaci (cui, per ragioni organizzative, venne fatta indossare la maglia del Napoli).[32] Il titolo fu invece conquistato dall'Italia che, dopo aver incassato il vantaggio dei boemi con Puč, trovò il pari grazie ad un tiro al volo dell'oriundo Orsi[2]: nei supplementari fu poi Schiavio a realizzare il definitivo 2-1, svenendo per l'emozione dopo il gol.[2]
I calciatori della squadra azzurra (imperniata principalmente sull'asse juventino)[33] ricevettero un premio di 20 000 lire a testa[6], sebbene a Mario Pizziolo, generoso mediano infortunatosi ai legamenti del ginocchio nella prima partita contro la Spagna, la medaglia d'oro venne riconosciuta solamente nel 1988 per iniziativa della FIGC.[34]
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Risultati
Tabellone
Ottavi di finale | Quarti di finale | Semifinali | Finale | ||||||||||||||||
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![]() | 1 (1) | ||||||||||||||||||
![]() | 1 (0) | ||||||||||||||||||
![]() | 3 | ||||||||||||||||||
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![]() | 0 | ||||||||||||||||||
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![]() | 3 | ||||||||||||||||||
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![]() | 3 | ||||||||||||||||||
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![]() | 3 | ||||||||||||||||||
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![]() | 1 | ||||||||||||||||||
![]() | 3 | Finale 3º posto | |||||||||||||||||
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![]() | 2 | ![]() | 3 | ||||||||||||||||
![]() | 5 | ||||||||||||||||||
![]() | 2 |
Ottavi di finale
Roma 27 maggio 1934, ore 16:30 UTC+1 | Italia ![]() | 7 – 1 referto | ![]() | Stadio del P.N.F. (25000 spett.)
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Trieste 27 maggio 1934, ore 16:30 UTC+1 | Cecoslovacchia ![]() | 2 – 1 referto | ![]() | Stadio Littorio (9000 spett.)
| ||||||
|
Firenze 27 maggio 1934, ore 16:30 UTC+1 | Germania ![]() | 5 – 2 referto | ![]() | Stadio Berta (8000 spett.)
| ||||||
|
Torino 27 maggio 1934, ore 16:30 UTC+1 | Austria ![]() | 3 – 2 (d.t.s.) referto | ![]() | Stadio Mussolini (16000 spett.)
| ||||||
|
Genova 27 maggio 1934, ore 16:30 UTC+1 | Spagna ![]() | 3 – 1 referto | ![]() | Stadio Ferraris (21000 spett.)
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|
Milano 27 maggio 1934, ore 16:30 UTC+1 | Svizzera ![]() | 3 – 2 referto | ![]() | San Siro (33000 spett.)
| ||||||
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Bologna 27 maggio 1934, ore 16:30 UTC+1 | Svezia ![]() | 3 – 2 referto | ![]() | Stadio Littoriale (14000 spett.)
| ||||||
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Napoli 27 maggio 1934, ore 16:30 UTC+1 | Ungheria ![]() | 4 – 2 referto | ![]() | Stadio Ascarelli (14000 spett.)
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Quarti di finale
Bologna 31 maggio 1934, ore 16:30 UTC+1 | Austria ![]() | 2 – 1 referto | ![]() | Stadio Littoriale (23000 spett.)
| ||||||
|
Milano 31 maggio 1934, ore 16:30 UTC+1 | Germania ![]() | 2 – 1 referto | ![]() | San Siro (10000 spett.)
| ||||||
|
Firenze 31 maggio 1934, ore 16:30 UTC+1 | Italia ![]() | 1 – 1 (d.t.s.) referto | ![]() | Stadio Berta (35000 spett.)
| ||||||
|
Firenze 1º giugno 1934, ore 16:30 UTC+1 Ripetizione | Italia ![]() | 1 – 0 referto | ![]() | Stadio Berta (43000 spett.)
| ||||||
|
Torino 31 maggio 1934, ore 16:30 UTC+1 | Cecoslovacchia ![]() | 3 – 2 referto | ![]() | Stadio Mussolini (12000 spett.)
| ||||||
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Semifinali
Roma 3 giugno 1934, ore 16:30 UTC+1 | Cecoslovacchia ![]() | 3 – 1 referto | ![]() | Stadio del P.N.F. (15.000 spett.)
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Milano 3 giugno 1934, ore 16:30 UTC+1 | Italia ![]() | 1 – 0 referto | ![]() | San Siro (35000 spett.)
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Finale per il terzo posto
Napoli 7 giugno 1934, ore 18:00 UTC+1 | Germania ![]() | 3 – 2 referto | ![]() | Stadio Ascarelli (7.000 spett.)
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Finale
Roma 10 giugno 1934, ore 17:30 UTC+1 | Italia ![]() | 2 – 1 (d.t.s.) referto | ![]() | Stadio del P.N.F. (55.000 spett.)
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Statistiche
Classifica marcatori

5 reti
4 reti
3 reti
2 reti
Bernard Voorhoof
Abdulrahman Fawzi
Johann Horvath
Antonín Puč
Karl Hohmann
Ernst Lehner
Giovanni Ferrari
Giuseppe Meazza
Isidro Lángara
Sven Jonasson
Géza Toldi
1 rete
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Premi
All-Star Team[35]
La squadra vincitrice
Da sinistra: Raimundo Orsi e Angelo Schiavio, i due marcatori italiani della finale contro la Cecoslovacchia che hanno permesso alla nazionale azzurra di vincere la prima Coppa del Mondo.
L'Italia campione del mondo 1934.
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Note
Bibliografia
Altri progetti
Collegamenti esterni
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