Sant'Angelo in Vado
comune italiano Da Wikipedia, l'enciclopedia libera
comune italiano Da Wikipedia, l'enciclopedia libera
Sant'Angelo in Vado (Sant'Angël o Sant'Ang'le in dialetto gallo-piceno; anticamente Tifernum Mataurense) è un comune italiano di 3 880 abitanti[1] della provincia di Pesaro e Urbino nelle Marche. Fu sede vescovile, ora unita nell'arcidiocesi di Urbino-Urbania-Sant'Angelo in Vado.
Sant'Angelo in Vado comune | |
---|---|
Panorama | |
Localizzazione | |
Stato | Italia |
Regione | Marche |
Provincia | Pesaro e Urbino |
Amministrazione | |
Sindaco | Stefano Parri (lista civica di centro-sinistra) dal 22-9-2020 |
Territorio | |
Coordinate | 43°39′52.99″N 12°24′46.8″E |
Altitudine | 359 m s.l.m. |
Superficie | 67,34 km² |
Abitanti | 3 880[1] (30-6-2024) |
Densità | 57,62 ab./km² |
Comuni confinanti | Apecchio, Belforte all'Isauro, Carpegna, Città di Castello (PG), Mercatello sul Metauro, Peglio, Piandimeleto, Urbania, Urbino |
Altre informazioni | |
Cod. postale | 61048 |
Prefisso | 0722 |
Fuso orario | UTC+1 |
Codice ISTAT | 041057 |
Cod. catastale | I287 |
Targa | PU |
Cl. sismica | zona 2 (sismicità media)[2] |
Cl. climatica | zona E, 2 434 GG[3] |
Nome abitanti | vadesi |
Patrono | san Michele Arcangelo |
Giorno festivo | 29 settembre |
PIL procapite | (nominale) 19,431 € (2023)[4] |
Cartografia | |
Posizione del comune di Sant'Angelo in Vado nella provincia di Pesaro e Urbino | |
Sito istituzionale | |
«passames premieremant une petite bele vile, S. Angelo, apartenant audit Duc, le long de Metaurus, aïant des avenues fort beles.»
«transitammo dapprima, lungo il Metauro, per una bella città, S.Angelo, appartenente allo stesso duca e dotata di buonissime strade»
Sant'Angelo in Vado sorge sulle rovine dell'antica città romana di Tifernum Mataurense, denominazione che deriva da tipher o tifia, pianta acquatica che si sviluppa nelle zone paludose. Lo studio della pianta della Tifernum, ricostruita in base alle informazioni ottenute con le operazioni di scavo e con le interpretazioni aerofotografie, porta alla constatazione che la città aveva forma quadrata, con i classici cardo e decumano incrociati secondo il tipo urbano del castrum. L'esistenza dell'antico municipio romano è attestata dai molti reperti archeologici ritrovati e oggi conservati nell'Antiquarium della città. Si ritiene che questa, dopo l'avvento del cristianesimo, fosse sede vescovile.
La lunga guerra tra Bizantini e Ostrogoti durante il VI secolo interessò anche il territorio della Tifernum Mataurense, che subì la totale distruzione. I Longobardi ricostruirono il nuovo abitato sulle rovine della città romana quasi completamente ricoperte dai terreni alluvionali, e lo dedicarono all'arcangelo Michele, di qui il nome di Sant'Angelo. La seconda parte del nome "in Vado" fu aggiunta successivamente e sarebbe da attribuire al fatto che per raggiungere i due tronconi della città adagiata sulle rive del fiume, si dovesse "guadare" il fiume Metauro. Secondo un'altra interpretazione invece la parola è collegata al guado, una pianta che cresce piuttosto abbondante lungo le rive del fiume e dalla quale, attraverso un opportuno procedimento, si estraeva un inchiostro scuro utilizzato per stampe e la tintura dei tessuti.
Sullo scorcio del medioevo Sant'Angelo in Vado fu capitale della Massa Trabaria, provincia forestale dello Stato della Chiesa. Qui si radunava il parlamento della Provincia di Massa Trabaria che comprendeva il territorio incluso tra Cagli-Urbino e l'Appennino. La città nel tempo ha avuto giurisdizione anche sui contigui castelli di Sorbetolo, Ca' Resto (entrambi della famiglia degli Ubaldini), Baciuccaro e Monte Majo, così come sulla torre e podere dei Bensi, acquistato da Giulio Bensi, un tempo al servizio delle milizie della corte toscana. Il governo temporale della città era affidato a un magistrato composto da un gonfaloniere appartenente alla nobiltà, tre priori appartenenti a città, arti e contado, e controllato da un consiglio costituito da cittadini e nobiltà.
Nel luglio del 1849 di qui passò Giuseppe Garibaldi in fuga dopo la caduta della repubblica romana. Nel 1860-61 viene a far parte del Regno d'Italia.
Lo stemma comunale è uno scudo d'argento, alla croce di rosso. Il gonfalone è costituito da un drappo di bianco fiancheggiato a destra di rosso.
Abitanti censiti[23]
Secondo i dati ISTAT al 1º gennaio 2023 la popolazione straniera residente era di 410[24] persone e rappresentava il 10,5% della popolazione residente. Le comunità straniere più numerose sono:[25]
La confessione maggioritaria nel Comune è quella cristiano cattolica, ma vi sono anche altre minoranze, molte (come quella islamica o quella cristiano ortodossa) legate all'etnie che si sono stabilite nel territorio negli ultimi decenni.
Verso il VI secolo, già l'antica città romana era stata elevata a sede vescovile, fino alla sua distruzione da parte dei Goti. La città tornò ad essere sede vescovile nel 1636, quando Papa Urbano VIII istituì la diocesi di Sant'Angelo in Vado-Urbania, in cui le due sedi furono unite aeque principaliter. Nel 1977 la diocesi fu unita in persona episcopi con l'Arcidiocesi di Urbino (all'epoca arcidiocesi metropolitana); anche se già dal 1965 la sede diocesana, rimasta vacante, fu amministrata dall'arcivescovo di Urbino. Fino al 1986, quando fu costituita un'unica diocesi (metropolitana fino al 2000).
Film girati a Sant'Angelo in Vado:
Fa parte dell'associazione nazionale Città del Tartufo.[31]
Tra le attività economiche più tradizionali, diffuse e importanti vi sono quelle artigianali, come la lavorazione e l'arte della ceramica e della maiolica.[32]
Periodo | Primo cittadino | Partito | Carica | Note | |
---|---|---|---|---|---|
15 marzo 1988 | 7 giugno 1990 | Daniele Montecchi | Indipendente | Sindaco | [33] |
8 giugno 1990 | 10 aprile 1993[34] | Daniele Montecchi | Partito Comunista Italiano Partito Democratico della Sinistra |
Sindaco | [33] |
4 giugno 1993 | 23 aprile 1995 | Marco Tombi | Indipendente | Sindaco | [33] |
24 aprile 1995 | 13 giugno 1999 | Luigi Antoniucci | Partito Popolare Italiano | Sindaco | [33] |
14 giugno 1999 | 13 giugno 2004 | Luigi Antoniucci | Centro | Sindaco | [33] |
14 giugno 2004 | 7 giugno 2009 | Settimio Bravi | Forza Italia | Sindaco | [33] |
8 giugno 2009 | 26 maggio 2014 | Settimio Bravi | Insieme per Sant'Angelo (Centro-destra) | Sindaco | [33] |
27 maggio 2014 | 31 maggio 2015 | Antonio Angeloni | Commissario prefettizio | [33][35] | |
1º giugno 2015 | 22 settembre 2020 | Giannalberto Luzi | Coltiviamo il futuro (Centro-destra) | Sindaco | [33] |
22 settembre 2020 | in carica | Stefano Parri | Patto per Sant'Angelo in Vado (Centro-sinistra) | Sindaco | [33][36] |
Le squadre di calcio del paese sono due, la storica Vadese che milita in Prima Categoria e la ASD Santangiolese che gioca in Seconda Categoria e che schiera inoltre una squadra femminile nel campionato regionale di serie C. La formazione locale di calcio a 5 maschile è denominata Asd Vado C5 e disputa il campionato di Serie D marchigiana.
Seamless Wikipedia browsing. On steroids.
Every time you click a link to Wikipedia, Wiktionary or Wikiquote in your browser's search results, it will show the modern Wikiwand interface.
Wikiwand extension is a five stars, simple, with minimum permission required to keep your browsing private, safe and transparent.