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linea ferroviaria italiana Da Wikipedia, l'enciclopedia libera
La Cumana (ufficialmente Linea 4[2]) è una linea del servizio ferroviario metropolitano di Napoli che collega il centro della città al contiguo comune di Pozzuoli e alla costa flegrea, fino a giungere in località Torregaveta nel comune di Bacoli.
La linea, di proprietà della Regione Campania, è affidata all'Ente Autonomo Volturno (EAV) che vi opera in qualità sia di gestore dell'infrastruttura sia di impresa ferroviaria e fornisce un servizio ferroviario di tipo metropolitano.
Il 20 agosto del 1883 si costituisce a Roma la "Società per le Ferrovie Napoletane" (SFN). Questa società chiese e ottenne la concessione per costruire e gestire una nuova linea ferroviaria, che dal centro storico di Napoli arrivasse alla periferia flegrea passando per Pozzuoli e Cuma.[4][5][6]
I lavori sarebbero dovuti durare tre anni ma il primo tratto entrò in funzione soltanto il 1º luglio del 1889, da Montesanto a Terme Patamia.
La linea, pur essendo in funzione fin dal 1889, fu inaugurata ufficialmente solo il 1º giugno 1892[senza fonte].
Tratta | Inaugurazione[7][4] |
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Montesanto (Napoli)-Terme Patamia | 1 luglio 1889 |
Terme Patamia-Pozzuoli | 15 dicembre 1889 |
Pozzuoli-Cuma Fusaro | 16 febbraio 1890 |
Cuma Fusaro-Torregaveta | 12 luglio 1890 |
Nata con esercizio a vapore, la Cumana fu elettrificata nel 1927 e profondamente modificata nel tracciato urbano nella zona di Fuorigrotta a seguito dei lavori per la costruzione della Mostra d'Oltremare (1936-1940). Nell'occasione si ebbe l'interramento del tratto di Fuorigrotta fino alla stazione Mostra, precedentemente chiamata Taverna delle Rose o Agnano Vecchio[8][9][5].[Fonte non autorevole e non accessibile se non si è già loggati]
Nel 1938 subentrò alla precedente società la "Società per l'Esercizio di Pubblici Servizi Anonima", la SEPSA.
Nel 1990 è stato inaugurato, nel quartiere di Fuorigrotta, il fabbricato della Direzione dell'Esercizio Ferrovie, dotato di una rimessa per operazioni di piccola manutenzione dei rotabili ferroviari.
Nel corso del 2005 si è dato inizio ai lavori di rifacimento della stazione terminale di Montesanto, capolinea delle due linee ferroviarie esercite da SEPSA e della funicolare di Montesanto, nonché vicina alla fermata della linea 2 della metropolitana. I lavori sono stati terminati ufficialmente nel maggio 2008.[10]
Il 27 dicembre 2012 la SEPSA insieme a MetroCampania NordEst e Circumvesuviana venne inglobata all'interno dell'Ente Autonomo Volturno, che assunse quindi la gestione delle linee Cumana e Circumflegrea.[11]
Tra gli anni 2010 e 2015 le ferrovie Cumana e Circumflegrea hanno presentato pesanti disservizi[12][13][14][15] anche a causa del taglio del trasferimento di fondi pubblici agli enti locali.
Dal 2017 si è assistito a un graduale miglioramento della qualità del servizio con lo sblocco dei cantieri[16] e l'arrivo di nuovi treni[17][18].
Per la crescente domanda di trasporto si è reso indispensabile il raddoppio del tracciato della linea; i lavori incominciarono nel 1975 e sono parzialmente realizzati.
La parte del raddoppio attualmente realizzata riguarda le tratte Montesanto-Dazio (km 8,450) e Arco Felice-Torregaveta (km 5,900). Inoltre è in fase di avanzata realizzazione il raddoppio della tratta Dazio-Arco Felice (km 5,650).
Tra il 1998 e il 2000[quando?] entrò in funzione una nuova galleria sotto il Monte Olibano[19] che collega direttamente le stazioni Dazio e Gerolomini, dismettendo il vecchio percorso costiero che vedeva la fermata già da tempo disabilitata di Terme Patamia-Pepere[5][19], successivamente anche denominata come La Pietra[20][21][Fonte non autorevole e non accessibile se non si è già loggati], e il vecchio Posto di Movimento Accadia[19][22]. Nella nuova galleria, nei pressi del vecchio Posto di Movimento Accadia è stato costruito un nuovo posto di movimento. Nonostante la nuova galleria sia a doppio binario fino al posto di movimento, è ancora percorsa su singolo binario, in attesa che si completi la riqualificazione della vecchia galleria tra il Posto di Movimento Accadia e la stazione di Gerolomini, in modo da completare il raddoppio tra Dazio e Gerolomini.
Nel 1999 è entrata in esercizio la nuova galleria a doppio binario che collega le stazioni di Lucrino e Fusaro, rendendo necessaria la dismissione della stazione di Baia, a binario unico, sul vecchio tracciato. All'interno della nuova galleria è stata parzialmente costruita la nuova stazione di Baia, leggermente dislocata rispetto alla precedente[23][24][25][26][27][28][29]. I lavori, dopo essersi fermati nel 2012, sono ripresi nel 2023[30].
Nel 1999 è stato completato il tunnel che consentirebbe il raddoppio dei binari nella tratta da Gerolomini a Cantieri, saltando l'attuale stazione di Pozzuoli e la fermata di Cappuccini. I lavori, dopo oltre un decennio di sospensione, sono ripresi nel 2017.[16][31] In concomitanza, nel 2001 era stata anche progettata la costruzione di una stazione sotterranea nel centro di Pozzuoli situata nei pressi dell'Anfiteatro Flavio; tale progetto non ha però avuto seguito.[32]
Nel 2016 sono stati stanziati i fondi per il completamento e la riqualificazione della nuova stazione di Baia e della trasformazione in parco urbano del vecchio tracciato abbandonato.[33][34] L'apertura della stazione di Baia è prevista nel 2024.
Il 2 luglio 2020 è stato abbattuto l'ultimo diaframma della nuova galleria del Monte Olibano, un tratto che ha permesso la rettifica del vecchio tunnel[35][36][37][38] e che insieme ai lavori per il suo adeguamento[39] permetteranno di completare la seconda canna tra Gerolomini e il Posto di Movimento Accadia.
Il 15 marzo 2021 è stata abbattuta Villa Maria in via Fasano liberando il terreno per la costruzione della nuova stazione di Pozzuoli nell'ambito del raddoppio tra Gerolomini e Arco Felice e della dismissione del vecchio tracciato passante per il centro di Pozzuoli.[40] Nell'ambito dei medesimi lavori, il 3 ottobre 2022 viene dismessa la stazione di Cantieri.[41] Il 18 Marzo 2024 proseguirono i lavori sulla galleria di Monte Olibano.
Dal 6 al 20 aprile 2024 sono stati eseguiti i lavori di ultimazione che consentiranno l'attivazione del nuovo tracciato della linea tra Gerolomini e Arco Felice, in modo da completare il raddoppio della linea e permettere la dismissione del vecchio tracciato. In tale occasione i treni verranno limitati alla sola tratta urbana Montesanto-Fuorigrotta.[42]
La linea, a scartamento normale, è lunga 19,810 km, di cui 15 a doppio binario; è elettrificata a corrente continua alla tensione di 3.000 V; la pendenza massima è del 25 per mille, il raggio di curva minimo di 240 metri[43].
[43] Stazioni e fermate | ||||||
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0,000 | Montesanto | ||||
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ferrovia Circumflegrea | |||||
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2,421 | Corso Vittorio Emanuele | ||||
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officina | |||||
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4,321 | Fuorigrotta | ||||
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5,164 | Mostra-Stadio Maradona | ||||
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6,130 | Edenlandia | ||||
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linea 7 (in progettazione) | |||||
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passante dir. Gianturco | |||||
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raccordo EAV-RFI | |||||
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passante dir. Villa Literno | |||||
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6,787 | Agnano | ||||
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7,688 | Bagnoli-Città della Scienza | ||||
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8,325 | Dazio | termine doppio binario | |||
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variante | |||||
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Terme (Patamia Pepere)[5] | |||||
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PM Accadia (vecchio)[44] | |||||
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9,367 | PM Accadia (nuovo) | ||||
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10,594 | Gerolomini | ||||
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variante in costruzione | |||||
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11,420 | Cappuccini | ||||
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11,984 | Pozzuoli | ||||
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Pozzuoli (nuova, in costruzione) | |||||
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13,208 | Pozzuoli Cantieri † 2022 | ||||
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14,153 | Arco Felice | inizio doppio binario | |||
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15,753 | Lucrino | ||||
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variante | |||||
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Baia (nuova, in costruzione) | |||||
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Baia (vecchia) | |||||
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18,204 | Fusaro | ||||
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ferrovia Circumflegrea | |||||
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19,810 | Torregaveta | ||||
Manuale · Legenda · Convenzioni di stile |
La ferrovia segue un tracciato costiero di circa 20 km e unisce il popoloso quartiere di Montecalvario, ovvero il centro urbano della città di Napoli, con la località di Torregaveta nel comune di Bacoli: la linea partendo appunto da Montesanto attraversa il tessuto urbano della città di Napoli con le stazioni di Corso Vittorio Emanuele, Fuorigrotta, Mostra, Agnano, Bagnoli e inoltre passa per i popolosi centri di Pozzuoli, Arco Felice, Lucrino, Fusaro fino al capolinea di Torregaveta.
A Napoli, tra le stazioni di Agnano e Zoo-Edenlandia è presente un binario che connette la ferrovia Cumana con i binari del passante ferroviario di Napoli attraversando via Diocleziano.
L'orario ufficiale prevede corse cadenzate ogni 20 minuti[45]e con esercizio che parte alle ore 4:50 e termina alle ore 22:51 (ma le prime e ultime partenze hanno limitazioni di percorso alla stazione di Fuorigrotta). Fino al 2011 la tratta Montesanto-Bagnoli era servita ogni 10 minuti, ma le corse furono poi dimezzate a seguito del progressivo peggioramento della situazione economica della SEPSA[46], poi EAV. Il servizio non è peraltro esente da ritardi, soppressioni di corse o interruzioni del servizio che causano talvolta polemiche sulla stampa locale[47][48][49].
A titolo di esempio l'orario di esercizio della Cumana del 4 luglio 1903[50] prevedeva corse con cadenza che andava dai 32 minuti a 1 h 18 min a seconda della fascia oraria, con frequenza ancora minore delle corse nel tratto Pozzuoli-Torregaveta per il quale erano previste solo 9 corse al giorno (più altrettante per il ritorno) di cui solo 6 effettuavano tutte le fermate. Alcuni treni all'epoca erano definiti "facoltativi" e avrebbero potuto "essere effettuati o soppressi dietro semplice avviso della Direzione dell'Esercizio per parte o per l'intero percorso". L'orario di esercizio partiva alle ore 4:46 e terminava alle ore 21:28 (22:37 nei giorni festivi).
La dotazione originaria della ferrovia Cumana era costituita da quattro locotender a tre assi di cui due accoppiati costruiti in Belgio dagli Atéliers de la Societé de Couillet, numerati da 1 a 4, cui si aggiunsero ben presto (1892) due locotender a tre assi accoppiati (11-12) realizzati dallo stesso costruttore. La dotazione fu accresciuta nel tempo da due locotender a tre assi accoppiati di costruzione Tubize (21-22) e da altrettante di costruzione Henschel (31-32). Queste ultime due locomotive furono cedute - all'atto dell'elettrificazione della linea - alla ferrovia Verbania-Omegna.
Dal 1927 ai primi anni 1960 furono in servizio sulla linea nove elettromotrici (E1÷E9) costruite dalle Officine Ferroviarie Meridionali e dotate di motorizzazione TIBB, cui si aggiunsero nel 1956, provenienti dalla cessata tranvia Torino-Rivoli, due "littorine" (classificate EL1-EL2) utilizzate esclusivamente per la relazione ridotta Montesanto-Bagnoli. Nel 1937 si aggiunse un locomotore (matricola L2) costruito nel 1901 per le linee varesine a terza rotaia, trasferito negli anni venti sulla "metropolitana" di Napoli. Ceduto dalle Ferrovie dello Stato e trasformato con presa di corrente a pantografo, prestò servizio sino al 1963.
In occasione dell'attivazione della Circumflegrea la SEPSA si dotò di tre complessi M-Rp provenienti dalla Pisa-Tirrenia-Livorno, profondamente modificati e ammodernati dalla SACFEM di Arezzo, che entrarono in servizio come Ep201+Rp21; Ep202+Rp022; Ep203+Rp023. Ulteriori due rimorchiate (Rp024-Rp025) furono tenute di riserva. Tutto questo materiale fu ceduto nel 1978 alla ferrovia Benevento-Cancello dopo ulteriori modifiche. Dalla Pisa-Tirrenia-Livorno furono acquistati anche un locomotore elettrico e un'automotrice Diesel.
Quanto al materiale rimorchiato, molteplici sono state le serie di carrozze e di carri in servizio sulla Cumana e svariati i loro costruttori. Fra di esse figuravano 18 carrozze a carrelli di costruzione FIAT risalenti al 1940, dismesse nel 1965 e cedute in parte alla Ferrovie del Gargano e in parte alla LFI di Arezzo.
Nel 2015, dopo 38 anni di servizio, vengono dismessi i convogli EN.300 sia su Cumana sia su Circumflegrea.
Nel giugno 2017 è entrato in servizio il primo elettotreno Titagarh FiReMa Adler Alfa 3[51].
Nel 2023, dopo 62 anni di servizio, vengono dismessi i convogli ET.100 sia su Cumana sia su Circumflegrea[52].
Al 2024 il parco rotabili della ferrovia Cumana (nonché della Circumflegrea) risulta così composto:
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