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La diocesi di Dol (in latino: Dioecesis Dolensis) è una sede soppressa della Chiesa cattolica.
Diocesi di Dol Dioecesis Dolensis Chiesa latina | |
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Suffraganea dell' | arcidiocesi di Tours |
Stato | Francia |
Parrocchie | 91 (nel 1789) |
Erezione | VI secolo |
Soppressione | 29 novembre 1801 territorio unito alle diocesi di Rennes e Saint-Brieuc |
Rito | romano |
Cattedrale | San Sansone |
Dati dall'Annuario pontificio (ch · gc?) | |
Chiesa cattolica in Francia | |
La diocesi di Dol era la più piccola delle diocesi della Bretagna. Confinava a nord con il mare, ad est con le diocesi di Avranches e di Rennes, a sud e a ovest con la diocesi di Saint-Malo.
Sede vescovile era la città di Dol-de-Bretagne nell'attuale dipartimento dell'Ille-et-Vilaine, dove fungeva da cattedrale la chiesa di San Sansone.
Nel 1789 la diocesi comprendeva circa 91 parrocchie e sette enclavi nelle diocesi vicine. Il territorio era costituito da un unico arcidiaconato, suddiviso in sette decanati: Dol, Bobital, Coëtmieux, Lanvollon, Lannion, Lanmeur e Saint-Samson.
Incerte sono le origini della diocesi di Dol. La tradizione attribuisce a San Sansone la fondazione del monastero di Dol (VI secolo), all'origine della diocesi. Sembra che lo stesso Sansone abbia partecipato a un sinodo a Parigi (circa 556). Dopo Sansone, il monastero potrebbe aver avuto degli abati rivestiti del carattere episcopale, ma non ci sono motivi per concludere dell'esistenza di una diocesi ufficialmente costituita e delimitata, con una regolare successione episcopale.[1]
All'epoca di Carlo Magno e di Ludovico il Pio i dintorni di Dol facevano parte della diocesi di Aleth; forse il monastero di Dol godeva del privilegio dell'esenzione, ma non vi sono documenti per attestarlo con certezza. Il vescovo di Aleth Salocone, deposto dal re bretone Nominoë nell'848 per simonia[2], portò in seguito il titolo di vescovo di Dol, come attestato da alcuni documenti medievali.[3] Tuttavia, l'Indiculus de episcoporum Britonum depositione (inserita nella Cronaca di Nantes) attribuisce a Salocone il titolo di vescovo di Aleth; questa cronaca sostiene la tesi che la diocesi di Dol venne eretta da Nominoë, in concomitanza con la riforma della Chiesa bretone operata dal re. Questa testimonianza è ritenuta attendibile da alcuni storici (Duchesne e Waquet), benché con le dovute cautele.
Nella contesa con i metropoliti di Tours, i vescovi di Dol produssero una serie episcopale che da san Sansone arrivava fino a Festiniano (Festgen), primo vescovo storicamente accertato; molti di questi presunti vescovi di Dol, quasi tutti santi, sono legati a tradizioni locali, o a monasteri che nulla hanno a che fare con la sede episcopale.[4]
Nel IX secolo, il re bretone Nominoë, dopo la sua vittoria su Carlo il Calvo nell'845, operò per assicurare alla Bretagna una certa autonomia rispetto all'Impero ed insieme eresse la diocesi di Dol a sede arcivescovile metropolitana con sei suffraganee: Aleth, Saint-Brieuc, Tréguier, Laon, Quimper e Vannes. Manno II nel 990 fu il primo a rivendicare per sé il titolo di arcivescovo. Questa iniziativa però non ebbe grande successo; i papi non accordarono il pallio e gli arcivescovi di Tours non approvarono mai questa decisione regia.[5]
La contesa fra le sedi Dol e di Tours si protrasse fino all'XI e XII secolo. Papa Gregorio VII († 1085), nella speranza forse di fare della Bretagna uno Stato vassallo della Santa Sede, concesse a Even, vescovo di Dol, il pallio e il titolo di arcivescovo. Ma ben presto le diocesi suffraganee si defilarono da Dol per ritornare a Tours. Hugues Le Roux ottenne ancora il pallio, ma senza riuscire a portare nessuna suffraganea alla sua obbedienza. Il 1º giugno 1199, con la bolla Licet primum, papa Innocenzo III confermò la sede di Dol come suffraganea di Tours.
Il capitolo della cattedrale di Dol ha origini antiche. È attestato agli inizi del X secolo, verso il 920, con il prevosto Radhod, che intrattenne uno scambio epistolare con il re inglese Atelstano. Dopo le invasione normanne, la figura del prevosto fu sostituita da quella dell'arcidiacono, come dignità maggiore del capitolo. Primo arcidiacono conosciuto è Juthael, che attorno al 1039 fu eletto arcivescovo di Dol. I più antichi statuti del capitolo che sono giunti fino a noi sono quelli del 1256. Nel corso del XIII secolo fu edificata la cattedrale dedicata al santo fondatore della diocesi.
Il vescovo Jean-François de Chamillart istituì il seminario diocesano nel 1697.
La costituzione civile del clero del 1790 mise fine alla diocesi. L'ultimo vescovo, Urbain-René de Hercé, fu giustiziato il 28 luglio 1795 per la sua partecipazione alle guerre di Vandea.
La diocesi fu formalmente soppressa in seguito al concordato con la bolla Qui Christi Domini di papa Pio VII del 29 novembre 1801 e il suo territorio incorporato in quello delle diocesi di Rennes e Saint-Brieuc.
Dal 13 febbraio 1880 gli arcivescovi di Rennes portano il titolo di vescovi di Dol.
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