Destra (politica)
posizione politica conservatrice / Da Wikipedia, l'enciclopedia encyclopedia
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Con il termine destra, nel linguaggio politico, si indica la componente del Parlamento che siede alla destra del Presidente dell'assemblea legislativa e, in generale, l'insieme delle posizioni politiche qualificate come conservatrici e gerarchiche. Indica infatti un orientamento politico liberal-conservatore, democristiano (centro-destra), nazional-conservatore, tradizionalista, nazionalista (destra), o reazionario, ultranazionalista, autoritario, nativista, neo-fascista/nazista (estrema destra), diametralmente opposte rispetto a quelle della sinistra.[1][2][3]
Il significato politico di destra, nato insieme a quello di sinistra durante la Rivoluzione francese, ha subito molte variazioni a seconda dei tempi e dei Paesi, ma indica, in genere, un orientamento moderato, conservatore o, nelle sue punte più estreme, reazionario. Nel XX secolo, si sono detti di destra anche partiti praticanti metodi di eversione violenta, anti-liberali e, soprattutto, sostenitori del nazionalismo estremo (fascismo, nazismo ecc.).[4]
La destra rappresenta l'opinione che certe gerarchie e certi ordini sociali siano desiderabili, inevitabili, naturali o normali,[5][6][7] tipicamente sostenendo questa posizione sulla base dell'economia, della legge naturale o della tradizione.[8][9][10][11][12][13] La disuguaglianza sociale e la gerarchia vengono viste come risultati naturali delle differenze sociali tradizionali[14][15] o della concorrenza nelle economie di mercato.[16][17][18]
Il termine destra può generalmente riferirsi alla "sezione conservatrice o reazionaria di un partito o sistema politico".[19]
In Europa, i conservatori economici sono solitamente considerati liberali e la destra include i conservatori religiosi, gli oppositori all'immigrazione, i nazionalisti e, storicamente, un numero significativo di movimenti anti-capitalisti, inclusi conservatori e fascisti, che si opposero al capitalismo contemporaneo perché credevano che l'eccessivo materialismo e l'egoismo fossero intrinseci in esso.[20][21]
Negli Stati Uniti, la destra include sia conservatorismo fiscale che conservatorismo sociale.[22]
I termini politici destra e sinistra furono usati, per la prima volta, durante la Rivoluzione francese del XVIII secolo per indicare la disposizione dei posti a sedere nel Parlamento: coloro che sedevano a destra della sedia del presidente (le président) erano ampiamente favorevoli alle istituzioni dell'Antico Regime monarchico. La destra originale, in Francia, si formò come reazione contro la "sinistra" e comprendeva coloro che sostenevano il clericalismo, la gerarchia e la tradizione. L'espressione la droite ("la destra") aumentò in uso dopo la restaurazione della monarchia del 1815 quando fu applicata agli ultrarealisti.
Dal 1830 al 1880, l'economia e la struttura della classe sociale del mondo occidentale si spostarono dall'aristocrazia e dalla nobiltà al capitalismo. Questo generale spostamento economico verso esso ha influenzato i movimenti di centro-destra, come il Partito conservatore britannico che ha risposto sostenendolo.
Le persone dei Paesi di lingua inglese non hanno applicato i termini destra e sinistra alla propria politica fino al XX secolo. Il termine destra era, originariamente, applicato a conservatori tradizionali, monarchici e reazionari; un'estensione, l'estrema destra, denota fascismo, nazismo e supremazia razziale.