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Crupina (Pers.) DC., 1810 è un genere di piante angiosperme dicotiledoni della famiglia delle Asteraceae.[1][2]
Crupina | |
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Crupina crupinastrum | |
Classificazione APG IV | |
Dominio | Eukaryota |
Regno | Plantae |
(clade) | Angiosperme |
(clade) | Mesangiosperme |
(clade) | Eudicotiledoni |
(clade) | Eudicotiledoni centrali |
(clade) | Superasteridi |
(clade) | Asteridi |
(clade) | Euasteridi |
(clade) | Campanulidi |
Ordine | Asterales |
Famiglia | Asteraceae |
Sottofamiglia | Carduoideae |
Tribù | Cardueae |
Sottotribù | Centaureinae |
Infratribù | Plectocephalus Group |
Genere | Crupina (Pers.) DC., 1810 |
Classificazione Cronquist | |
Dominio | Eukaryota |
Regno | Plantae |
Divisione | Magnoliophyta |
Classe | Magnoliopsida |
Sottoclasse | Asteridae |
Ordine | Asterales |
Famiglia | Asteraceae |
Sottofamiglia | Carduoideae |
Tribù | Cardueae |
Genere | Crupina |
Specie | |
|
Le specie di questo genere sono piante erbacee annuali, prive di spine. L'altezza massima è di 20 – 100 cm.[3][4][5][6][7]
Le foglie lungo il caule sono disposte in modo alterno, hanno una lamina di tipo pennatosetto con bordi dentati. La forma può essere da lineare a oblunga molto stretta. La superficie è provvista di peli ramificati. Le foglie distali sono ridotte a sottili brattee.
Le infiorescenze si compongono di capolini eterogami singoli o raggruppati. I capolini sono formati da un involucro a forma da cilindrica a ovoidale composto da brattee (o squame) all'interno del quale un ricettacolo fa da base ai fiori tutti tubulosi. Le brattee dell'involucro, disposte su più serie (da 4 a 6) in modo embricato, sono senza spine con forme oblungo-lanceolate e mucronate. Il ricettacolo normalmente è piatto senza palee; sono presenti delle squame subulate.
I fiori sono tutti del tipo tubuloso.[8] I fiori sono tetra-ciclici (ossia sono presenti 4 verticilli: calice – corolla – androceo – gineceo) e pentameri (ogni verticillo ha 5 elementi). I fiori in genere sono ermafroditi e actinomorfi. Sono presenti da 2 a 14 fiori tubolosi periferici radiati (zigomorfi) e sterili; quelli interni (1 - 2) sono fertili.
Il frutto è un achenio con pappo. Gli acheni, con forme cilindriche o solo basalmente compressi, sono sparsamente sericei e colorati di marrone scuro o nerastro. Il pericarpo dell'achenio è sclerificato; alla sommità l'achenio è provvisto di una piastra dritta. Il pappo (persistente e presente solamente sui fiori fertili) è inserito in un anello parenchimatico sulla piastra apicale e in genere è formato da due anelli di setole: quelle esterne sono scure; quelle interne sono scagliose (5 - 10 scaglie corte è lacerato-dentate).
Le specie di questo genere si trovano dall'Europa mediterranea fino all'Asia centrale (Cina occidentale).[2]
La famiglia di appartenenza di questa voce (Asteraceae o Compositae, nomen conservandum) probabilmente originaria del Sud America, è la più numerosa del mondo vegetale, comprende oltre 23.000 specie distribuite su 1.535 generi[11], oppure 22.750 specie e 1.530 generi secondo altre fonti[12] (una delle checklist più aggiornata elenca fino a 1.679 generi)[13]. La famiglia attualmente (2021) è divisa in 16 sottofamiglie.[1]
La tribù Cardueae a sua volta è suddivisa in 12 sottotribù (la sottotribù Centaureinae è una di queste).[6][14][15][16]
La classificazione della sottotribù Centaureinae rimane ancora problematica e piena di incertezze. Nell'ambito della sottotribù questo genere fa parte del gruppo tassonomico informale denominato "Plectocephalus Group". Il gruppo, composto dai generi Cheirolophus Cass., Crupina (Pers.) DC., Phalacrachena Iljin, Plectocephalus D. Don, Rhaponticoides Vaill., Schischkinia Iljin e Stizolophus Cass., è posizionato, da un punto di vista filogenetico, nella zona centrale delle Centaureinae e, in base alle attuali conoscenze, non si tratta di un clade monofiletico. Il genere di questa voce, secondo le ultime ricerche, è vicino al genere Psephellus.[6][16] In precedenti studi il gruppo "Plectocephalus" (chiamato con un nome diverso: "Basal Grade" o "Basal Genera") occupava una posizione più "basale".[3][5]
Il genere Crupina differisce dal genere Centaurea per i fiori esterni sterili o femminili, per le brattee involucrali prive di appendice, per i ricettacoli squamosi (e non ispidi), per la struttura dell'achenio (pubescente e quelli esterni privi di pappo), per i particolari tricomi e la singolare morfologia del polline. Inoltre il numero cromosomico di base è elevato (fino a 2n = 58). Altri caratteri distintivi sono (almeno per le specie della flora italiana):[7][17]
Il numero cromosomico delle specie di questo genere è: 2n = 28, 30 e 58.[3]
Il genere comprende le seguenti 3 specie:[2]
Tutte e tre le specie, del gruppo di questa voce, sono presenti nella flora spontanea italiana.[2][17][18][19]
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