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Columbiadoria hallii (A.Gray) G.L.Nesom, 1991 è una specie di piante angiosperme dicotiledoni della famiglia delle Asteraceae, sottofamiglia Asteroideae, tribù Astereae (North American lineage) e sottotribù Solidagininae. Columbiadoria hallii è anche l'unica specie del genere Columbiadoria G.L.Nesom, 1991.[1][2][3]
Columbiadoria hallii | |
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Classificazione APG IV | |
Dominio | Eukaryota |
Regno | Plantae |
(clade) | Angiosperme |
(clade) | Mesangiosperme |
(clade) | Eudicotiledoni |
(clade) | Eudicotiledoni centrali |
(clade) | Superasteridi |
(clade) | Asteridi |
(clade) | Euasteridi |
(clade) | Campanulidi |
Ordine | Asterales |
Famiglia | Asteraceae |
Sottofamiglia | Asteroideae |
Tribù | Astereae |
Sottotribù | Solidagininae |
Genere | Columbiadoria G.L.Nesom, 1991 |
Specie | C. hallii |
Classificazione Cronquist | |
Dominio | Eukaryota |
Regno | Plantae |
Divisione | Magnoliophyta |
Classe | Magnoliopsida |
Sottoclasse | Asteridae |
Ordine | Asterales |
Famiglia | Asteraceae |
Sottofamiglia | Asteroideae |
Tribù | Astereae |
Genere | Columbiadoria |
Specie | C. hallii |
Nomenclatura binomiale | |
Columbiadoria hallii (A.Gray) G.L.Nesom, 1991 |
Il nome generico (Columbiadoria) deriva dall'unione di due parole: "Columbia" nome del fiume più importante del nord-ovest degli U.S.A. e "doria" un antico nome per le verghe d'oro (Solidago virgaurea).[4] L'epiteto specifico ( hallii) è stato dato (probabilmente) in onore del collezionista botanico Elihu Hall (1822-1882).[5]
Il nome scientifico della specie è stato definito dai botanici Asa Gray (1810-1888) e Guy L. Nesom (1945-) nella pubblicazione " Phytologia; Designed to Expedite Botanical Publication. New York" ( Phytologia 71(3): 249) del 1991.[6] Il nome scientifico del genere è stato definito nella stessa pubblicazione.
Portamento. La specie di questa voce ha un habitus di tipo subarbustivo).[7][8][9][10][11][4]
Fusto. La parte aerea è ascendente, semplice o strettamente ramosa (i rami sono rigorosamente eretti), con base legnosa. La parte sotterranea è un robusto fittone. Altezza media: 30 - 60 cm.
Foglie. Le foglie si dividono in basali e cauline; sono disposte in modo alternato e sessile. La lamina è semplice, margini interi (talvolta è seghettati) con forme oblanceolate (quelle cauline sono progressivamente ridotte distalmente). La superficie può essere priva di ghiandole o punteggiata da ghiandole non resinose; la pubescenza è sparsamente scabrosa-ispida. Quelle basali non sono persistenti.
Infiorescenza. Le sinflorescenze sono composte da 5 - 15 capolini raccolti in formazioni corimbose o racemose. Le infiorescenze vere e proprie sono composte da un capolino terminale lungamente peduncolato di tipo radiato con fiori eterogami. I capolini sono formati da un involucro, con forme cilindriche-turbinate, composto da 35 - 40 brattee, al cui interno un ricettacolo fa da base ai fiori di due tipi: fiori del raggio e fiori del disco. Le brattee, piatte e indurite alla base, con forme lanceolate e a consistenza erbacea nella parte apicale, sono disposte in modo più o meno embricato su 5 - 6 serie. Il ricettacolo, liscio, è privo di pagliette a protezione alla base dei fiori; la forma è piatta. Dimensione degli involucri: 8 - 11 x 5 - 6 mm.
Fiori. I fiori sono tetra-ciclici (formati cioè da 4 verticilli: calice – corolla – androceo – gineceo) e pentameri (calice e corolla formati da 5 elementi). Si distinguono in:
Frutti. I frutti sono degli acheni con pappo;
Impollinazione: tramite insetti (impollinazione entomogama tramite farfalle diurne e notturne).[8][9]
Riproduzione: la fecondazione avviene fondamentalmente tramite l'impollinazione dei fiori.
Dispersione: i semi cadono a terra e vengono dispersi soprattutto da insetti come formiche (disseminazione mirmecoria). Un altro tipo di dispersione è zoocoria: gli uncini delle brattee dell'involucro (se presenti) si agganciano ai peli degli animali di passaggio che portano così i semi anche su lunghe distanze. Inoltre per merito del pappo il vento può trasportare i semi anche per alcuni chilometri (disseminazione anemocora).
La specie di questa voce è distribuita negli stati di Oregon e Washington.[3] La fioritura di questa pianta avviene in agosto-ottobre. L'habitat preferito sono le scogliere, gli anfratti asciutti e aperti su pendii leggermente boscosi. Altitudine media: 50 – 1.200 metri.[4]
La famiglia di appartenenza di questa voce (Asteraceae o Compositae, nomen conservandum) probabilmente originaria del Sud America, è la più numerosa del mondo vegetale, comprende oltre 23.000 specie distribuite su 1.535 generi[15], oppure 22.750 specie e 1.530 generi secondo altre fonti[16] (una delle checklist più aggiornata elenca fino a 1.679 generi)[17]. La famiglia attualmente (2021) è divisa in 16 sottofamiglie; la sottofamiglia Asteroideae è una di queste e rappresenta l'evoluzione più recente di tutta la famiglia.[1][10][11]
La tribù Astereae (una delle 21 tribù della sottofamiglia Asteroideae) comprende circa 40 sottotribù. In base alle ultime ricerche nella tribù sono stati individuati (provvisoriamente) 5 principali lignaggi:[2]
Il genere Columbiadoria (insieme alla sottotribù Pentachaetinae) è incluso nel lignaggio "North American lineage". La sottotribù attualmente è divisa in 6 gruppi informali. Il genere di questa voce appartiene al "Unresolved genera" insieme al genere Eastwoodia Brandeg.[2] Columbiadoria hallii è vicina alla specie Petradoria pumila (Nutt.) Greene, sebbene sia priva delle caratteristiche foglie lineari-lanceolate con nervature parallele di quest'ultima.[4]
I caratteri distintivi della specie Columbiadoria hallii sono:[11]
Sono elencati alcuni sinonimi per questa entità:[3]
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