Bastia
comune francese Da Wikipedia, l'enciclopedia libera
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Bastia (pronuncia italiana e corsa /basˈti.a/[1][2], francese [basˈtja], in epoca romana Mantinum) è una città francese di 45715 abitanti, prefettura del dipartimento dell'Alta Corsica nella regione della Corsica.
Bastia comune | |
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Localizzazione | |
Stato | Francia |
Regione | Corsica |
Dipartimento | Alta Corsica |
Arrondissement | Bastia |
Cantone | Cantoni di Bastia |
Amministrazione | |
Sindaco | Pierre Savelli (FaC) dal 7-1-2016 (2º mandato dal 28-6-2020) |
Territorio | |
Coordinate | 42°42′00″N 9°26′58″E |
Altitudine | 30, 0 e 963 m s.l.m. |
Superficie | 19,38 km² |
Abitanti | 45 715 (2017) |
Densità | 2 358,88 ab./km² |
Comuni confinanti | Ville-di-Pietrabugno, Furiani, Barbaggio, Patrimonio |
Altre informazioni | |
Lingue | francese, corso |
Cod. postale | 20200 e 20600 |
Prefisso | 495 |
Fuso orario | UTC+1 |
Codice INSEE | 2B033 |
Nome abitanti | (IT) bastiesi (FR) Bastiais (CO) bastiacci |
Cartografia | |
Sito istituzionale | |
Seconda città della Corsica per numero di abitanti, ne rappresenta il principale porto e il principale centro commerciale e industriale. Da Bastia sono normalmente visibili, da qualsiasi punto della città, le isole di Capraia, di Montecristo e dell'Elba. Inoltre, quando il tempo è chiaro, si possono scorgere Pianosa e la penisola italiana (promontorio di Piombino).
La città è situata nel nord est dell'isola. Posta all'inizio della Piana orientale corsa, è il punto di collegamento tra la catena montuosa del Capo Corso e il massiccio della Castagniccia. Il Serra di Pigno (963 m)[3] rappresenta il punto culminante del comune, nonché il confine con il Nebbio. Confina con i comuni di Ville di Pietrabugno, Patrimonio, Barbaggio e Furiani.
Secondo la Classificazione dei climi di Köppen, Bastia appartiene alla fascia Csa: clima temperato umido delle medie latitudini con estati calde e asciutte e inverni miti, ovvero il clima mediterraneo. Il tasso di umidità vi è abbastanza alto per via dell'influenza marina (66% in media a luglio e 72% tra ottobre e novembre). I venti più frequenti sono di Libeccio d'autunno e d'inverno e di Scirocco di primavera e d'estate. Può essere molto violento il vento di Ponente canalizzato dal Col de Teghime. La piovosità è mediamente di 749 mm annui.[4]
Nella tabella sottostante sono riportati i valori medi.
Bastia | Mesi | Stagioni | Anno | ||||||||||||||
---|---|---|---|---|---|---|---|---|---|---|---|---|---|---|---|---|---|
Gen | Feb | Mar | Apr | Mag | Giu | Lug | Ago | Set | Ott | Nov | Dic | Inv | Pri | Est | Aut | ||
T. max. media (°C) | 13,3 | 13,6 | 15,0 | 17,0 | 21,0 | 24,9 | 28,3 | 28,2 | 25,3 | 21,5 | 17,1 | 14,2 | 13,7 | 17,7 | 27,1 | 21,3 | 20,0 |
T. min. media (°C) | 5 | 5,3 | 6,5 | 8,5 | 11,7 | 15,1 | 18,2 | 18,4 | 15,9 | 12,6 | 8,7 | 5,9 | 5,4 | 8,9 | 17,2 | 12,4 | 11,0 |
Precipitazioni (mm) | 61,6 | 88,0 | 74,9 | 66,3 | 43,2 | 31,5 | 15,0 | 33,9 | 51,2 | 106,9 | 87,6 | 89,1 | 238,7 | 184,4 | 80,4 | 245,7 | 749,2 |
La città prende il suo nome dalla fortezza (una bastiglia) fondata nel 1378 dal governatore genovese Leonello Lomellini per difendere la zona dagli attacchi del conte Arrigo della Rocca. In precedenza esisteva nella zona solo il piccolo centro di Cardo con un porto di pescatori. Presto intorno alla fortezza si formò un centro abitato e nel 1488 Raffè de' Grimaldi terminò il recinto delle mura e cominciò l'edificazione della cittadella, completata da Andrea Spinola nel 1521.
Nel XVIII secolo cominciò il movimento di indipendenza dell'isola: nel 1745 Bastia venne espugnata dagli indipendentisti guidati dal Rivarola, capo delle truppe sarde, e dall'ammiraglio inglese Cooper; in seguito fu nuovamente occupata dai genovesi, autori di feroci rappresaglie.
Nel 1764 venne occupata dai francesi, e nel 1768, a seguito del trattato di Versailles, passò definitivamente alla Francia con tutta la Corsica. Nel 1793 perse la qualifica di capitale dell'isola in favore di Ajaccio, scelta dai francesi sia per aver dato i natali a Napoleone Bonaparte, sia per non essere rivolta verso la penisola italiana, i cui legami con la Corsica andavano recisi nel quadro della francesizzazione dell'isola.
All'alba del XIX secolo la città fu al centro di numerose dispute: nel 1794 fu occupata dagli indipendentisti corsi di Pasquale Paoli, ma fu riconquistata due anni dopo dai francesi; nel 1814 fu occupata dagli inglesi comandati dal generale Montresor e nel 1815 si proclamò brevemente indipendente per iniziativa di Salvatore Viale, per tornare in seguito ai francesi. Nella seconda metà dell'Ottocento furono realizzati i nuovi quartieri residenziali a nord del centro storico. Nel 1873 fu aperto al traffico il nuovo porto mentre nei decenni successivi aprirono i battenti le prime industrie, come ferriere e cantieri navali.
Fu occupata dagli italiani dal 1942 al 13 settembre 1943, quando passò sotto il controllo dei nazisti; il 4 ottobre 1943, infine, i soldati italiani scacciarono i nazisti dall'isola con il concorso dei partigiani e d'un piccolo gruppo di goumier marocchini. La città tornò così sotto la piena amministrazione francese.
Nella seconda metà del XX secolo Bastia riprese ad espandersi, vista tuttavia l'esiguità di terreni disponibili vennero costruiti nuovi complessi residenziali nella valle del Fango e nelle aree a sud, presso il confine con Furiani.
Descrizione araldica dello stemma:
«D'azur à la forteresse d'argent, maçonnée, ajourée et ouverte de sable, posée sur une terrasse de sinople. (d'azzurro, alla fortezza d'argento, murata, finestrata e aperta di nero, posta su una terrazza di verde)»
A lungo capitale politica e economica dell'isola, Bastia possiede un ricco patrimonio storico e culturale. Per questo motivo figura nella lista delle Villes et Pays d'Art et d'Histoire del ministero della Cultura francese.
Abitanti censiti
Il censimento INSEE del 2017 ha rilevato 45.715 abitanti.
Bastia è sede di cinque scuole medie:[11]
e di sei licei:
Bastia offre un servizio bibliotecario ai suoi abitanti desiderosi di imparare o informarsi composto da tre biblioteche. Inoltre, la biblioteca patrimoniale Tommaso Prelà, ricca di oltre 16.000 volumi, raccoglie il patrimonio storico della città.
Bastia ha la fortuna di possedere l'unico teatro all'italiana della Corsica. Costruito negli anni settanta dell'800 ad opera dell'architetto Andrea Scala, fu molto in voga durante la Belle Époque per via della reputazione di esigenza del pubblico. Seriamente danneggiato dai bombardamenti americani del 1943, fu finito di restaurare negli anni ottanta.
A Bastia ci sono inoltre due cinema: Le Studio e Le Regent
Nel 2007, l'INSEE rilevava 43 315 abitanti a Bastia per una densità di 2 235,0 ab/km². 19 889 uomini e 23 426 donne.[12] Gli attivi rappresentavano il 64,6% del totale. La disoccupazione totale ammontava al 10,9% (2008 unità). Il settore dominante dell'occupazione è rappresentato dal settore pubblico, l'insegnamento, la salute e i servizi sociali (46,4% del totale), segue il settore del commercio, dei trasporti e dei servizi vari (42,4%), e dell'edilizia (6,9%). Secondo le statistiche, l'economia risulta largamente dominata dal settore terziario che schiaccia tutti gli altri. Questa preponderanza è dovuta al ruolo di Bastia come centro amministrativo, culturale e commerciale con la conseguente presenza di numerose istituzioni. Il ruolo importante a livello regionale svolto dalla città nel settore secondario non risulta dalle statistiche per via delle dimensioni del territorio comunale (e questo vale anche a spiegare la quasi totale assenza del settore primario). In effetti Bastia concentra la maggior parte delle imprese operanti nel settore secondario (settore già di per sé poco rappresentato sull'isola).
L'asse principale in ingresso e in uscita è rappresentato dalla RN193 (o Viale Sampiero Corso sui comuni di Bastia e Furiani) che è a 4 corsie fino a Borgo (sono in corso i lavori di una nuova strada a 4 corsie da Borgo a Vescovato) e collega la città ad Ajaccio e a Porto Vecchio prendendo la RN 198 a Casamozza. Assi secondari per raggiungere la città sono la D80 (Boulevard di Toga) verso Nord e le D 81 (Viale Jean Zuccarelli e Boulevard Benoite Danesi) e D264 (Strada Reale) verso Ovest.
Ajaccio | 153 km |
Bonifacio | 170 km |
Calvi | 93 km |
Corte | 70 km |
Figari | 166 km |
Isola Rossa | 69 km |
Porto Vecchio | 143 km |
Propriano | 191 km |
San Fiorenzo | 23 km |
Solenzara | 103 km |
Bastia è dotata di un servizio di trasporto pubblico su gomma della Société des Autobus Bastiais, con 17 linee che serve razionalmente la città e la sua immediata periferia.[13]
La linea a scartamento metrico Bastia – Ajaccio, appartenente alla rete delle Chemins de fer de la Corse, collega la prefettura a Corte e ad Ajaccio. Nel territorio comunale, oltre alla stazione di Bastia, capotronco della linea, sono presenti diverse fermate: Lupino, Rivoli, Bassanese, L'Arinella, Montesoro, Sole-Meo ed Erbajolo. Tutte sono servite dalla linea TER Bastia-Casamozza, mentre solamente Lupino, Bassanese, L'Arinella e Montesoro sono coperte dalla Bastia-Ajaccio.
Bastia è servita dall'aeroporto internazionale di Bastia-Poretta, situato a pochi chilometri a sud della città, nel comune di Lucciana. Secondo in Corsica solo ad Ajaccio e diciannovesimo a livello nazionale nel 2009 con 1 011 820 passeggeri.
Il porto di Bastia, gestito dalla Camera di Commercio dell'Alta Corsica è la principale porta d'ingresso dell'isola. Con i suoi 2 531 750 passeggeri nel 2010[14] rappresenta oltre il 60% del traffico passeggeri di tutta l'isola e si posiziona al secondo posto della classifica nazionale, dopo Calais (dati impressionanti se si considera l'esiguità del bacino portuale). I collegamenti sono assicurati tutto l'anno verso i porti di Livorno, Savona, Nizza, Tolone e Marsiglia. Inoltre, sono attivi collegamenti stagionali verso Golfo Aranci, Piombino e Genova.[15] Le compagnie che servono il porto di Bastia sono la Corsica Ferries, la Moby Lines, la Corsica Linea e la CMN.
È anche il principale scalo merci dell'isola con 1 781 294 tonnellate nel 2010.
Per far fronte all'aumento dei traffici e della lunghezza delle navi, è prevista la costruzione di un nuovo porto alla Carbonite (sud della città) all'orizzonte 2020. Il nuovo porto sarà in grado di accogliere unità di lunghezza superiore ai 175 m, che è il massimo consentito dal porto attuale. Consentirebbe inoltre di ridurre notevolmente il traffico in centro e migliorare i flussi di ingresso e uscita. È previsto nel frattempo l'adattamento dell'attuale bacino alle esigenze di traffico e di dimensioni delle navi. Voluto dall'attuale giunta comunale, il nuovo porto della Carbonite è osteggiato dalle associazioni ecologiste che temono una modifica delle correnti marine nella zona e la distruzione di un vasto posidonieto.
A Bastia ci sono anche due porti turistici, il porto vecchio (350 posti), piccola insenatura e primo porto della città, e il più moderno Porto di Toga (357 posti).
La città è gemellata con:
(Per via della storica gara di offshore Viareggio-Bastia-Viareggio che si è svolta dal 1962 agli inizi degli anni novanta)
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