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vescovo cattolico italiano (1942-) Da Wikipedia, l'enciclopedia libera
Alceste Catella (Tavigliano, 5 maggio 1942) è un vescovo cattolico italiano, dal 31 luglio 2017 vescovo emerito di Casale Monferrato.
Alceste Catella vescovo della Chiesa cattolica | |
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Mons. Alceste Catella durante i festeggiamenti di Santo Stefano a Biella nel 2022 | |
Misericordias Domini cantabo | |
Titolo | Casale Monferrato |
Incarichi attuali | Vescovo emerito di Casale Monferrato (dal 2017) |
Incarichi ricoperti | Vescovo di Casale Monferrato (2008-2017) |
Nato | 5 maggio 1942 a Tavigliano |
Ordinato presbitero | 26 giugno 1966 dal vescovo Carlo Rossi |
Nominato vescovo | 15 maggio 2008 da papa Benedetto XVI |
Consacrato vescovo | 29 giugno 2008 dal cardinale Severino Poletto |
Nasce a Tavigliano, in provincia e diocesi di Biella, il 5 maggio 1942.
Dopo le scuole elementari, entra nel seminario minore di Biella e poi in quello maggiore, dove percorre tutto il cammino formativo.
Il 26 giugno 1966 è ordinato presbitero dal vescovo di Biella Carlo Rossi.[1]
Dopo l'ordinazione è vicario parrocchiale a Tollegno, dal 1966 al 1969; animatore e insegnante nel seminario diocesano, dal 1969 al 1974.
Perfeziona gli studi a Padova, presso l'istituto di liturgia pastorale di santa Giustina, dove consegue la licenza, nel 1977 e a Roma, presso l'istituto liturgico sant'Anselmo, dove, nel 1984, ottiene la licenza in teologia e il dottorato in liturgia, dal 1974 al 1977.
Ritorna in diocesi dove è insegnante di liturgia nel seminario di Biella e alla Facoltà teologica dell'Italia settentrionale, dal 1977 al 1978; docente presso l'istituto di liturgia pastorale santa Giustina, dal 1978 al 2001; parroco di Rialmosso di Quittengo, dal 1980 al 2000; preside dell'istituto di liturgia pastorale santa Giustina, dal 1992 al 2000; canonico della cattedrale di Biella, dal 1993 al 2008; vicepresidente dell'associazione professori e cultori di liturgia, dal 1998 al 2002; rettore del santuario di Oropa, dal 2000 al 2008; presidente del capitolo dei canonici della cattedrale di Biella e vicario generale, dal 2002 al 2008. Dal 2003 è prelato d'onore di Sua Santità. Svolge, inoltre, l'ufficio di segretario regionale della commissione liturgica del Piemonte e di direttore della commissione liturgica diocesana e responsabile della commissione di arte sacra della diocesi di Biella. Cura diverse pubblicazioni e collabora alla Rivista Liturgica.
Il 15 maggio 2008 papa Benedetto XVI lo nomina vescovo di Casale Monferrato;[2] succede a Germano Zaccheo, deceduto il 20 novembre 2007. Il 29 giugno successivo riceve l'ordinazione episcopale, nella cattedrale di Biella, dal cardinale Severino Poletto, arcivescovo metropolita di Torino, co-consacranti l'arcivescovo metropolita di Vercelli Enrico Masseroni e il vescovo di Biella Gabriele Mana. Il 7 settembre seguente prende possesso della diocesi, nella cattedrale di sant'Evasio; con lui concelebrano Enrico Masseroni, Gabriele Mana e Benoît Comlan Messan Alowonou.
Il 25 maggio 2010 nel corso dei lavori dell'assemblea generale della Conferenza Episcopale Italiana è nominato presidente della commissione episcopale per la liturgia, entrando a far parte del consiglio permanente per il quinquennio seguente.
L'11 ottobre 2012, dopo che il 18 e 19 novembre 2011 il Comité Médical International di Lourdes ha dichiarato che la guarigione di suor Luigina Traverso è inspiegata allo stato attuale delle conoscenze scientifiche, monsignor Catella afferma che "la guarigione di suor Luigina Traverso è miracolosa e deve essere attribuita all'intercessione della Beatissima Vergine Maria Immacolata". È il 68° miracolo di Lourdes ad essere riconosciuto.[3]
Il 31 luglio 2017 papa Francesco accoglie la sua rinuncia, presentata per raggiunti limiti d'età, al governo pastorale della diocesi di Casale Monferrato;[4] gli succede Gianni Sacchi, fino ad allora vicario generale di Biella e parroco a Vigliano Biellese. Rimane amministratore apostolico della diocesi fino all'ingresso del successore, avvenuto il 29 ottobre seguente.[1] Da vescovo emerito si ritira a Biella, mentre dal 12 ottobre 2024 risiede presso la casa del clero di Casale Monferrato.
La genealogia episcopale è:
Stemma | Blasonatura |
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Inquartato: al 1º d'argento alla rosa di rosso, fogliata di verde;[5] al 2º di rosso al libro aperto d'argento,[6] da cui pendono due segnacoli, uno di verde e uno di azzurro; al 3º di rosso al pane spezzato al naturale;[7] al 4º d'argento, al galletto rivoltato al naturale.[8]
Ornamenti esteriori da vescovo. |
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