immagine o figura metaforica introdotta dal filosofo Friedrich Nietzsche Da Wikiquote, il compendio di citazioni gratuito
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Citazioni sull'oltreuomo o superuomo (Übermensch).
Avviandosi quell'irrozzimento degli spiriti che toccherà il culmine nei venti anni fra le due guerre [mondiali], il superuomo nietzschiano, che aveva in sé un profondo (anche se confuso e aberrante) afflato morale, decisamente si materializza. Superuomo appare colui che si fa largo a gomitate, che sale sui corpi atterrati degli altri, che asservisce al suo comodo e al suo piacere la plebaglia vile. Il superuomo è anche, e si proclama innanzi tutto, superpatriota: ma la patria è per lui, consciamente o inconsciamente, terreno delle sue prodezze, piedistallo della sua statua, materia plasmata dalle sue mani di creatore, occasione e sfogo della sua sensualità. (Luigi Salvatorelli)
Devo dirlo, a furia d'essere uomo con tanta pienezza e semplicità, mi trovavo un po' superuomo. (Albert Camus)
Dire che «il Superuomo è il senso della terra» o che «l'uomo è una corda tesa tra l'animale e il Superuomo, una corda al di sopra di un precipizio», non significa preparare l'avvento di Mussolini o di Hitler, né giustificare le camere a gas. (Remo Cantoni)
Gli uomini hanno dimostrato di non volere il Superuomo, bensì l'Ultimo uomo. (Robert Spaemann)
Il superuomo è un ideale prematuro che presuppone l'uomo. (Karl Kraus)
Il "superuomo" ecco la grande creazione Nietzschiana. Qual impulso segreto, quale interna rivolta hanno suggerito al solitario professore di lingue antiche dell'università di Basilea questa superba nozione? Forse il taedium vitae... della nostra vita. Della vita quale si svolge nelle odierne società civili dove l'irrimediabile mediocrità trionfa a danno della pianta-uomo. E Nietzsche suona la diana di un prossimo ritorno all'ideale. Ma a un ideale diverso fondamentalmente da quelli in cui hanno creduto le generazioni passate. Per comprenderlo, verrà una nuova specie di "liberi spiriti" fortificati nella guerra, nella solitudine, nel grande pericolo, spiriti che conosceranno il vento, i ghiacci, le nevi delle alte montagne e sapranno misurare con occhio sereno tutta la profondità degli abissi. (Benito Mussolini)
Il Superuomo ha accantonato la verità, a esistere sono solamente le interpretazioni del mondo. Ma l'Übermensch è pura fantasia. (Robert Spaemann)
Il superuomo non è un personaggio da venire, è una miserabile presenza che tutti gli uomini scoprono nella parte più abbietta di se stessi. (Francesco Flora)
La cosa preziosa e adorabile ai nostri occhi è l'uomo, il vecchio uomo combattivo, debole, dissoluto e rispettabile che beve birra e inventa credi. E le cose fondate su questa creatura rimangono in eterno; le cose fondate sulla fantasia del Superuomo sono morte con le civiltà morenti che da sole le hanno create. Quando Cristo in un momento simbolico fondò la Sua grande società, scelse come pietra angolare non il brillante Paolo né il mistico Giovanni, ma un arruffone, uno snob, un codardo, in una parola: un uomo. (Gilbert Keith Chesterton)
La teoria del superuomo di Nietzsche fu saccheggiata dai nazisti e presentata come pensiero precorritore delle teoriche hitleriane mentre veniva da un filosofo il quale aveva potuto scrivere che quasi tutti i processi di trasformazione violenta si rivelavano «una patetica e sanguinosa baracconata». (Alberto Tagliati)
Negli ultimi decenni in Italia è divenuta corrente l'abitudine a discutere se il termine nicciano di Übermensch debba essere tradotto come Superuomo o come Oltreuomo. A questo rispettabile quesito filologico si unisce spesso anche un'inutile e fuorviante diatriba politica, sul fatto cioè che il termine Superuomo è di "destra", mentre il termine Oltreuomo è di "sinistra". Questa diatriba è ideologica, non filosofica. Si tratta di una diatriba interminabile, che rischia di non cogliere mai il centro storico del problema. Infatti Nietzsche, che, come persona, ai suoi tempi era ideologicamente piuttosto di "destra", come filosofo (che è la sola cosa che conta) non è né di destra né di sinistra, in quanto ha di mira soprattutto una critica radicale dell'intera cultura borghese, cui Hegel, aveva a suo tempo conferito un profilo "ideale" non coincidente con il capitalismo e con la sua dimensione economica. In una fase storica in cui il capitalismo si globalizza e si universalizza nel mondo intero, ed è perciò del tutto post-borghese (e post-proletario), la filosofia di Nietzsche non cambia di natura, ma muta di funzione. Quando si trattava di bastonare i proletari rivoluzionari, lo Übermensch era un Superuomo. Una volta bastonati e resi innocui i proletari, quando si tratta di sciogliere e distruggere gli ultimi resti dell'eticità borghese hegeliana, lo Übermensch può diventare un innocuo ed educato Oltreuomo. È questa la chiave storica per affrontare il segreto di Nietzsche. (Costanzo Preve)
Non credo ai Superman, | adesso basta, | credo nei piedi | e nelle mani. (Zucchero)
Io vi insegno l'oltreuomo. L'uomo è qualcosa che deve essere superato. Che avete fatto per superarlo? Tutti gli esseri hanno creato qualcosa al di sopra di sé e voi volete essere il riflusso in questa grande marea e retrocedere alla bestia piuttosto che superare l'uomo? Che cos'è per l'uomo la scimmia? Un ghigno o una vergogna dolorosa. E questo appunto ha da essere l'uomo per l' oltreuomo: un ghigno o una dolorosa vergogna.
L'uomo è un cavo teso tra la bestia e il superuomo, – un cavo al di sopra di un abisso.
Là, dove lo stato cessa, li vedete, fratelli miei, l'arcobaleno e i ponti del superuomo?