Jeff Bridges (1949 – vivente), attore, produttore cinematografico e musicista statunitense.
[…] guardiamo la natura come qualcosa di altro di noi, ma noi siamo la natura; tutte le cose che sono cosiddette artificiali? Vengono proprio dalla natura. Quindi, la natura ci ha reso una specie molto resistente. Penso che quando parliamo di sostenibilità - e questo ritorna alla questione del buddismo - non penso che nulla sia sostenibile. Il cambiamento è l'unica certezza! Tuttavia, possiamo essere resilienti; possiamo reagire in modo saggio a situazioni difficili.
[…] we look at nature as something other than ourselves, but we are nature; all the things that are so-called manmade? They really just come from nature. So, nature has made us a very resilient species. I think when we talk about sustainability—and this gets back to the Buddhism thing—I don’t think anything is sustainable. Change is the only certainty! But still, we can be resilient; we can react in wise ways to tough situations.[1]
Ho iniziato a dedicarmi al buddismo e allo Zen 20, forse 30 anni fa, ma sono sempre stato un ragazzo con una tendenza spirituale. Ma penso che le preoccupazioni sul clima risalgano prima di allora: ho iniziato a farmi coinvolgere nell'ecologia grazie a mio padre, Lloyd Bridges, che fu un grande intenditore degli oceani. Ha sempre sottolineato l'importanza di prendersi cura di loro, di come tutti gli ecosistemi - e tutti noi - siano interconnessi.
I started getting into Buddhism and Zen 20, maybe 30 years ago, but I’ve always been a guy with a spiritual bent. But I think the climate concerns go back earlier than that—I started getting involved in ecology thanks to my father, Lloyd Bridges, who was a big champion of the oceans. He always stressed how important it was to take care of them, how all ecosystems—and all of us—are interconnected.[1]
Tutto è un sistema di relazioni e ognuno di noi è unico; ognuno di noi ha un dono, una forza che possiamo dirigere verso la creazione di questo mondo che vorremmo vedere nel nostro futuro, nel futuro dei nostri figli e dei nostri discendenti.
Everything is a system of relationships, and each of us is unique; each of us has a gift, a strength that we can direct toward creating this world we’d like to see in our future, in our kids’ and descendants’ future.[1]