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attore e cantante italiano naturalizzato francese (1921-1991) Da Wikipedia, l'enciclopedia libera
Yves Montand, pseudonimo di Ivo Livi (Monsummano Terme, 13 ottobre 1921 – Senlis, 9 novembre 1991), è stato un cantante e attore italiano naturalizzato francese.
Nacque a Monsummano Terme, all'epoca in provincia di Lucca (comune poi passato nel 1928 alla neonata provincia di Pistoia), ultimo di tre fratelli. I genitori Giovanni Livi e Giuseppina Simoni, attivisti socialisti, dopo l'avvento del fascismo dovettero emigrare con la famiglia a Marsiglia, ove il 21 giugno 1939 a diciotto anni Ivo Livi esordì, vestito da cowboy, all'Alcazar, con un brano scritto apposta da Charles Humel, un musicista cieco. Nel frattempo era diventato metalmeccanico presso gli Chantiers de Provence.
Audiffred, impresario parigino sfollato a Marsiglia dopo i primi disordini bellici, gli fece sottoscrivere il primo contratto e gli procurò scritture a Marsiglia e nel resto della Francia meridionale. Nel 1942 partecipò come attore alle riprese di La Prière aux étoiles, film che Marcel Pagnol stava cercando di portare a termine lontano da Parigi per sfuggire ai nazisti che avevano occupato la città.
Nel 1944 Ivo Livi si trasferì a Parigi, con l'appoggio di Audiffred, e prese il nome di Yves Montand, derivato dalla francesizzazione del suo nome italiano e dall'esclamazione della madre o del padre che lo richiamavano in casa dal cortile della fattoria dei genitori contadini in Toscana: "Ivo, monta!" ("Ivo, sali"), .[2] Il cantante rivelò anche di aver avuto la tentazione di trarre il suo nome usando un'altra esclamazione che udiva nel cortile di casa: "Bastià, vien accà", frase con la quale una vicina di origine partenopea richiamava sovente il figlio. In quel caso il nome sarebbe stato Bastien Vanaquais.
Pochi mesi dopo essere arrivato a Parigi ebbe la fortuna di sostituire un debuttante che doveva fare da spalla a Édith Piaf in uno spettacolo al Moulin Rouge. La Piaf si dimostrò entusiasta del giovane e in breve tempo scoccò una relazione sentimentale. La regina dello spettacolo lo aiutò a sfondare nel mondo della canzone ma poi interruppe la relazione quando Montand divenne sempre più autonomo nella scelta del repertorio. L'evento decisivo fu nel 1946 l'incontro con Marcel Carné e Jacques Prévert, che vollero affidargli la parte di protagonista in Mentre Parigi dorme, dopo la rinuncia di Jean Gabin che aveva accettato un altro film. Nel film fu inserita una canzone, scritta da Prévert e musicata da Joseph Kosma, destinata a diventare il brano-simbolo di Yves Montand e uno dei più celebri motivi francesi: Les feuilles mortes.
Nel 1953 interpretò Mario nel film Vite vendute di Henri-Georges Clouzot e, dopo la breve parentesi in Italia nel 1957 (Uomini e lupi di Giuseppe De Santis e La grande strada azzurra di Gillo Pontecorvo), nel 1960 lavorò negli Stati Uniti interpretando con Marilyn Monroe Facciamo l'amore, di George Cukor. Il film, che non fu un successo, rimase celebre per la relazione che Montand, sposato con Simone Signoret, intrecciò con la Monroe, all'epoca sposata con il drammaturgo Arthur Miller.
In concomitanza con il suo crescente impegno politico e sociale, nella seconda metà degli anni sessanta Montand partecipò a La guerra è finita (1966) di Alain Resnais e divenne l'attore prediletto del regista greco Costa-Gavras, che lo diresse per la prima volta in Vagone letto per assassini (1965). Sotto la sua direzione nel 1969 Montand fu il protagonista di Z - L'orgia del potere, vincitore dell'Oscar al miglior film straniero, di La confessione (1970) e di L'Amerikano (1973). Nel 1970 fu tra i protagonisti del film noir di Jean-Pierre Melville I senza nome. Seguirono Crepa padrone, tutto va bene (1972) di Jean-Luc Godard, È simpatico, ma gli romperei il muso (1972) e Tre amici, le mogli e (affettuosamente) le altre (1974), entrambi di Claude Sautet, e il poliziesco Police Python 357 (1976) di Alain Corneau. Nel 1982 prese parte al film Che cavolo mi combini papà?!!. Nel 1986 interpretò César Soubeyran in Jean de Florette e Manon delle sorgenti, entrambi diretti da Claude Berri e tratti dal dittico L'Eau des collines di Marcel Pagnol, comprendente le novelle Jean de Florette e Manon des sources.
Dopo la guerra Montand entrò in contatto con numerosi altri artisti quali Léo Ferré e Charles Aznavour e visse intensi amori, come quello con l'attrice Gisèle Pascal.
L'incontro della sua vita, quello con la coetanea Simone Signoret, avvenne nell'agosto 1949 durante una tournée in Costa Azzurra. Signoret, già famosa per aver interpretato decine di film, e sposata col regista Yves Allégret, decise di rinunciare al suo matrimonio, da cui nel 1946 era nata la figlia Catherine, e di risposarsi con Montand. Il matrimonio fu celebrato presso il municipio di Saint-Paul-de-Vence il 22 dicembre 1951 e durò fino alla morte della Signoret, nel 1985.
Nel 1987 sposò Carole Amiel, dalla quale nel 1988 ebbe il suo unico figlio Valentin.
Impegnato politicamente a sinistra fino alla fine degli anni Settanta come simpatizzante del Partito Comunista Francese e militante di organizzazioni pacifiste, dall'inizio degli anni Ottanta aderì progressivamente a idee liberali. [3]
Yves Montand morì nel 1991 a 70 anni, durante le riprese di IP5 - L'isola dei pachidermi, per un malore che lo colse dopo una nuotata richiesta dal copione in un lago gelato.
La Regione Toscana lo ha ricordato nel 2011, 90º anniversario della nascita e 20º della morte. Il Comune di Monsummano Terme ha deciso di dedicargli il Teatro Comunale.
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