Ville di Roma elenca le ville che sorsero a partire dal Rinascimento e prima del 1870 nel perimetro delle mura di Roma o nelle immediate adiacenze, proprietà di famiglie importanti. Per le ville dei dintorni e della campagna vedere ville del Lazio.
Alcune di esse esistono ancora, integre, altre sono state mutilate dei giardini, altre ancora completamente divorate dalla febbre edilizia che investì la città e la sua nobiltà quando Roma divenne la capitale d'Italia.
La rinascita delle ville urbane
Durante il Medioevo Roma si era gravemente spopolata, e sulle rovine antiche all'interno delle Mura Aureliane erano sorti insediamenti fortificati o chiese con annessi monasteri (generalmente fortificati anch'essi, come quello dei Santi Quattro), mentre la popolazione si era addensata tra la Suburra, il Campidoglio e la pianura del Campo Marzio, e pascoli, orti e vigne avevano preso il posto delle costruzioni antiche.
La città bassa era tuttavia notevolmente insalubre, soprattutto d'estate, per le frequenti piene del Tevere, per la decadenza del sistema fognario, perché era il punto di raccolta e risorgiva delle acque piovane che scendevano dai colli.
Rinacque così a partire dalla fine del Quattrocento, sia per motivi di prestigio che di qualità della vita (delle classi dominanti), l'uso già caro ai romani di costruirsi una residenza di campagna, lussuosa e raffinata quanto consentiva ed imponeva il rango della famiglia, a volte adattando precedenti edifici, altre volte costruendo ex novo in posizioni particolarmente felici.
Per la curiosa persistenza che caratterizza alcune tipologie edilizie a Roma (come le caserme al Castro Pretorio, o gli ospedali all'Isola Tiberina), molte di queste ville sorsero sui terreni (o addirittura sulle spoglie) di precedenti ville romane, come gli Horti Liciniani, o gli Horti Caesaris a Trastevere.
Dentro le mura
Quirinale
- Villa Aldobrandini
- Giardini del Quirinale
- Giardini di Montecavallo (Villa Colonna): si trovano alle spalle di Palazzo Colonna, sede dell'omonima galleria. Sono collegati al palazzo da una serie di quattro arcate sopra a via della Pilotta. Ci sono i resti di un tempio di Serapide.
Pincio
Esquilino
Celio
Palatino
Aventino
San Saba - Appia Antica
Sorge sull'Appia Antica, prima della Porta San Sebastiano.
Attribuita al Bessarione dalla tradizione, anche se non ne presenta lo stemma, è una villa quattrocentesca di dimensioni modeste, ma di grande grazia, di quelle che venivano dette "casina" o "casino".
La residenza ufficiale del cardinale (titolare dei Santi Apostoli) era a Palazzo Colonna. Questa piccola residenza - distante una mezz'ora di passeggiata a piedi dalla basilica - è un esempio tipico di rifugio appena suburbano.
È composta da un solo piano rialzato con facciata e portico sul giardino, mentre gli ambienti di servizio sono allocati al di sotto. Nella costruzione furono utilizzati materiali di spoglio, assai abbondanti nella zona, come le colonne della loggia.
Ridotta a osteria suburbana,[1] fu sottoposta a restauro, iniziato il 13 febbraio 1934 e parzialmente completato nel marzo successivo, e fu utilizzata, il 27 luglio dello stesso anno, da Benito Mussolini per incontrare il Presidente del consiglio ungherese.[2]
- Villa di Fiorano
Gianicolo
Altre ville
- Villa Ada
- Villa Albani Torlonia in via Salaria
- Villa Altoviti, in Prati, ora distrutta
- Villa Bonaparte a Porta Pia
- Villa Balestra
- Villa Blanc sulla Nomentana
- Villa Carpegna
- Villa Chigi
- Villa De Sanctis lungo via Casilina
- Villa Fiorelli
- Villa Gangalandi Lancellotti[3]
- Villa Gentili
- Villa Giorgina
- Villa Glori
- Villa Giustiniani Massimo
- Villa Gordiani
- Villa La Favorita (Villa Certosa) lungo via Casilina
- Villa Lais
- Villa Lazzaroni
- Villa Madama
- Villa Manzoni
- Villa Massimo sulla Nomentana
- Villa Miani
- Villa Paganini
- Villa Torlonia
- Villa Veschi all'Aurelio
- Villa York
Note
Bibliografia
Voci correlate
Altri progetti
Collegamenti esterni
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