Val Rendena
valle del Trentino Da Wikipedia, l'enciclopedia libera
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La val Rendena è una valle del Trentino-Alto Adige, in provincia di Trento, racchiusa fra l'Adamello a ovest e il Gruppo del Brenta a est. Inizia a sud presso l'abitato di Verdesina e si conclude a nord presso l'abitato di Carisolo dove si dirama verso ovest con il nome di Val Genova e verso est nella val di Campiglio con le laterali: val Brenta, Vallesinella, val Agola e val Nambrone, fino alla famosa località di Madonna di Campiglio. La val Rendena è percorsa dal fiume Sarca (Sarca di Val Genova, Sarca di Nambrone e Sarca di Campiglio).
Val Rendena | |
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Vista sulla Val Rendena, sullo sfondo le montagne del gruppo dell'Adamello-Presanella | |
Stato | Italia |
Regione | Trentino-Alto Adige |
Provincia | Trento |
Località principali | Campo Carlo Magno, Madonna di Campiglio, Sant'Antonio di Mavignola, Carisolo, Pinzolo, Vadaione, Giustino, Massimeno, Bocenago, Caderzone Terme, Strembo, Mortaso, Spiazzo, Fisto, Ches, Borzago, Pelugo, Vigo Rendena, Darè, Javrè, Villa Rendena (Porte di Rendena), Verdesina |
Fiume | Sarca |
Altitudine | 600 - 1600 m s.l.m. |
Cartografia | |
Sito web | |
In dialetto la valle era anche chiamata "Val da la trisa". La "trisa" era l'utensile di legno che accompagnava la preparazione della polenta da secoli.[1][2]
È suddivisa amministrativamente in 11 comuni:
L'economia della valle, un tempo per lo più agricola, si basa attualmente in larga parte sul turismo sia estivo che invernale, in particolare per Pinzolo e Madonna di Campiglio, nella parte alta della valle.
L'industria casearia ricopre un ruolo di discreta importanza, così come la produzione di salumi (speck,[3] ma anche numerosi prodotti agroalimentari tradizionali[4] quali il cacciatore nostrano all'aglio di Caderzone, la pancetta nostrana all'aglio di Caderzone, il salame all'aglio di Caderzone, la salamella fresca all'aglio di Caderzone, la panceta ligada all'ai e il salam da l'ai), mentre un tempo il mestiere tipico che i rendenesi esercitavano, emigrando periodicamente, era quello del moleta, come viene definito in dialetto l'arrotino.[1][5]
Gran parte del territorio della val Rendena fa parte del Parco Naturale Adamello-Brenta, che comprende i due massicci montuosi che contengono la valle. La sede del Parco Naturale Adamello-Brenta è a Strembo; ci sono altre case del Parco come la casa del parco "Geopark" a Carisolo, oppure la casa "Acqua life" a Spiazzo.
Oltre agli impianti di risalita a Pinzolo e a Madonna di Campiglio e alle frequenti gare che si svolgono sugli sci (come la 3-Tre o la Vertical Up) durante l'inverno, in val Rendena ogni anno ai primi di Settembre si tiene la "24H Val Rendena - Memorial Giorgio Ducoli", 24 ore in sella alla bicicletta attraversando i tre paesi di Caderzone Terme, Bocenago e Strembo. Tra l'altro, la val Rendena è attraversata da una pista ciclabile andando da Carisolo a Tione lungo il fiume Sarca. Questa ciclabile, passata Tione in Loc. Sesena, prosegue poi in direzione del Lago di Ponte Pià, verso Trento.
Il dialetto della val Rendena è dato dalla transizione da influenze ladine (solandro) nella parte più settentrionale e dialetti lombardi.
I dialetti possono variare notevolmente da un paese all'altro e questo ha determinato una significativa diversità tra i dialetti parlati nell'alta Val Rendena (Carisolo, Pinzolo e Giustino) con quelli della bassa. Da ricordare il taròn o gàim (in Val di Sole), gergo parlato dagli arrotini e dai ramai che esercitavano questa professione nel Nord Italia.
Questo gergo usava (ed usa ancora) parole di origini antiche per lo più di matrice tedesca.
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