Strembo

comune italiano, in provincia autonoma di Trento Da Wikipedia, l'enciclopedia libera

Strembomap

Strembo (Stremp in dialetto locale[4]) è un comune italiano di 608 abitanti della provincia di Trento bagnato dal fiume Sarca. All'interno del territorio comunale ricadono alcune delle cascate della Val di Genova.

Fatti in breve Strembo comune, Localizzazione ...
Strembo
comune
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Strembo – Veduta
Vista del paese dalla vicina Bocenago
Localizzazione
Stato Italia
Regione Trentino-Alto Adige
Provincia Trento
Amministrazione
SindacoManuel Dino Gritti (lista civica) dal 22-9-2020
Territorio
Coordinate46°07′N 10°45′E
Altitudine714 m s.l.m.
Superficie38,33 km²
Abitanti608[1] (31-10-2021)
Densità15,86 ab./km²
Comuni confinantiBocenago, Caderzone Terme, Giustino, Massimeno, Spiazzo, Valdaone, Vermiglio
Altre informazioni
Cod. postale38080
Prefisso0465
Fuso orarioUTC+1
Codice ISTAT022184
Cod. catastaleI975
TargaTN
Cl. sismicazona 3 (sismicità bassa)[2]
Cl. climaticazona F, 3 505 GG[3]
Nome abitantistrembotti o strembesi (i stremp)
Cartografia
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Strembo
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Strembo – Mappa
Posizione del comune di Strembo nella provincia autonoma di Trento
Sito istituzionale
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Storia

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Scorcio con la chiesa di San Tommaso

Simboli

Lo stemma e il gonfalone sono stati concessi con regio decreto del 3 aprile 1930.[5]

«D'oro, al camoscio al naturale, sopra un monte di tre cime di verde.[6]»

Il gonfalone è un drappo interzato in palo di giallo, di verde e di giallo.

Monumenti e luoghi d'interesse

  • Chiesa della Madonna della Neve, edificata in località Ragada in Val di Genova nel 1950-51.
  • Chiesa di San Tommaso, attestata nel 1381 fu ricostruita nell'Ottocento.
  • L’Haflinger di Strembo – schianto di Cavallo è una scultura situata presso il paese di Strembo, all’interno del parco Giorgio Ducoli. L’idea della realizzazione è nata dall’Associazione Culturale Strembo e Tradizione. Si voleva dedicare al paese e alla Val Rendena un’attrazione in cui potessero rispecchiarsi. Il cavallo Haflinger era in passato per l’agricoltura della zona il trattore dei nostri giorni. Oggi è diventato un’attrazione turistica. L’idea di creare un’opera eticamente connessa alla natura, al suo rispetto, al suo intelligente connubio con l’uomo, al suo ciclo di vita, ha fatto sì che si scegliesse l’artista Martalar. La statua è stata creata recuperando le radici degli alberi spezzati dalla tempesta Vaia. Si è scelto l’essenza di larice perché il colore è simile a quello sauro dell'haflinger ma anche perché molto resistente, proprio come l’haflinger. La ricerca di tali radici, circa una ventina, è durata più di un anno, provengono da diverse zone delle Giudicarie, a partire da Madonna di Campiglio sino a Storo. Per avere un effetto pelo di cavallo le radici sono state sfibrate meccanicamente. La scelta di posizionare la statua nel Parco Girogio Ducoli è perché è facilmente raggiungibile a piedi ed in bicicletta dalla pista ciclabile. La durata della statua è stata stimata da un minimo di 10 anni ad un massimo di 20, dopodiché la natura si riprenderà ciò che ha creato e ciò che l’uomo ha saputo valorizzare.

Società

Evoluzione demografica

Abitanti censiti[7]

Amministrazione

Ulteriori informazioni Periodo, Primo cittadino ...
Periodo Primo cittadino Partito Carica Note
20 novembre 2009 14 novembre 2015 Guido Botteri Lista civica Sindaco
15 novembre 2015 21 settembre 2020 Guido Botteri Lista civica Sindaco
22 settembre 2020 in carica Manuel Dino Gritti Lista civica Sindaco
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Note

Altri progetti

Collegamenti esterni

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