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notiziario e testata giornalistica della Rai Da Wikipedia, l'enciclopedia libera
Il TG2 è il telegiornale di Rai 2.
TG2 | |
---|---|
Paese | Italia |
Anno | 1976 – in produzione |
Genere | telegiornale |
Durata | 30 min (edizioni principali) 25 min (edizione 18:15) 15 min (edizione 8.30) 3/5 min (edizioni flash e L.I.S) |
Lingua originale | italiano |
Rapporto | 1,33:1 |
Realizzazione | |
Ideatore | Andrea Barbato |
Regia | vari |
Aiuto regia | Luisella Muratori, Monica Gherardelli, Vittorio Iannilli, Alessandro Biondini, Giada Patriarca |
Montaggio | Barbara Eleuteri (coordinamento) |
Musiche | Gregorio Puccio, Mauro Lusini |
Scenografia | Flaminia Suri |
Fotografia | Stefano Russo |
Produttore | Simone Ricciardi, Michele De Bonis, Andrea D'Urso, Loredana Giallatini, Anna Gianfelici, Luca Lucanto, Carlo Milani, Roberta Bennato, Alessandra Zago, Arianna Marconi, Giulia Prozzo |
Casa di produzione | Rai |
Rete televisiva | Rai 2 |
Nacque il 15 marzo 1976 sotto la direzione di Andrea Barbato, all'indomani della riforma della Rai che prima trasmetteva lo stesso Telegiornale su ciascuno dei due canali televisivi di stato, prima noti come Programma Nazionale (che poi divenne Rete 1 e successivamente Rai 1) e Secondo Programma (poi Rete 2, quindi Rai 2) che si dotarono ciascuno di una propria testata giornalistica indipendente, il TG1 e il TG2.
Viene trasmesso dalla Palazzina D del centro di produzione Rai di Saxa Rubra a Roma. Dal 31 dicembre 2012 il TG2 è divenuto il primo telegiornale della Rai a trasmettere nel formato d'immagine in 16:9 e il primo assoluto in Italia (limitatamente alle reti nazionali) ad andare in onda in alta definizione. L'attuale direttore della testata è Antonio Preziosi.[1]
Il notiziario, all'epoca denominato Telegiornale del 2º Programma, nacque il 4 novembre 1961, in contemporanea con la nascita del Secondo Programma, con una redazione autonoma da quella del Telegiornale, diretta da Ugo Zatterin[senza fonte], che realizzava un notiziario breve che comprendeva rapide inchieste e cronaca immediata[2][3][4].
A condurre la prima edizione fu Piero Angela; tra i primi conduttori vi erano anche Andrea Barbato, Ennio Mastrostefano e Gustavo Selva. Tra gli anni sessanta e i primi anni settanta tra i conduttori figurarono speaker (quindi personale non giornalistico) come Gianni Rossi, Alberto Lori e Giuseppe D'Amore.
Con la riforma della RAI del 1975, il Secondo Programma diventò Rete 2 e il suo telegiornale venne ribattezzato TG2, diventando una testata autonoma. Il primo direttore del nuovo telegiornale fu Andrea Barbato, di orientamento socialista, il quale venne affiancato dai vicedirettori Brando Giordani (in quota DC) e Giuseppe Fiori (in quota PSI). Barbato per l'occasione innovò la formula del notiziario trasformandolo in un "racconto" delle notizie, commentato e approfondito con un incremento dei servizi filmati, in luogo di una semplice lettura, e inserendo dirette e dibattiti[5]. Il taglio editoriale era laico e tendenzialmente progressista[6] (vicino quindi a PSI, PSDI, PCI e PRI), realizzando così una sorta di chiasmo col GR1 diretto da Sergio Zavoli (anch'egli di orientamento socialista), col quale il TG2 condivideva diversi inviati. Tale chiasmo si contrapponeva al TG1 e al GR2, che erano invece di area cattolica[7]. La politica editoriale prevedeva altresì la nascita di una serie di rubriche di approfondimento.
La prima edizione in assoluto del TG2 fu un breve notiziario della durata di due minuti, in onda alle 19:00 del 15 marzo 1976 con il titolo TG2 Notizie. La prima edizione vera e propria andò in onda poco dopo, alle 19:30 (nel periodo estivo l'orario d'inizio sarebbe stato posticipato alle ore 20:00, per poi stabilirsi definitivamente con la successiva programmazione autunnale alle 19:45) identificata come TG2 Studio Aperto, condotto da Piero Angela e della durata di un'ora: la prima parte era dedicata alle notizie del giorno, mentre la seconda agli approfondimenti e alle interviste agli ospiti in studio, a cui i telespettatori possono porre domande che vengono poi lette dal conduttore[8]. Oltre ad Angela, alla conduzione si alternavano periodicamente anche Mario Pastore e Italo Moretti. La sigla del TG2 di questo periodo fu realizzata da Sandro Lodolo, il marchio fu realizzato da Piero Gratton, mentre la musica fu realizzata da Sandro Brugnolini; la regia fu affidata a Elena Micucci mentre le scenografie dello studio vennero realizzate da Tullio Zitkowsky dal 1976 al 1981. Due ulteriori edizioni, Stasera e Stanotte, andavano in onda in chiusura dei programmi, alla cui conduzione si alternavano Brunella Tocci, Umberto Segato e Nuccio Puleo. Nel tardo pomeriggio, in concomitanza con l'inizio delle trasmissioni, va in onda una serie di rubriche riunite sotto la testata TG2-La giornata, fra le quali Dal Parlamento e Sport sera (trasmesso da Milano). A partire dal 25 ottobre 1976, il TG2 aggiunse un'edizione diurna, Oretredici, in onda alle 13:00 e condotta da Italo Gagliano, Maurizio Vallone, Giancarlo Santalmassi, Ettore Masina e Carlo Picone, che si succedevano ad alternanza regolare.
Altri volti noti dei primi anni erano Emmanuele Rocco, Giuseppe Marrazzo, Fernando Cancedda, Ruggero Orlando, Giulio Colavolpe, Gino Pallotta, Italo Gagliano, Ezio Zefferi, Tina Lepri, Mauro Dutto, Gianni Manzolini, Antonello Marescalchi, Luca Ajroldi. Tra gli altri giornalisti della testata occorre citare anche Emilio Ravel, Luigi Locatelli, Ennio Mastrostefano. Gli inviati, condivisi con il GR1, sono Aldo Longo, Salvo Mazzolini, Jas Gawronski e Carlo Mazzarella.
Il 10 aprile 1976 debuttò una rubrica del TG2 intitolata Giornale di educazione sessuale, prima trasmissione televisiva italiana dedicata all'argomento, condotta dalla dottoressa Maria Vittoria Antonaroli Lustro e trasmessa ogni sabato alle 18[9]. La trasmissione fu sospesa dopo 4 puntate, a causa delle critiche[10].
La redazione sportiva curava le rubriche Diretta Sport, Domenica Sprint, Sport Sera, Dribbling, Gol Flash, Eurogol ed è affidata a Maurizio Barendson, Remo Pascucci e Beppe Berti ai quali si affiancano Gianfranco De Laurentiis, Bruno Pizzul, Guido Oddo, Ennio Vitanza, Giorgio Martino, Gianni Minà, Mauro Alunni, Federico Urban, Aurelio Addonizio e Mario Poltronieri. Gli speaker principali erano Marco Raviart, Alberto Lori e Giaco Giachetti, i quali leggono fuori campo i testi delle notizie, affiancando i conduttori. A loro succedono Pino Berengo Gardin e Teresa Piazza. Nel corso degli anni si aggiunsero ulteriori rubriche culturali e di servizio, tra cui Amico Libro di Carlo Cavaglià, Di tasca nostra di Tito Cortese, Bella Italia (la quale poi passerà alla TGR con il nuovo titolo Bellitalia) e Gulliver.
Nel 1980 la direzione del TG2 passò a Ugo Zatterin; durante la sua direzione, nell'edizione delle 19:45 (che dal gennaio 1981 diventa semplicemente TG2 Telegiornale), debutta la prima conduttrice donna di un telegiornale serale, Piera Rolandi, che si alterna a Giancarlo Santalmassi (vicedirettore della testata dal 1980 al 1987), Franco Biancacci, Mimmo Liguoro e Gianni Manzolini; cura la pagina degli spettacoli Marlisa Trombetta, mentre il vaticanista è Ugo D'Ascia. Altri noti giornalisti del periodo sono stati Orlando Perera, Michele Mangiafico, Stefano Gentiloni, Bianca Cordaro e Sandro Ruotolo.
Il 23 novembre 1980, durante l'edizione delle 19:45, il TG2 è il primo a informare del sisma dell'Irpinia del 1980 avvertito qualche minuto prima, per poi approfondire l'accaduto in una lunga diretta straordinaria a partire dalle 21:53 della stessa sera.
In questo periodo il TG2 si avvicina sempre di più alle posizioni del Partito Socialista di Bettino Craxi, ponendosi quindi come alternativa laica al TG1, più vicino alle posizioni democristiane[11].
Nel 1986 la direzione del TG2 passò ad Antonio Ghirelli, già capo ufficio stampa della Presidenza del Consiglio durante il Governo Craxi I. Circa 11 mesi dopo la nomina di Ghirelli[12], nel 1987 la direzione del TG2 passò ad Alberto La Volpe, già curatore di Speciale TG1; durante la sua direzione debuttarono l'edizione del mattino[13] e altre rubriche come Diogene (rubrica curata e condotta di Antonio Lubrano e poi sostituita da Costume e Società dal 1994), Nonsolonero (dedicato al mondo dell'immigrazione) e Pègaso (una nuova formula di telegiornale notturno ideata da Luca Ajroldi). Aumentarono frattanto le conduttrici donne, con Lilli Gruber e Carmen Lasorella nell'edizione delle 19:45 e con Alda D'Eusanio e Lorenza Foschini nelle edizioni Stasera e Stanotte. Tra i conduttori figurano Roberto Amen, Michele Cucuzza, Piero Marrazzo, Enrico Mentana (vicedirettore della testata dal 1989 al 1990) e Clemente J. Mimun (il quale dal 1994 sarà anche direttore della testata), mentre tra gli inviati vi sono Mario De Scalzi, Valter Vecellio, Maria Giovanna Maglie e Anna La Rosa.
A seguito dell'inchiesta Mani pulite, che vide coinvolti diversi e importanti esponenti di tutti i partiti compreso quello socialista, il TG2 vide venir meno progressivamente il riferimento politico del PSI. Nel 1993 la direzione del TG2 passò a Paolo Garimberti (proveniente dal quotidiano la Repubblica), ma fu nel 1994 che si spostò dalle tradizionali posizioni laiche di sinistra verso i partiti di centro-destra, quali Forza Italia.
Sotto la guida di Mimun il TG2 vede crescere notevolmente i suoi indici d'ascolto[14]. Per volontà del nuovo direttore, inoltre, vengono apportate diverse novità alla linea editoriale, la quale si concentra molto più sulla cronaca rispetto al passato, oltre a portare la durata dell'edizione delle 13:00 a un'ora e realizzare le rubriche Motori, Eat Parade e Salute. La novità più importante, però, riguarda l'edizione serale: dal 6 novembre 1995 infatti, si sposta dalle 19:45 alle 20:30, introducendo per l'occasione una nuova immagine, con grafica realizzata da David Del Bufalo e il logo TG2 inscritto in un quadrato rosso.
In occasione del Capodanno del 2000, il telegiornale decise di modificare temporaneamente la sua videosigla in Tg2uemila [15].
Con il passaggio di Mimun alla direzione del TG1, dal maggio 2002 il nuovo direttore è Mauro Mazza (vicino a Alleanza Nazionale). Tra le novità adottate da Mazza vi sono, a partire dal 21 ottobre 2002, un restyling dell'immagine (grafica curata da Paul Dockerty e musiche di Angelo Talocci), la conduzione a coppie (e la presenza di un ospite) per l'edizione delle 13:00 e quella in piedi per le altre edizioni (quella delle 20:30 inizia con una copertina e in seguito sarà divisa in due parti); sempre con Mazza vi è la nascita delle rubriche Mizar, Dossier Storie e TG2 10 minuti, delle edizioni delle 18:30, delle 17:45 (dal lunedì al venerdì per i non udenti), delle 18:00 (nel weekend) e il ritorno dell'edizione di mezzasera (che era stata cancellata da Mimun), e l'arrivo di nuovi giornalisti tra cui Maurizio Martinelli, Marco Bezhmalinovich, Manuela Moreno, Christiana Ruggeri, Laura Berti e Daniele Rotondo ma allo stesso tempo si dimettono altri giornalisti come Attilio Romita (il quale passa al TG1), Carlo Picone (scomparso per un malore nel 2003), Paola Ferrari (la quale è tornata a Rai Sport), Daniela Vergara e Francesco Giorgino (anche lui passa al TG1).
Nell’estate del 2005 - dal 18 luglio al 16 settembre - va in onda dalle 13.30 alle 14.00 la rubrica TG2 Mistrà che sostituisce i due appuntamenti tradizionali dell'ora di pranzo: Costume & Società e Salute. In 44 puntate di mezz'ora TG2 Mistrà è curata dal caporedattore centrale Michele Bovi. È condotta da Lidia Galeazzo e Christiana Ruggeri e da personaggi dello spettacolo che recitano le introduzioni dei vari servizi scritte in versi dal poeta Pasquale Panella. I co-conduttori sono Gene Gnocchi, Linus, Max Giusti, Massimo Ranieri, Gigi Proietti, Remo Girone, Nando Gazzolo, Lando Buzzanca e Sebastiano Somma.
Della direzione Mazza resta noto un episodio avvenuto il 7 dicembre 2006 nel corso dello spazio TG2 10 minuti condotto da Maurizio Martinelli, dove era ospite Nicola De Martino, un uomo separato dalla moglie che aveva potuto rivedere suo figlio Luca (cresciuto in Australia e presente anche lui in studio) solo dopo che quest'ultimo aveva raggiunto la maggiore età. Allorché Martinelli rifiutò all'uomo la lettura di una lettera, estrasse un flacone di benzina dalla giacca, se la versò addosso e minacciò di darsi fuoco. Fermato in pochi istanti dai tecnici di studio, dal conduttore e dal figlio, a fine programma De Martino chiese scusa ai telespettatori. La vicenda ebbe poi un risvolto grottesco poco dopo, mentre stava andando in onda la sigla di coda del telegiornale: Martinelli, non accorgendosi che i microfoni erano ancora aperti, apostrofò l'uomo con un'espressione triviale, che venne poi ripresa da varie trasmissioni satiriche come Blob e di cui il giorno dopo il conduttore si scusò pubblicamente.
Ampio risalto ebbe inoltre un editoriale del 19 settembre 2007 in cui il direttore Mazza attaccò il comico Beppe Grillo accusandolo di istigare alla violenza con le proprie accuse ed insulti alla classe politica e dirigente italiana.
Con l'arrivo di Mario Orfeo alla direzione del TG2 nell'agosto 2009 entrano in redazione nuovi giornalisti, tra cui Nadia Zicoschi del TG3 e Ilaria Capitani del TGR Lazio. Durante il suo periodo di direzione apporta diverse novità alla linea editoriale e all'immagine, con l'introduzione di una nuova sigla il 28 settembre 2009, le cui musiche sono state realizzate da Angelo Talocci.
Il TG2 ha sei edizioni quotidiane nei giorni feriali: alle 10:00, alle 13:00, alle 18:30, alle 20:30 e l'edizione della notte, con quella per i non udenti alle 17:45.
Il 23 giugno 2011 Marcello Masi viene nominato nuovo direttore della testata.
La sera del 31 dicembre 2012, subito dopo il tradizionale messaggio di fine anno del Presidente della Repubblica Italiana Giorgio Napolitano, il TG2 diventa il primo telegiornale di una rete generalista della Rai a trasmettere in digitale e in 16:9, nonché il primo in Italia a diffusione nazionale a trasmettere in HD. Per l'occasione debuttano una nuova sigla, una nuova grafica e un nuovo studio (a soli sei mesi e 10 giorni di distanza dal restyling precedente del 21 giugno 2012). Le grafiche sono state realizzate dal videografico Bruno Bucci mentre le musiche sono arrangiate da Mauro Lusini.
Oltre allo studio principale (utilizzato per le edizioni del telegiornale, gli speciali, le edizioni straordinarie e, da febbraio 2019, tutte le rubriche) viene implementato un secondo studio, dal quale va in onda TG2 Post.
Dal 26 aprile 2016 lo studio principale viene rinnovato e per l'occasione debutta anche una versione riadattata della sigla di testa per le edizioni principali. Nell'edizione delle 20:30, inoltre, la sigla di coda presenta un'inquadratura panoramica sullo studio.
Dal 9 agosto 2016 la direzione della testata passa a Ida Colucci.
Il 6 novembre 2018 il consiglio di amministrazione della Rai, su proposta dell'amministratore delegato Fabrizio Salini, nomina Gennaro Sangiuliano, già vicedirettore del TG1, alla direzione della testata.
Tra le prime novità introdotte dal nuovo direttore vi sono l'edizione mattutina delle 8:30, le rubriche TG2 Italia e TG2 Weekend, in onda il sabato alle 13:30, l'allungamento di TG2 Motori da 15 a 25 minuti e il nuovo approfondimento serale TG2 Post, in onda dal lunedì al venerdì al termine dell'edizione delle 20:30.
Dal 1º gennaio 2021, a partire dall'edizione delle 20:30, il TG2 rinnova sigla e grafiche, realizzate internamente da Alessandro Cossu, mentre il logo e lo studio rimangono invariati.
Il 21 ottobre 2022, in seguito alla nomina come ministro della cultura nel governo Meloni, Gennaro Sangiuliano lascia la direzione della testata. Viene nominato direttore ad interim Carlo Pilieci, già vicedirettore. A subentrargli dal 14 dicembre 2022 è Nicola Rao, già vicedirettore del TG1.
Dal 25 maggio 2023, dopo poco più di sei mesi, Rao viene sostituito da Antonio Preziosi, già direttore di Rai Parlamento[1].
Il 25 maggio 2024, dall'edizione delle 20:30, il TG2 rinnova sigla, grafiche e studio[16].
Nome | Inizio | Fine |
---|---|---|
Andrea Barbato | 15 marzo 1976 | 9 ottobre 1980 |
Ugo Zatterin | 10 ottobre 1980 | 10 giugno 1986 |
Antonio Ghirelli | 11 giugno 1986 | 9 maggio 1987 |
Alberto La Volpe | 10 maggio 1987 | 2 novembre 1993 |
Paolo Garimberti | 3 novembre 1993 | 4 ottobre 1994 |
Clemente J. Mimun | 5 ottobre 1994 | 5 maggio 2002 |
Mauro Mazza | 6 maggio 2002 | 11 giugno 2009 |
Mario De Scalzi | 12 giugno 2009 | 22 luglio 2009 |
1º aprile 2011 | 22 giugno 2011 | |
Mario Orfeo | 23 luglio 2009 | 31 marzo 2011 |
Marcello Masi | 23 giugno 2011 | 9 agosto 2016 |
Ida Colucci | 10 agosto 2016 | 6 novembre 2018 |
Gennaro Sangiuliano | 7 novembre 2018 | 21 ottobre 2022 |
Carlo Pilieci[20] | 22 ottobre 2022 | 13 dicembre 2022 |
Nicola Rao | 14 dicembre 2022 | 24 maggio 2023 |
Antonio Preziosi | 25 maggio 2023 | in carica |
La sigla, che dal 1987 al 2024 chiudeva con tre note secche (dal 1987 al 1995 con Mi♭-Fa-Si♭, dal 1995 al 2012 con Re-Fa-Sol e dal 2012 al 2024 con Sol-Si♭-Do), venne ideata dal compositore romano Angelo Talocci[senza fonte] e poi da ultimo riarrangiata da Mauro Lusini. In precedenza, dal 1976 al 1987, la melodia era opera di Sandro Brugnolini e poi di Gianni Oddi[senza fonte]. Dal 1979 al 1987, inoltre, la sigla conteneva un frammento della canzone Morning is come again di Michel Colombier. Dal 25 maggio 2024, in occasione di un restyling, la sigla presenta in apertura un riarrangiamento delle caratteristiche tre note già utilizzate dal 1976 al 1987, seguito da una versione riarrangiata della sigla precedentemente introdotta nel 2021.
Il TG2 nel corso degli anni è stato oggetto di diverse parodie: Gigi Proietti, durante il varietà televisivo Club 92, conduceva uno pseudo-notiziario denominato GG2.
Il comico Salvatore Marino, prima nel programma D.O.C. Music International e poi in Piazza Grande, presentava una rubrica di gossip, intitolata PG2.
Nella stagione 2005-2006, dopo l'edizione delle 20:30 del telegiornale, andava in onda Tg Duel, condotto da Gene Gnocchi.
Nei primi mesi del 2017 è andato in onda Rai dire Niùs, con Mia Ceran, il Mago Forest e la Gialappa's Band.
Nella stagione 2023-2024, durante una puntata del programma mattutino Viva Rai2, è andata in onda una parodia del TG2 Post intitolata TG Bello.
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