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squadra maschile di ciclismo su strada Da Wikipedia, l'enciclopedia libera
La Ineos Grenadiers, nota in passato come Team Sky e Team Ineos, è una squadra maschile britannica di ciclismo su strada. Ha licenza di UCI WorldTeam, ed è attiva nel professionismo dal 2010.
Ineos Grenadiers Ciclismo | |
---|---|
La squadra alla Parigi-Nizza 2023 | |
Informazioni | |
Codice UCI | IGD |
Nazione | Gran Bretagna |
Debutto | 2010 |
Specialità | Strada |
Status | UCI WorldTeam |
Biciclette | Pinarello |
Sito ufficiale | Ineos Grenadiers |
Staff tecnico | |
Gen. manager | Maxwell John Allert |
Dir. sportivi | Xabier Artetxe Kurt Bogaerts Dario David Cioni Steve Cummings Zakkari Dempster Imanol Erviti Christian Knees Adrián López Ian Stannard Xabier Zandio |
Basata a Lyndhurst e diretta da Rod Ellingworth (subentrato nel 2023 a Dave Brailsford), la squadra si è affermata tra le migliori formazioni al mondo, vincendo sette edizioni del Tour de France (Bradley Wiggins nel 2012, Chris Froome nel 2013, 2015, 2016 e 2017, Geraint Thomas nel 2018 ed Egan Bernal nel 2019), tre Giri d'Italia (Chris Froome nel 2018, Tao Geoghegan Hart nel 2020 e Egan Bernal nel 2021) e due Vuelta a España, nel 2011 e nel 2017 sempre con Chris Froome, oltre a due classifiche a squadre World Tour, nel 2012 e nel 2017.
La creazione della squadra venne annunciata il 26 febbraio 2009, su impulso di Dave Brailsford, già dirigente performance della Federciclismo britannica, e grazie a notevoli finanziamenti di aziende britanniche e no, prima fra tutte British Sky Broadcasting, che impegnò 30 milioni di sterline nella sponsorizzazione.[1] Numerosi furono i grandi marchi coinvolti: Adidas per l'abbigliamento tecnico e altri accessori sportivi, l'italiana Pinarello per telai e forcelle,[2] Jaguar come fornitore di auto ammiraglie e veicoli. La sede direttiva della squadra venne stabilita a Manchester, quella logistica in Belgio, mentre quella operativa a Quarrata, in Toscana.[1]
Il 18 settembre 2009 la nuova squadra, denominata Sky Professional Cycling Team, ottenne la licenza UCI ProTour, che le consentiva di partecipare alle gare del calendario mondiale UCI 2010.[3] General manager divenne lo stesso Brailsford, mentre l'area sportiva andò sotto la direzione dall'ex ciclista professionista australiano Scott Sunderland, affiancato da Marcus Ljungqvist, Sean Yates e Steven de Jongh.[4][5] Relativamente all'organico sportivo, l'intenzione originale era quella di una rosa di 25 ciclisti, con una base di atleti britannici.[6] I primi sei corridori ingaggiati furono Geraint Thomas, Steve Cummings, Chris Froome, Russell Downing, Ian Stannard e Peter Kennaugh, tutti britannici.[7] Il 20 settembre 2009, altri dieci corridori confermarono l'ingaggio: Edvald Boasson Hagen, Thomas Löfkvist, Kurt Asle Arvesen, Simon Gerrans, Juan Antonio Flecha, Kjell Carlström, John-Lee Augustyn, Greg Henderson, Lars Petter Nordhaug e Morris Possoni;[8] a questi si aggiunse l'australiano Chris Sutton.[9]
La prima vittoria per il nuovo team arrivò il 17 gennaio con Greg Henderson, che si aggiudicò la Down Under Classic, gara di apertura del Tour Down Under, davanti al compagno Sutton.[10] Al Giro d'Italia di quell'anno Wiggins si impose nella cronometro di apertura di Amsterdam, vestendo la maglia rosa per un giorno. Alla Vuelta a España 2010, invece, in seguito alla morte del massaggiatore Txema González per un'infezione batterica degenerata in setticemia, la squadra si ritirò in blocco prima della partenza dell'ottava tappa.[11] Il general manager Dave Brailsford motivò: «Abbiamo analizzato bene la situazione e questa era l'unica decisione che potevamo prendere. Vogliamo prima di tutto dimostrare rispetto per Txema, il nostro pensiero in questo momento va alla sua famiglia».[11]
L'8 gennaio 2015 Richie Porte ottiene la prima vittoria stagionale della squadra, vincendo il titolo australiano a cronometro con un margine di otto secondi,[12] e fa poi registrare la prima vittoria di tappa della squadra al Tour Down Under, oltre a vincere la Parigi-Nizza. Elia Viviani conquista la sua prima vittoria per la squadra, vincendo in volata nella seconda tappa del Dubai Tour. In luglio Chris Froome vince il suo secondo Tour de France facendo sua anche la tappa pirenaica di La Pierre-Saint-Martin.[13] Ad agosto, il team ingaggia per il resto della stagione Tao Geoghegan Hart e Alex Peters, con quest'ultimo che firma un contratto di due anni.[14]
La stagione 2016 è la settima della squadra di ciclismo Sky. In stagione la formazione può contare su risorse pari a 35,5 milioni di euro; dagli sponsor Sky, Sky Italia e 21st Century Fox il team riceve 26,79 milioni di euro.[15] La stagione si caratterizza per la terza vittoria di Chris Froome al Tour de France. Tra gli altri grandi successi del 2016, Wout Poels vince la Liegi-Bastogne-Liegi, Geraint Thomas la Parigi-Nizza, e Froome il Giro del Delfinato. Lo stesso Froome è anche secondo alla Vuelta a España, alle spalle di Nairo Quintana, e chiude la stagione al secondo posto nella classifica individuale del World Tour, mentre il Team Sky conclude terzo nella classifica a squadre.
Nel 2017 il Team Sky vince la classifica a squadre del World Tour. Questo è il suo secondo successo in questa classifica, dopo quello ottenuto nel 2012. Due dei corridori Sky si piazzano tra i primi dieci nella classifica individuale: Chris Froome, secondo, e Michał Kwiatkowski, sesto. Il team vince 34 gare, diventando la terza squadra più prolifica della stagione, posizionandosi dietro Quick-Step Floors (56) e BMC Racing Team (48).[16][17] Tra le principali vittorie: la Strade Bianche, la Milano-Sanremo e la Classica di San Sebastián con Kwiatkowski, la Parigi-Nizza con Sergio Henao, una tappa al Giro d'Italia con Mikel Landa, una tappa al Tour de France con Thomas e la classifica generale della corsa con Chris Froome (al quarto successo in carriera nella Grande Boucle), la Classica di Amburgo con Viviani, e infine due tappe e la classifica generale della Vuelta a España con lo stesso Froome.[18]
Tra fine 2018 e inizio 2019 Sky e 21st Century Fox concordano la vendita della squadra ciclistica a Ineos, società chimica guidata da Jim Ratcliffe, che diventa l'unico proprietario di Tour Racing Limited, holding del team, dal 1º maggio 2019.[19] A inizio stagione viene messo sotto contratto Filippo Ganna dall'UAE Team Emirates; Sergio Henao compie invece il percorso inverso. Durante l'anno i principali successi per Sky/Ineos arrivano con Egan Bernal, capace di importsi nelle classifiche generali di Parigi-Nizza, Giro di Svizzera e soprattutto Tour de France (precedendo il compagno campione in carica Thomas, secondo): è la settima vittoria nella corsa francese per la squadra in otto stagioni. Altri risultati di rilievo vengono colti dallo stesso Bernal, terzo al Giro di Catalogna e al Giro di Lombardia e vincitore al Giro del Piemonte, con Pavel Sivakov, vincitore del Giro di Polonia, e con Kwiatkowski terzo alla Milano-Sanremo.[20]
Anno | Classifica | Pos. | Migliore cl. individuale |
---|---|---|---|
2010 | World Cal. | 15º | Edvald Boasson Hagen (17º) |
2011 | World Tour | 2º | Bradley Wiggins (9º) |
2012 | World Tour | 1º | Bradley Wiggins (2º) |
2013 | World Tour | 2º | Chris Froome (2º) |
2014 | World Tour | 9º | Chris Froome (7º) |
2015 | World Tour | 3º | Chris Froome (6º) |
2016 | World Tour | 3º | Chris Froome (3º) |
2017 | World Tour | 1º | Chris Froome (2º) |
2018 | World Tour | 2º | Geraint Thomas (4º) |
2019 | World Tour | 6º | Egan Bernal (4º) |
2020 | World Tour | 4º | Richard Carapaz (11º) |
2021 | World Tour | 2º | Egan Bernal (5º) |
2022 | World Tour | 3º | Daniel Martínez (15º) |
2023 | World Tour | 4º | Filippo Ganna (14º) |
2024 | World Tour | 7º | Carlos Rodríguez Cano (20º) |
Aggiornato al 17 agosto 2024.
Aggiornato al 19 agosto 2024.[23][24][22]
Naz. | Ruolo | Sportivo | ||||
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GM | Maxwell John Allert | |||||
DS | Xabier Artetxe | |||||
DS | Kurt Bogaerts | |||||
DS | Dario David Cioni | |||||
DS | Steve Cummings | |||||
DS | Zakkari Dempster | |||||
DS | Christian Knees | |||||
DS | Adrián López | |||||
DS | Ian Stannard | |||||
DS | Xabier Zandio |
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