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baritono italiano (1939-2020) Da Wikipedia, l'enciclopedia libera
Silvano Carroli (Venezia, 22 febbraio 1939 – Lucca, 4 aprile 2020[1]) è stato un baritono italiano.
Orfano di padre a soli sei anni, prese a frequentare l'oratorio della Basilica di San Marco, ma esigenze familiari lo costrinsero a sospendere per diverso tempo lo studio della musica. Solo dopo essersi fidanzato con la sua futura moglie decise di intraprendere la carriera di cantante lirico.
Studiò col maestro Marcello Del Monaco e si perfezionò in seguito con Mario Del Monaco. Successivamente fu ammesso alla scuola di formazione del Teatro La Fenice di Venezia, sotto la guida dei maestri Mario Labroca, Francesco Siciliani e Floris Ammannati, debuttandovi nel 1963 come Marcello ne La bohème di Giacomo Puccini, accanto a Mirella Freni e Giacomo Aragall, con la regia di Franco Zeffirelli.
Già dal 1966 iniziò ad affrontare i più impegnativi ruoli del repertorio. Di Verdi interpretò Ezio nell'Attila, Jago in Otello, Renato in Un ballo in maschera, Don Carlo ne La forza del destino, Monforte ne I vespri siciliani, Giorgio Germont ne La traviata, Simon Boccanegra, Macbeth, Nabucodonosor in Nabucco, Roger in Jérusalem, Pagano ne I Lombardi alla prima crociata, Amonasro in Aida.
Di altri autori, Jack Rance ne La fanciulla del West, Michele ne Il tabarro, Scarpia nella Tosca, Alfio nella Cavalleria rusticana, Barnaba ne La Gioconda, Tonio nei Pagliacci, Gianciotto in Francesca da Rimini, Enrico nella Lucia di Lammermoor, Il Duca D'Alba, il Gran Sacerdote del Samson et Dalila.
Cantò con molti illustri colleghi, tra cui Boris Christoff, Mario Del Monaco, Magda Olivero, Carlo Bergonzi, Cesare Siepi, Raina Kabaivanska, Ghena Dimitrova, Montserrat Caballé, Maria Dragoni, Plácido Domingo, Luciano Pavarotti, José Carreras, Nicolai Ghiaurov, e sotto la guida di celebri direttori, come James Levine, Carlos Kleiber, Zubin Mehta, Peter Maag, Wolfgang Sawallisch, Franco Capuana, Francesco Molinari Pradelli, Giuseppe Sinopoli, Bruno Bartoletti, Claudio Abbado.
Nell'agosto 2007 all'Arena di Verona aggiunse con successo alle interpretazioni da baritono quella come basso nel ruolo verdiano di Zaccaria (esistono alcune registrazioni live dove canta anche nel registro di tenore).
Il 2008 lo vide protagonista in due produzioni della Fanciulla del west: a Roma e al Convent Garden (con Josè Cura e la direzione di Antonio Pappano). In questa occasione il prestigioso Times elogiò Carroli come star della serata, per il suo Jack Rance reso con voce freschissima e un carisma coinvolgente, senza alcun segno di declino rispetto a 30 anni prima[senza fonte]. Nel 2009 fu Scarpia a Tel Aviv, sotto la bacchetta di Daniel Oren; molti critici hanno paragonato la sua interpretazione a quella di Tito Gobbi ed Ettore Bastianini[senza fonte]. Nello stesso anno fu anche Amonasro a Verona
Pur continuando l'attività artistica, Carroli si dedicò anche all'insegnamento come titolare della cattedra di canto presso la scuola per tenori della Fondazione Del Monaco.
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