Rodengo-Saiano

comune italiano Da Wikipedia, l'enciclopedia libera

Rodengo-Saianomap

Rodengo Saiano (Rudènch Saià in dialetto bresciano[4][5]) è un comune italiano di 9 895 abitanti[1] della provincia di Brescia in Lombardia.

Fatti in breve Rodengo-Saiano comune, Localizzazione ...
Rodengo-Saiano
comune
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Rodengo-Saiano – Veduta
Chiostro dell'abbazia di San Nicola
Localizzazione
Stato Italia
Regione Lombardia
Provincia Brescia
Amministrazione
SindacoRosa Vitale (centro-sinistra) dal 4-10-2021
Data di istituzione1927
Territorio
Coordinate45°35′49.94″N 10°06′31.23″E
Altitudine176- max 600 m s.l.m.
Superficie12,86 km²
Abitanti9 895[1] (31-12-2024)
Densità769,44 ab./km²
FrazioniSaiano, Bettola, Bettolino, Delma, Moie, Padergnone, Ponte Cingoli
Comuni confinantiCastegnato, Gussago, Ome, Paderno Franciacorta, Passirano, Monticelli Brusati
Altre informazioni
Cod. postale25050
Prefisso030
Fuso orarioUTC+1
Codice ISTAT017163
Cod. catastaleH477
TargaBS
Cl. sismicazona 3 (sismicità bassa)[2]
Cl. climaticazona E, 2 446 GG[3]
Nome abitantirodenghesi o saianesi
Patronosan Nicola da Bari
Giorno festivo6 dicembre
Cartografia
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Rodengo-Saiano
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Rodengo-Saiano – Mappa
Posizione del comune di Rodengo-Saiano nella provincia di Brescia
Sito istituzionale
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Geografia fisica

Rodengo dal punto di vista della geografia fisica è collinare, ma presenta comunque un rilievo montano, Monte Pianello (678 m s.l.m.).

Altri rilievi collinari sono il Monte Delma (340 m s.l.m.) e il colle della Rocca (299 m s.l.m.).

Clima

Il clima a Rodengo-Saiano è caldo e temperato, con piovosità significativa durante tutto l'anno.[6]

La temperatura media annuale è di 12,1 °C,[6] essendo luglio il mese con temperature più alte (26,4 °C)[6] e gennaio il mese con temperature più basse (-1,6 °C).[6]

La piovosità media annuale è di 1077 mm.[6] In particolare le piogge sono più scarse nel mese di gennaio (54 mm)[6] e più abbondanti nel mese di novembre (122 mm).[6]

Ulteriori informazioni Mesi, Stagioni ...
[6] Mesi Stagioni Anno
Gen Feb Mar Apr Mag Giu Lug Ago Set Ott Nov Dic InvPriEst Aut
T. max. media (°C) 6,17,712,216,020,124,526,426,021,316,410,96,86,916,125,616,216,2
T. min. media (°C) −1,6−1,31,55,29,714,417,017,213,79,74,80,1−0,95,516,29,47,5
Precipitazioni (mm) 545868931041008695115116122661782652813531 077
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Storia

Riepilogo
Prospettiva

Rodengo, in epoca romana, era attraversato da un'importante strada romana consolare che metteva in comunicazione Brescia (lat. Brixia) con la Val Camonica (lat. Vallis Camunnorum) costeggiando il lago d'Iseo (lat. Sebinus lacus: da cui il nome della strada) e terminando a Rogno (lat. Rognum).

La nascita del comune risale al 18 ottobre 1927, quando, col Regio Decreto nº 2011, Rodengo e Saiano vennero unificati in un'unica municipalità[7].

I due centri, infatti, mantennero nei secoli la loro indipendenza in considerazione della diversa origine storica. Saiano, infatti, nasce in epoca romana, come provato dal rinvenimento di un cippo funerario conservato al Museo di Santa Giulia di Brescia; Rodengo, invece, ha un’origine longobarda, come attestato da una carta topografica del 910 d.C.[8] Si narra anche che Carlo Magno avrebbe fatto costruire a Rodengo una chiesa dedicata al santo vescovo francese Dionigi e avrebbe battezzato la zona "piccola Francia", da qui il nome Franciacorta.[8]

Probabilmente, intorno al VI secolo, a Saiano sorse un castello o un piccolo borgo rettangolare, in parte recuperato successivamente da una villa e il quale fossato era visibile sino ad alcuni decenni fa. Nel castello di Saiano era presente anche una cappella, ufficiata da un sacerdote. Il castello venne posseduto dalla famiglia Turriceni e successivamente dai Bettoni Cazzago, che trasformarono il vecchio castello nella Villa Paolina, ora Villa Maria[9].

Intorno alla fine dell'XI secolo, venne fondata a Rodengo l'abbazia di San Nicola. L'abbazia venne nominata per la prima volta in un documento del 1085, un atto di donazione di un terreno, destinato a un monastero dedicato a San Pietro[10]. L'abbazia aveva un ruolo importante nella comunità, in quanto serviva per dare alloggio e ristoro a coloro che erano in pellegrinaggio verso Roma[11]. Intorno al Trecento il cenobio stava subendo una lenta decadenza, che fu oggetto di contesa tra i monaci e il priore Corradino Caprioli. Appena ottenuto il pieno controllo dell'abbazia, i monaci riempirono l'abbazia di magnifiche opere d'arte[12].

Nel 1589, il piccolo convento di Saiano, situato sulle pendici del colle Delma, venne affidato ad una comunità di Terziari francescani. Accanto al convento, si trovava la chiesa, all'epoca dedicata a Santa Maria in Colle. Con l'arrivo nel 1671 dei Frati minori osservanti, che diedero al convento la denominazione di Convento del Calvario, il convento venne ampliato ancora. In quel periodo la chiesa del convento diventò la Chiesa di Santa Maria degli Angeli, ed ancora oggi è così. Dopo la soppressione del convento, venne acquistato dal beato Lodovico Pavoni, che lo rese sede della sua congregazione, lo trasformò in una scuola di artigianato per sordomuti e fece costruire, sulla strada per arrivare al convento, le quattordici stazioni della Via Crucis, presenti ancora oggi[13]. Oggi il convento è diventato l'Accademia Symposium, un istituto di formazione agroalimentare.

Del patrimonio storico di Rodengo-Saiano è parte anche la Villa Fenaroli, costruita all'inizio del XVIII secolo[12] e ristrutturata nel XIX secolo dall'architetto Antonio Tagliaferri[9], e posseduta dalla nobile famiglia dei Fenaroli.

Nel 1920, i fascisti entrarono nel paese, prendendo il controllo della cooperativa fondata da don Giambattista Salvi, fondando la sede cittadina dei Fasci italiani di combattimento, ampliarono il cimitero comunale, imposero la chiusura delle attività degli oratori e del teatro della parrocchia e unirono i due comuni di Rodengo e Saiano.[9]

Durante la Seconda guerra mondiale, il paese si riempì di sfollati e accaddero terribili avvenimenti. Uno dei più famosi eventi accaduti nel periodo avvenne tra il 26 ed il 27 aprile 1945, quando, a guerra ormai conclusa, un gruppo di dieci partigiani vennero torturati e uccisi da un reparto di SS stanziato in paese.[14]

Nella metà del 1945, dopo la fine della guerra, venne inaugurata la Chiesa di Cristo Re, che venne consacrata nell'ottobre 1946 dal vescovo Giacinto Tredici[9]. Attualmente, il parroco è Don Fulvio Ghilardi[15].

Simboli

Lo stemma e il gonfalone sono stati concessi con decreto del presidente della Repubblica del 6 aprile 1987.[16]

«Troncato: nel primo, d'argento, alla croce d'azzurro; nel secondo, d'azzurro, alle lettere maiuscole R e S, poste in fascia, d'argento. Ornamenti esteriori da Comune.»

Il gonfalone è un drappo troncato d'azzurro e di bianco.

Economia

A Rodengo-Saiano, fino a pochi decenni fa, l'economia era basata principalmente sull'agricoltura e l'allevamento, soprattutto sulla coltivazione di viti, cereali, e la produzione di formaggi. Inoltre, anche la bachicoltura era diffusa sul territorio[17]. Ancora oggi, numerosi alberi di gelso sono presenti sul territorio, soprattutto nella zona vicino alla Cascina Benedetta di Rodengo[18]. Nel paese sono anche presenti numerose coltivazioni delle già citate viti, che vengono utilizzate soprattutto per la produzione del vino, soprattutto del Franciacorta. Una delle cantine più celebri del paese è la Cantina Mirabella, aperta nel 1979, con sede in località Cantarane[17].

Le prime industrie hanno raggiunto Rodengo-Saiano tra gli anni '50 e '70, con l'apertura di diverse piccole fabbriche nel paese. Nel 1962 apre la Metallurgica Trafilati Alluminio (METRA)[17], una fabbrica celebre attiva ancora oggi nel settore metallurgico, con diverse sedi in Italia e due in Canada, nota anche per aver fornito rivestimenti per il Bosco Verticale, la Piramide del Louvre e il One Vanderbilt[19].

Monumenti e luoghi d'interesse

Società

Evoluzione demografica

Abitanti censiti[21]

Lingue e dialetti

Nel territorio di Rodengo-Saiano è parlato l'italiano. Il dialetto locale è il dialetto bresciano.

Frazioni

Muraga, Saiano, Bettola, Bettolino, Delma, Moie, Padergnone e Ponte Cingoli.

Amministrazione

Ulteriori informazioni Periodo, Primo cittadino ...
Periodo Primo cittadino Partito Carica Note
1946 dicembre 1951 Alessandro Guerrini  ? Sindaco [22]
dicembre 1951 agosto 1957 Alessandro Molinari  ? Sindaco [23][24][25]
agosto 1957 1960 Secondo Bertoli  ? Sindaco [26]
1960 settembre 1962 Pieregidio Gelfi  ? Sindaco [26]
settembre 1962 ottobre 1972 Alessandro Molinari  ? Sindaco [26]
ottobre 1972 giugno 1977 Giuseppe Cavagnola  ? Sindaco [26]
1977 6 giugno 1985 Lino Bonetti  ? Sindaco [27][28]
6 giugno 1985 14 giugno 2004 Alessandro Ferrari DC poi
lista civica di centro
Sindaco
14 giugno 2004 8 giugno 2009 Ezio Zorzi lista civica di centro Sindaco
8 giugno 2009 3 agosto 2018 Giuseppe Andreoli PdL-LN
poi FI-FdI-Mod
Sindaco [29]
3 agosto 2018 27 maggio 2019 Salvatore Rosario Pasquariello Commissario
27 maggio 2019 18 agosto 2020 Luigi Caimi LN-FI-FdI Sindaco [29]
18 agosto 2020 4 ottobre 2021 Stefano Simeone Commissario
4 ottobre 2021 in carica Rosa Vitale lista civica Uniti per Rodengo Saiano Sindaco
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Gemellaggi

Sport

Dal 1983 al 2011 aveva sede nel Comune la società di calcio Associazione Calcio Rodengo Saiano. La squadra C.S. Saiano, nata nel 1999, milita nel campionato di Promozione[31].

Impianti sportivi

Lo Stadio Polisportivo Comunale è una struttura dotata di un campo da calcio in erba, dalle dimensioni di 105 × 65 m e di una tribuna laterale da 2 500 posti a sedere.

Note

Voci correlate

Altri progetti

Collegamenti esterni

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