Pontificia accademia delle scienze
accademia della Curia romana Da Wikipedia, l'enciclopedia libera
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La Pontificia accademia delle scienze (in latino Pontificia Academia Scientiarum) è un'accademia pontificia nata con lo scopo di promuovere il progresso della matematica, della fisica e delle scienze naturali e lo studio dei relativi problemi epistemologici.
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L'ingresso dell'accademia. | |||
Eretto | 1874 | ||
Mutato nome | 1936 | ||
Presidente | Joachim von Braun | ||
Cancelliere | cardinale Peter Turkson | ||
Vicecancelliere | Dario Edoardo Viganò | ||
Emeriti | Werner Arber (presidente emerito) Marcelo Sánchez Sorondo (cancelliere emerito) | ||
Sede | Casina Pio IV - 00120 Città del Vaticano | ||
Sito ufficiale | www.pas.va | ||
Santa Sede · Chiesa cattolica I dicasteri della Curia romana | |||
Assieme alla Accademia Nazionale dei Lincei è erede dell'originaria Accademia dei Lincei, fondata a Roma nell'anno 1603 dal principe Federico Cesi; l'attuale istituzione è stata rifondata nel 1874 ed ha assunto questo nome nell'anno 1936, durante il pontificato papa Pio XI.
Ha sede nel casina di Pio IV, nei Giardini Vaticani.
Nelle intenzioni originali del fondatore Federico Cesi, i membri dell'Accademia dei Lincei dovevano praticare un metodo di ricerca basato sull'osservazione, l'esperimento e il procedimento induttivo. Perciò fu denominata Accademia "dei Lincei": per indicare che i suoi membri avrebbero avuto occhi acuti come quelli della lince, allo scopo di penetrare i segreti della natura, osservandola sia a livello microscopico che macroscopico.
Figura preminente della prima accademia fu Galileo Galilei. Poco dopo la morte del suo fondatore però si dissolse.
Nel 1847 fu ricostituita da papa Pio IX con il nome Accademia Pontificia dei Nuovi Lincei e fu rifondata nel 1936 da papa Pio XI che le diede il nome attuale, mentre lo Stato italiano costituiva l'Accademia d'Italia, che nel 1939 inglobava l'Accademia dei Lincei. Successivamente i suoi statuti sono stati aggiornati da papa Paolo VI nel 1976 e da papa Giovanni Paolo II nel 1986.
Dal 1936 la Pontificia accademia delle scienze ha riguardato sia le investigazioni su argomenti scientifici specifici appartenenti a discipline definite, sia la promozione di cooperazioni interdisciplinari. Il numero degli accademici e il carattere internazionale della loro compagine sono andati crescendo. L'accademia è un corpo indipendente nell'ambito della Santa Sede e gode della libertà di ricerca. Negli statuti del 1976 si afferma che "ha come finalità la promozione del progresso delle scienze matematiche, fisiche e naturali e lo studio delle questioni e dei temi epistemologici relativi."
L'accademia e l'appartenenza ad essa non sono influenzate da fattori di carattere nazionale, politico o religioso; essa rappresenta una valida sorgente di obiettiva informazione scientifica resa disponibile alla Santa Sede ed alla comunità scientifica internazionale. Attualmente l'attività dell'accademia copre sei aree principali:
Le discipline coinvolte sono ripartite in nove campi: discipline della fisica e discipline connesse; astronomia; chimica; scienze della terra e dell'ambiente; scienze della vita (botanica, agronomia, zoologia, genetica, biologia molecolare, biochimica, neuroscienze, chirurgia); matematica; scienze applicate; filosofia e storia delle scienze.
I membri dell'accademia sono eletti dal corpo degli accademici tra gli uomini e le donne di ogni etnia e religione, sulla base del valore scientifico delle loro attività e del loro profilo morale (art. 5 dello statuto). Essi sono poi nominati ufficialmente dal pontefice. L'accademia è governata da un presidente, nominato tra i suoi membri dal papa, coadiuvato da un consiglio scientifico e da un cancelliere. Inizialmente era formata da 80 accademici, 70 dei quali nominati a vita; nel 1986 Giovanni Paolo II aumentò ad 80 il numero dei membri a vita e stabilì che al loro fianco si abbia un limitato numero di accademici onorari scelti in quanto personalità altamente qualificate, ed altri con la qualifica di accademici a motivo delle posizioni che essi occupano, inclusi: il cancelliere dell'accademia, il direttore della Specola Vaticana, il prefetto della Biblioteca Apostolica Vaticana e il prefetto dell'Archivio Segreto Vaticano.
Il 26 ottobre 1996, all'atto di papa Giovanni Paolo II dell'enunciato sull'evoluzione alla Pontificia accademia delle scienze, 26 degli 80 membri della stessa erano vincitori del premio Nobel.
Nel 1972 per la prima volta venne nominato un presidente laico, Carlos Chagas Filho.
Gli atti erano raccolti negli Acta Pontificiae Academiae Scientiarum.
Gli obiettivi e le aspettative dell'accademia sono stati espressi da papa Pio XI nel motu proprio che ha emanato per la sua rifondazione nel 1936:
Quarant'anni dopo, il 10 novembre 1979, papa Giovanni Paolo II ha enfatizzato ancora una volta il ruolo e gli scopi dell'accademia, in occasione del centenario della nascita di Albert Einstein:
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