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Poggetello
frazione del comune di Tagliacozzo Da Wikipedia, l'enciclopedia libera
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Poggetello è una frazione del comune di Tagliacozzo (AQ), in Abruzzo.
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Geografia fisica
Il borgo è situato a 814 m s.l.m. su una collina posta tra il monte Velino e la catena montuosa dei Simbruini, sul versante occidentale della provincia dell'Aquila. Confina a nord con il comune di Sante Marie, a sud con Tagliacozzo e i piani Palentini, ad est con il monte Faito e il territorio della riserva naturale Monte Velino, ad ovest con i territori di Tremonti e Roccacerro.
Dista circa 3 chilometri dal capoluogo comunale[3].
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Storia
Riepilogo
Prospettiva

Il toponimo appare con il termine latino "Podium" nel Catalogo dei Baroni riferendosi con ogni probabilità al contemporaneo centro di Poggetello[4]. Di certo i toponimi "Podium in Marsi" o semplicemente "Podio" appaiono in documenti ecclesiastici e catasti dal XII secolo in poi, tra cui la bolla papale di Alessandro III del 1171[5] e quella di Clemente III, datata 1188[6] in cui la chiesa di Santa Maria risultò soggetta al monastero dei Santi Cosma e Damiano, il più antico edificio religioso di Tagliacozzo risalente all'VIII secolo[7].
Dalla seconda metà del XIII secolo il borgo venne governato da diversi feudatari seguendo le vicende storiche delle contee di Albe e Tagliacozzo che portarono prima la famiglia Orsini che governò il territorio unitamente ai rappresentanti della famiglia De Ponte[8][9] e a partire dagli ultimi anni del XV secolo la famiglia Colonna al controllo di gran parte del territorio della Marsica con Fabrizio I[10][11].
Fino agli inizi del XVI secolo il borgo, incluso nel ducato di Tagliacozzo, venne citato con il nome di Podium Bufare (Poggio Bufaio o Poggio della Bufara), dal termine latino "bufo" o "bufonis" che indicava un luogo paludoso in cui erano presenti i rospi[12][13]. L'antico toponimo andò modificandosi a cominciare dal Cinquecento in Pojetello, Poitello e Pogitello o Poggitello[5].
In epoca moderna il paese ha subito gravi danni dal terremoto della Marsica del 1915 e nel secondo dopoguerra, come gran parte dei centri montani dell'Abruzzo, si è spopolato a causa dell'emigrazione per motivi lavorativi verso le grandi città, in particolare verso la capitale.
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Monumenti e luoghi d'interesse


Architetture religiose
- Chiesa di Santa Maria delle Grazie in origine e fino alla metà del Settecento dedicata a Maria Immacolata[14]. Danneggiata dal sisma del 1915 venne restaurata negli anni cinquanta[15].
- Chiesa di San Rocco, edificata nel XVII secolo a seguito di un'epidemia di peste che nel Seicento decimò la popolazione[16].
- Chiesetta dell'Immaginetta restaurata nel 1978.
- Chiese scomparse dei conventi di Santa Lucia alle Fornaci e di San Salvatore.
Aree naturali
- Monte Faito
- Piani Palentini
- Imele
Società
Tradizioni e folclore
Nella prima domenica dopo Ferragosto si celebra la festa patronale in onore di san Rocco che si conclude con il ballo della Pupazza (Pantàsema)[5][17].
Infrastrutture e trasporti
Strade
- La strada statale 5 Via Tiburtina Valeria collega in località Le Crete il borgo a Tagliacozzo ed Avezzano in direzione sud e a Sante Marie e Carsoli in direzione nord.
Note
Bibliografia
Voci correlate
Altri progetti
Collegamenti esterni
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