La pietra di Saltrio è una roccia sedimentaria calcarea[1][2][3] estratta nell'omonimo paese di Saltrio, nelle cave Brusada e Salnova.
Fatti in breve Caratteristiche generali, Stato di aggregazione (in c.s.) ...
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Probabilmente già usata in età romana[4][5], la pietra di Saltrio ha trovato numerose applicazioni in architettura, non solo con funzione decorativa ma anche con una finalità strutturale.
Una lista di edifici e monumenti che includono elementi in pietra di Saltrio è riportata nel seguito.
Piemonte, Liguria ed Emilia-Romagna
Lombardia
Province di Milano e Monza-Brianza
- A Milano:
- in Santa Maria delle Grazie[9][2][13]: per le colonne del chiostro[14] e della tribuna del Bramante[14][15],
- nel Duomo: per alcune colonne[16] e nella struttura portante interna[7] ,
- nelle strutture e nelle decorazioni di altri edifici religiosi quali Santa Maria alla Porta, San Francesco di Paola, San Paolo Converso, San Tomaso in Terramara e Santa Maria Consolazione[14],
- nel Teatro alla Scala[7][14][2] e nel vicino monumento a Leonardo da Vinci[7],
- in palazzi come palazzo Litta[2][7][14], il Grand Hotel Et de Milan[7], palazzo Reale[2][14], la Biblioteca Ambrosiana[2][14], i palazzi Annoni[2][14], Archinto[2][14], Trivulzio[2][14] e Tharsis[2][14],
- in Porta Nuova[7], in Porta Garibaldi[7] e nella struttura dell'Arco della Pace[7],
- nella parte superiore degli arconi della Galleria Vittorio Emanuele[14][2],
- per alcuni monumenti funebri[16][4] del Cimitero Monumentale[4] (ad esempio, l'edicola Bruni[17]),
- in molte ville costruite dal 1300 in poi[9]e nella pavimentazione di piazza Leonardo da Vinci[18];
- a Senago: per l'altare della vecchia chiesa parrocchiale di Castelletto[19];
- a Bussero: nella facciata della chiesa dei Santi Nazaro e Celso[20].
Province di Lecco e Sondrio
Province di Como e Varese
Saltrio (I), su Monte San Giorgio. URL consultato il 14 marzo 2020.
Saltrio, su ilvaresotto.it. URL consultato il 14 marzo 2020.
Home, su Salnova. URL consultato il 14 marzo 2020.
Storia, su Salnova. URL consultato il 14 marzo 2020.
Copia archiviata, su comune.luino.va.it. URL consultato il 14 marzo 2020 (archiviato dall'url originale il 6 aprile 2020).
Markus Felber e Edoardo Agustoni, Il Monte San Giorgio: dai fossili alla lavorazione artistica della pietra : una storia di 300 milioni di anni, Edizioni Casagrande, 2005, p. 182.
Parrocchia, su Vico Morcote. URL consultato il 14 marzo 2020.
Storia Cattedrale, su parrocchialugano.ch. URL consultato il 14 marzo 2020 (archiviato dall'url originale il 5 febbraio 2020).
- AA.VV., Un messaggio di luce - La Chiesa della Beata Vergine Immacolata di Lugano, a cura di Arciconfraternita della Beata Vergine Immacolata a Lugano, Bellinzona, Tipografia Torriani SA, 2016.