Pierre Lepori

scrittore e traduttore svizzero Da Wikipedia, l'enciclopedia libera

Lou Lepori o Pierre Lepori (Lugano, 26 novembre 1968) è uno scrittore, traduttore, regista teatrale saggista e giornalista svizzero.[1]

Cresciuto in Ticino (di padre svizzero e madre di origini marchigiane[2]), si laurea in Lettere all'Università di Siena e consegue un dottorato a Berna in Theaterwissenschaft[3][4]; ha diretto la redazione italiana del Dizionario Teatrale Svizzero (Chronos Verlag, 2005[5][6]). Giornalista culturale per la Radio della Svizzera Italiana[7] e per la Radio Suisse Romande[8], è stato redattore della rivista di scambi culturali Viceversa e insegna all'Università di Ginevra[9].

Ha esordito come poeta nel 2003, con Qualunque sia il nome (introduzione di Fabio Pusterla), ottenendo il Premio Schiller[10]. È traduttore dal e verso il francese (Monique Laederach, Gustave Roud, Claude Ponti, Leopoldo Lonati, Mathilde Vischer, Sandro Penna[11]) e narratore. Il suo secondo romanzo, Sessualità è stato pubblicato contemporaneamente in versione italiana, francese e tedesca (un quarto volume alterna le tre lingue, parlate a turno dai tre protagonisti)[12]. Come saggista, si è occupato di teatro (Alberto Canetta[13], Luigi Pirandello[14]), letteratura (Philippe Rahmy[15][16]) e Gender Studies[17].

Dal 2015 al 2017 ha seguito, senza diplomarsi, un master di regia alla Manufacture (Scuola universitaria professionale delle arti sceniche di Losanna)[18] e firmato gli spettacoli Sans peau (2016, adattamento del suo romanzo d’esordio)[19][20], Les Zoocrates di Thierry Besançon (prima mondiale all'Opera de Losanna, con François Renou[21]), Klaus Nomi Projekt (2018-20)[22], Le Voyageur insomniaque (Sandro Penna), 2022 e 2024)[23].

Persona apertamente queer e nonbinary[24][25], ha fondato nel 2008 a Losanna il semestrale di letteratura e riflessione queer Hétérographe, revue des homolittératures ou pas:[26][27][28][29][30] (2009-2013) e realizzato un podcast sul proprio cambiamento di nome (2022)[31]. Ha ricevuto nel 2022 il Premio Lilly Rocchetti della Società Autrici e Autori svizzera[32].

Opere

Poesia

Prosa

  • Grisù, Bellinzona, Casagrande, 2007.
  • Sessualità, Bellinzona, Casagrande, 2011, versione originale italiana.
  • Sexualité, Losanna, Editions d'en bas, 2011, versione originale francese.
  • Sexualität, Biel, Verlag die Brotsuppe, 2011, traduzione tedesca di Jacqueline Aerne.
  • Sexualität, Bellinzona/Losanna/Biel, Casagrande/Editions d'en bas,/Verlag die Brotsuppe, 2011, versione trilingue (capitoli tedeschi tradotti dal francese e dall'italiano da Jacqueline Aerne).
  • Sans peau, Losanna, Editions d'en bas, 2013, versione francese di Grisù.
  • Come cani, Milano, Effigie, 2015.
  • Comme un chien, Losanna, Editions d'en bas, 2015.
  • Nuit américaine, Losanna, Editions d'en bas, 2018.
  • Klaus Nomi Projekt, Losanna, Editions HumuS, 2018 (libro+CD con Cédric Leproust, Marc Berman, Albertine Zullo)
  • Effetto notte, Milano, Effigie, 2019.
  • Corpi, Milano, Effigie, 2024.

Saggistica

  • Alberto Canetta. La traversata del teatro, prefazione di Paolo Di Stefano, DVD a cura delle Teche RTSI, Bellinzona/Basilea, Casagrande/Theaterkultur Verlag, 2007.
  • Il teatro nella Svizzera italiana. La generazione dei fondatori (1932-1987), Bellinzona, Casagrande, 2008.
  • Wolf in translation, in Louis Wolfson, cronache da un pianeta infernale, a cura di Piero Barbetta, Roma, Manifestolibri, 2014.
  • Obscenity is joyous: il ritorno del rimosso sulla scena occidentale, in Disgusto e desiderio. Enciclopedia dell’Osceno, a cura di Martino Doni, Milano, Medusa, 2015.
  • Queer in translation, in La traduction comme création / Translation and creativity, a cura di Martine Hennard Dutheil de la Rochère etIrene Weber Henking, Losanna, Centre de Traduction Littéraire, 2016.
  • "Creare, crearsi": Pirandello queer, in Pirandello tra presenza e assenza. Per una mappatura internazionale di un fenomeno culturale, a cura di Paola Casella e Thomas Klinkert, Berna, Peter Lang, 2020, pp. 277–300.
  • Le Théâtre de Luigi Pirandello, Losanna, Ides & Calendes, 2020.
  • Philippe Rahmy, le voyageur de cristal, Ginevra, Éditions Double-Ligne, 2023[34].

Traduzioni

  • Anne-Lou Steininger, Il teatro delle mosche, Losanna, SSA, 1998.
  • Anne Cunéo, Ofelia dei quartieri bassi, Losanna, SSA, 2001.
  • Monique Laederach, Voci sparse d'ombra, Milano, Marcos y Marcos, 2004.
  • Gustave Roud, Requiem e altre prose poetiche, Novara, Interlinea, 2006.
  • Claude Ponti, Catalogo dei genitori, per i bambini che vogliono cambiarli, Milano, Babalibri, 2010.
  • Leopoldo Lonati, Les Mots que je sais, con Mathilde Vischer, Losanna, Editions d'en bas, 2014.
  • Disaccordati accordi. Quattro poeti svizzeri contemporanei, cura e traduzione di Anna Ruchat et Pierre Lepori, Livorno, Valigie Rosse, 2015.
  • Sandro Penna, Poesie / Poèmes (1973), prefazione di Roberto Deidier, Losanna, Éditions d'en bas, 2022.
  • Mathilde Vischer, Lisières / Margini, prefazione di Fabio Pusterla, immagini di Muriel Zeender, Bellinzona, Sottoscala, 2023.

Teatro

  • Sans peau, Losanna, testo e regia, Théâtre 2.21, marzo-aprile 2015.
  • Thierry Besançon, Les Zoocrates, Opéra de Lausanne, (con François Renou), aprile-maggio 2017.
  • Luigi Pirandello, Se Trouver, Losanna, La Manufacture, settembre 2018.
  • Klaus Nomi Projekt, testo e regia, Losanna, Festival InCité, 2018 (tournée 2020-21).
  • Le Voyageur insomniaque (Sandro Penna), testo e regia, Losanna, Théâtre 2.21, gennaio 2022[35], 2024 (Théâtre Pulloff[36]).

Note

Collegamenti esterni

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