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attrice e cantante italiana Da Wikipedia, l'enciclopedia libera
Paola Pitagora, pseudonimo di Paola Gargaloni (Parma, 24 agosto 1941), è un'attrice e cantante italiana.
Paola Pitagora | |
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Paola Pitagora nel film Senza sapere niente di lei (1969) | |
Nazionalità | Italia |
Genere | Pop |
Periodo di attività musicale | 1964 – 1976 |
Strumento | voce |
Etichetta | RCA Italiana, Ultima Spiaggia, Cetra |
Album pubblicati | 3 |
Studio | 3 |
Paola Pitagora muove i suoi primi passi nel Centro sperimentale di cinematografia e nella scuola di recitazione di Alessandro Fersen. Ha iniziato la carriera nel mondo dello spettacolo come presentatrice di programmi televisivi come: Il giornale delle vacanze, Fuori l'orchestra, Aria di vacanze e Cinema d'oggi. La Pitagora dimostrò il suo talento e la sua versatilità anche come autrice di canzoni per bambini, scrivendo tra gli altri anche La giacca rotta, che vinse nel 1962 lo Zecchino d'Oro, e La zanzara.
A teatro, dopo l'esordio, sempre nel 1962, in Gog e Magog, Paola Pitagora partecipa a Danza di morte di Strindberg, Corte Savella di Anna Banti e alla commedia musicale Ciao Rudy, al fianco di Marcello Mastroianni. Paola Pitagora appare in film come Kapò di Gillo Pontecorvo (1959); La viaccia di Mauro Bolognini (1961); Barabba di Richard Fleischer, in cui interpreta il ruolo di Maria Maddalena (1961). Nel 1965 arriva la consacrazione con I pugni in tasca di Marco Bellocchio, nel quale interpreta il personaggio di Giulia. Nel 1967[1] ha collaborato con il Pioniere Noi Donne nella rubrica la "Posta".
In televisione, prese parte nel 1964-1965, insieme a Johnny Dorelli, a due edizioni del programma televisivo Johnny 7, ma il ruolo che l'ha resa popolare al grande pubblico è quello di Lucia Mondella nello sceneggiato televisivo I promessi sposi (1967), per la regia di Sandro Bolchi. Successivamente prende parte al film Senza sapere niente di lei (1969) di Luigi Comencini: questa interpretazione le vale il Nastro d'argento come miglior attrice. Fino alla fine degli anni settanta continua a dividersi tra cinema e televisione: Cristoforo Colombo (1968), A come Andromeda (1972), con Luigi Vannucchi, Il caso Lafarge (1973); oltre che al teatro nello Jacopone da Todi, con Gianni Morandi; e all'attività di cantante con l'album Sputafuori Strega (1976).
La sua attività prosegue sia per il cinema, con il film di Mario Bianchi Napoli una storia d'amore e di vendetta (1979) e Aiutami a sognare (1981), che per il piccolo schermo con Flipper, Pronto soccorso e Passioni. A teatro lavora nelle rappresentazioni di Il pellicano (1980), I capricci di Marianna (1985), La foresta d'argento (1988). Nel luglio 1982 posa nuda per l'edizione italiana di Playboy. Nei primi anni novanta continua la sua attività come attrice in Gli assassini vanno in coppia di Piero Natoli, e in Tutti gli anni una volta l'anno di Gianfrancesco Lazotti. Alla fine degli anni novanta, Paola Pitagora partecipa allo sceneggiato Incantesimo in onda sulle reti Rai, nel quale interpreta il ruolo di Giovanna Medici, direttrice della clinica privata Life.
Paola Pitagora è ritornata in teatro nel 2004 portando in scena il Magnificat, con la figlia Evita Ciri e Valentina Chico. In questo periodo sono da ricordare anche i primi successi letterari, come Fiato d'artista (2001), Antigone e l'onorevole (2004) e Sarò la tua bambina folle (2006). Nel 2005 vince la targa speciale del premio Alghero premio Alghero Donna.[2] Nel 2006 è nel cortometraggio Fine stagione di Duccio Chiarini. Dal 2012 al 2013 è stata una delle protagoniste della fiction di Canale 5 Le tre rose di Eva, interpretando Ottavia Taviani.
Dopo un legame negli anni sessanta con il pittore Renato Mambor, durato dodici anni,[3] ha avuto alcune storie d'amore con Tito Schipa Jr.,[3] con Gianni Morandi[4] e con Ciro Ciri, con cui ha avuto la figlia Evita Ciri. Si professa cattolica «dubbiosa».[5]
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