Nocera Umbra
comune italiano Da Wikipedia, l'enciclopedia libera
comune italiano Da Wikipedia, l'enciclopedia libera
Nocera Umbra è un comune italiano di 5 515[1] abitanti della provincia di Perugia in Umbria.
Nocera Umbra comune | |
---|---|
Veduta | |
Localizzazione | |
Stato | Italia |
Regione | Umbria |
Provincia | Perugia |
Amministrazione | |
Sindaco | Virginio Caparvi (lista civica Futura Nocera) dal 5-10-2021 |
Territorio | |
Coordinate | 43°07′N 12°47′E |
Altitudine | 520 m s.l.m. |
Superficie | 157,17 km² |
Abitanti | 5 515[1] (30-6-2022) |
Densità | 35,09 ab./km² |
Frazioni | Vedi elenco |
Comuni confinanti | Assisi, Fabriano (AN), Fiuminata (MC), Foligno, Gualdo Tadino, Serravalle di Chienti (MC), Valfabbrica, Valtopina |
Altre informazioni | |
Cod. postale | 06025 |
Prefisso | 0742 |
Fuso orario | UTC+1 |
Codice ISTAT | 054034 |
Cod. catastale | F911 |
Targa | PG |
Cl. sismica | zona 2 (sismicità media)[2] |
Cl. climatica | zona E, 2 318 GG[3] |
Nome abitanti | nocerini |
Patrono | san Rinaldo |
Giorno festivo | 9 febbraio |
Cartografia | |
Posizione del comune di Nocera Umbra all'interno della provincia di Perugia | |
Sito istituzionale | |
Fu un insediamento di origine umbra (dal nome Noukria, sign. "La Nuova"), fondata dai Camers (Camerinesi) a 109 miglia da Roma e vicina alla catena degli Appennini Nocerini.
La località si sviluppò prevalentemente in età romana (con il nome di Nuceria Camellaria), grazie alla sua ubicazione lungo la via Flaminia, proprio dove si diramava un ramo della Flaminia che portava a Fanum. I Romani costruirono anche un'altra strada, la Septempedana, che attraversati i vici di Dubios, Prolaqueum e Septempeda proseguiva per Ancona. Plinio il Vecchio, nella sua Naturalis Historia, nell'elenco dei Popoli Umbri cita i "Nucerini cognomine Favonienses et Camellani", (i Nocerini chiamati Favoniensi e Camellani), i primi (Favoniensi) avrebbero abitato nella vicina località oggi chiamata Pievefanonica, mentre un gruppo di Camellani si sarebbero trasferiti vicino ad Arcevia nel Piceno.
Dal V secolo fino alla fine del XX fu sede di diocesi e prima del X secolo inglobò anche il vastissimo territorio già delle antiche città di Tadinum, Plestia e Sentinum.
Il primo saccheggio, se non una vera e propria distruzione, come ci tramanda lo storico Jordanes, si ebbe al passaggio dei circa centomila Goti di Alarico, diretti verso Roma (che presero nel 410). Occupata nel 571 dai Longobardi, data la sua importanza strategica, divenne sede di un Gastaldo, (uno dei dieci del Ducato di Spoleto, con un'autorità simile al prefetto di provincia attuale) che aveva responsabilità militari, amministrative e giudiziarie, coadiuvato da alcuni Sculdasci dislocati nel vasto territorio. Già dalla prima invasione longobarda fu sede anche di una Arimannia, formata da famiglie di guerrieri nobili e molto ricchi dei quali alla fine dell'Ottocento è stata trovata una vasta necropoli. Con i Franchi, divenne contea dell'estremo nord-ovest del Ducato di Spoleto, a ridosso di quella che, fino a non molto tempo prima, era stata zona di confine con le terre dipendenti dall'Esarcato Bizantino di Ravenna.
La città medioevale, chiusa nelle sue mura inaccessibili e con la sua rocca inespugnabile in cima, circondata da torri, aveva circa tremila abitanti. L'intera vastissima diocesi (1500 km²) intorno ai diecimila abitanti.
Fu presa e incendiata da Federico II, imperatore del Sacro Romano Impero, nel 1248, per il suo essere di parte guelfa e per via di una ribellione, e pochi anni dopo, nel 1279, distrutta da un violento terremoto.
Ricostruita, fu prima sotto il governo di conti longobardi e poi, dalla metà del XV secolo, pur avendo un proprio governatore, fece parte dello Stato della Chiesa fino all'Unità d'Italia, nel 1860.
Nel settembre del 1997 un terremoto del 6º grado Richter, con epicentro nel segmento Colfiorito-Nocera, ha reso completamente inabitabile l'antico centro storico, causando l'esodo degli abitanti e delle attività commerciali, sia in altre zone del comune, sia nelle vicine città della Valle Umbra Sud. Le notevoli dimensioni del centro storico di Nocera e l'importanza del patrimonio artistico e monumentale presente nell'area, hanno allungato i tempi di riparazione e restauro, che in alcuni casi si sono protratti fino al biennio 2015/2016, a quasi vent'anni di distanza dagli sconvolgimenti sismici del 1997. Solo allora sono stati definitivamente completati i lavori di ripristino del capoluogo comunale e di quelle frazioni che più avevano riportato danni e distruzioni a causa del sisma.[4]
Caratteristica città medioevale arroccata su una collina e famosa per la bontà delle acque del suo territorio, portate nel Seicento fino a Costantinopoli, è dotata di diversi monumenti storici:
Nel Museo dell'Alto Medioevo di Roma, sono conservati importanti reperti trovati a fine Ottocento in quasi duecento tombe longobarde, del VI e VII secolo, dell'arimannia stanziata nel territorio di Nocera.
Abitanti censiti[6]
Secondo i dati ISTAT[7] al 31 dicembre 2015 la popolazione straniera residente era di 640 persone (10,96%). Le nazionalità maggiormente rappresentate in base alla loro percentuale sul totale della popolazione residente erano:
Acciano, Africa, Aggi, Bagnara, Bagni, Bandita, Boschetto, Capannacce, Casaluna, Casa Paoletti, Case, Case Basse, Castiglioni, Castrucciano, Catecuccio, Cellerano, Ceresole, Colle, Collecroce, Colpertana, Colsaino, Gaifana, Grillo, Isola, La Costa, Lanciano, Largnano, Le Cese, Le Molina, Le Prata, Maccantone, Mascionchie, Molinaccio, Montecchio, Mosciano, Mugnano, Nocera Scalo, Pettinara, Ponte Parrano, Salmaregia, Schiagni, Sorifa, Stravignano, Villa Postignano, Ville Santa Lucia.
Il comune è servito dalla SS3 Via Flaminia ricostruita in variante tramite gli svincoli di Nocera Scalo, Nocera Umbra e Colle/Gaifana. Dalla Flaminia vecchia presso il vecchio mattatoio nella zona est della cittadina, si dirama la ex-Strada statale 361 Septempedana, la quale attraversando l'Appennino presso il Passo del Termine unisce Nocera ad Ancona percorrendo la valle del Potenza e passando fra l'altro per Fiuminata, Pioraco e San Severino Marche. Essa riprende il nome di un'antica strada militare romana, la quale collegava la Via Flaminia con gli avamposti di Prolaqueum e Septempeda.
Nocera è servita dalla linea ferroviaria Roma-Ancona, sulla quale è ubicata la omonima stazione.
Periodo | Primo cittadino | Partito | Carica | Note | |
---|---|---|---|---|---|
8 agosto 1988 | 19 ottobre 1991 | Antonio Petruzzi | Partito Socialista Italiano | Sindaco | [11] |
30 ottobre 1991 | 7 giugno 1993 | Valter Ruggiti | Partito Democratico della Sinistra | Sindaco | [11] |
26 giugno 1993 | 27 aprile 1997 | Valter Ruggiti | Partito Democratico della Sinistra | Sindaco | [11] |
28 aprile 1997 | 13 maggio 2001 | Antonio Petruzzi | Centro | Sindaco | [11] |
14 maggio 2001 | 29 maggio 2006 | Antonio Petruzzi | Centro-destra | Sindaco | [11] |
30 maggio 2006 | 16 maggio 2011 | Donatello Tinti | Centro-sinistra | Sindaco | [11] |
17 maggio 2011 | 5 giugno 2016 | Giovanni Bontempi | Vivere Nocera | Sindaco | [11] |
6 giugno 2016 | 5 ottobre 2021 | Giovanni Bontempi | Vivere Nocera | Sindaco | [11] |
5 ottobre 2021 | in carica | Virginio Caparvi | Futura Nocera | Sindaco |
La principale squadra di calcio della città era l’A.S.D. Nocera Umbra, nata nel 1969. Ha vissuto il suo periodo d'oro negli anni 70, sotto la presidenza di Mario Timi "Mr. Panu", in cui è arrivata a militare in Serie D. Il picco più basso è stato toccato nella stagione calcistica 2017/2018, in cui la città non è riuscita a iscrivere nessuna squadra ai campionati dilettantistici.
Discorso diverso per la stagione 2018/2019, in cui sono state iscritte due squadre al campionato di Seconda categoria Umbra girone B, la ASD Nocera Umbra 2017 e la ASD Calcio Nocera 1969. La prima si è classificata seconda perdendo i Play Off contro il Costano e mancando così la promozione, mentre la seconda si è classificata nona.
Seamless Wikipedia browsing. On steroids.
Every time you click a link to Wikipedia, Wiktionary or Wikiquote in your browser's search results, it will show the modern Wikiwand interface.
Wikiwand extension is a five stars, simple, with minimum permission required to keep your browsing private, safe and transparent.