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museo di Roma Da Wikipedia, l'enciclopedia libera
Il Museo nazionale degli strumenti musicali è sito nella Palazzina Samoggia in piazza Santa Croce in Gerusalemme 9/a (l'accesso è a fianco della Chiesa di Santa Croce di Gerusalemme), a Roma.
Museo nazionale degli strumenti musicali | |
---|---|
Il museo | |
Ubicazione | |
Stato | Italia |
Località | Roma |
Indirizzo | Via di Santa Croce di Gerusalemme 9/a |
Coordinate | 41°53′20.08″N 12°30′51.08″E |
Caratteristiche | |
Tipo | Musicale |
Apertura | 1964 |
Gestione | Ministero della cultura- Direzione Musei Statali della città di Roma |
Direttore | Sonia Martone |
Visitatori | 15 770 (2018)[1] |
Di proprietà statale, dal dicembre 2014 il Ministero per i beni e le attività culturali lo ha gestito tramite il Polo museale del Lazio, e dal dicembre 2019 attraverso la Direzione Musei statali di Roma.
Tra quanti si sono dedicati alla raccolta degli strumenti musicali vi sono Athanasius Kircher ed Evan Gorga. Il collezionista gesuita Kircher, come appare dal libro di Andrea Cionci "Il tenore collezionista" edito da Edizioni Nardini nel 2004, pare che sia stato un esperto di organologia. Con l'arrivo dei piemontesi a Roma la collezione Kircher fu dispersa, invece il Gorga ebbe dei problemi economici e di spazio; tuttavia gli rimasero circa 3000 pezzi stipati in dieci appartamenti di Via Cola di Rienzo 285 a Roma e, successivamente, entrarono, come possedimento dello Stato italiano il 27 settembre 1949 quando lo stato stesso si impegnò a pagare i debiti di Gorga.
Gli strumenti musicali erano, ad ogni modo, una delle 30 collezioni con più di 150000 pezzi della raccolta Gorga, privi in origine di una propria sede di esposizione. Tra le altre collezioni di Gorga, non presenti nel museo, sono da citare: giocattoli, terrecotte, farmacie da viaggio, ferri chirurgici e bilance. La sede per gli strumenti musicali all'inizio fu un problema, questa fu in seguito trovata mediante l'interessamento della professoressa Luisa Cervelli la quale si batté per il restauro e la catalogazione sistematica. In seguito acquisì vari altri strumenti tra cui l'arpa Barberini, il pianoforte di Bartolomeo Cristofori, i cornamuti cinquecenteschi di Weier, il claviciterio. Il secondo piano, che dovrà accogliere gli strumenti del XIX secolo è ancora in fase di allestimento. Altri strumenti, depositati nei magazzini limitrofi saranno esposti in una palazzina attigua a restauro ultimato.[2]
È raggiungibile dalla stazione Porta Maggiore. |
È raggiungibile dalla fermata P.za di Porta Maggiore | del tram 3 |
È raggiungibile dalla fermata P.za di Porta Maggiore | del tram 5 |
È raggiungibile dalla fermata P.za di Porta Maggiore | del tram 14 |
È raggiungibile dalla fermata P.za di Porta Maggiore | del tram 19 |
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