Le foglie lungo il caule sono disposte in modo alterno, hanno una lamina intera o seghettata, talvolta pennatifida (o pennatolobate). La consistenza può eseere sia rigida che molle.
Le infiorescenze si compongono di capoliniomogami (molto raramente eterogami). I capolini, da uno a molti (raggruppati a pannocchia - raramente formano corimbi), sono formati da un involucro a forma globosa, ovoidale o emisferico (simile ad una ciotola) composto da brattee (o squame) all'interno del quale un ricettacolo fa da base ai fiori tutti tubulosi. Le brattee dell'involucro, disposte su più serie in modo embricato, sono simili alle foglie rigide e venate; le appendici delle brattee sono da acute a acuminate spesso con spine apicali, talvolta riflesse, raramente mutiche. Le serie più interne hanno brattee più lunghe, papilloso-puberolenti all'apice. Talvolta le appendici si sviluppano in ampie scaglie. Il ricettacolo normalmente è sericeo.
Il frutto è un achenio con pappo. Gli acheni, con forme lineari-oblunghe e normalmente rigati o costati, sono glabri e rugosi tra le coste. Il pericarpo dell'achenio è sclerificato; alla sommità l'achenio è provvisto di una piastra dritta. Il pappo (persistente) è inserito in un anello parenchimatico sulla piastra apicale e in genere è formato da due anelli si setole barbate (o barbato-piumose); l'anello interno è rialzato. Il colore del pappo varia da biancastro a bruno-giallastro. Non è presente l'elaisoma. L'ilo è basale.
Riproduzione: la fecondazione avviene fondamentalmente tramite l'impollinazione dei fiori (vedi sopra).
Dispersione: i semi cadendo a terra (dopo essere stati trasportati per alcuni metri dal vento per merito del pappo – disseminazione anemocora) sono successivamente dispersi soprattutto da insetti tipo formiche (disseminazione mirmecoria).
Le specie di questo genere si trovano in Eurasia.[2]
La famiglia di appartenenza di questa voce (Asteraceae o Compositae, nomen conservandum) probabilmente originaria del Sud America, è la più numerosa del mondo vegetale, comprende oltre 23.000 specie distribuite su 1.535 generi[10], oppure 22.750 specie e 1.530 generi secondo altre fonti[11] (una delle checklist più aggiornata elenca fino a 1.679 generi)[12]. La famiglia attualmente (2021) è divisa in 16 sottofamiglie.[1]
La tribù Cardueae a sua volta è suddivisa in 12 sottotribù (la sottotribù Centaureinae è una di queste).[5][13][14][15]
Filogenesi
La classificazione della sottotribù rimane ancora problematica e piena di incertezze. Questo genere appartiene al gruppo informale Serratula Group (o anche "Klasea Group")[15] composto dai generi Klasea Cass e Serratula L. Il gruppo, nell'ambito della sottotribù Centaureinae e da un punto di vista filogenetico, si trova più o meno in una posizione centrale vicino al gruppo informale Rhaponticum Group.[3][4][5]
Klasea è simile al genere Serratula, ma differisce per l'infiorescenza formata da capolini solitari su lunghi peduncoli e per i fiori tutti ermafroditi.[16]
Klasea hastifolia (Korovin & Kult. ex Iljin) L.Martins
Klasea haussknechtii (Boiss.) Holub
Klasea integrifolia (Vahl) Greuter
Klasea khorasanica Ranjbar, Negaresh & Joharchi
Klasea khuzistanica (Mozaff.) Mozaff. ex Hidalgo
Klasea kotschyi (Boiss.) Greuter & Wagenitz
Klasea kurdica (Post) Greuter & Wagenitz
Klasea lasiocephala (Bornm.) Greuter & Wagenitz
Klasea latifolia (Boiss.) L.Martins
Klasea legionensis (Lacaita) Holub
Klasea leptoclada (Bornm. & Sint.) L.Martins
Klasea litwinowii (Iljin) Ranjbar & Negaresh
Klasea lycopifolia (Vill.) Á.Löve & D.Löve
Klasea lyratifolia (Schrenk) L.Martins
Klasea marginata (Tausch) Kitag.
Klasea melanocheila (Boiss. & Hausskn.) Holub
Klasea moreana Greuter
Klasea mouterdei (Arènes) Greuter & Wagenitz
Klasea nana Ranjbar & Negaresh
Klasea nudicaulis (L.) Fourr.
Klasea oligocephala (DC.) Greuter & Wagenitz
Klasea pallida (DC.) Holub
Klasea paradoxa (Mozaff.) Ranjbar & Negaresh
Klasea pinnatifida (Cav.) Talavera
Klasea procumbens (Regel) Holub
Klasea pusilla (Labill.) Greuter & Wagenitz
Klasea quinquefolia (Willd.) Greuter & Wagenitz
Klasea radiata (Waldst. & Kit.) Á.Löve & D.Löve
Klasea sanandajensis Ranjbar & Negaresh
Klasea serratuloides (Fisch. & C.A.Mey. ex DC.) Greuter & Wagenitz
Klasea sogdiana (Bunge) L.Martins
Klasea suffruticulosa (Schrenk) L.Martins
Klasea suffulta (Rech.f.) L.Martins
Klasea turkica Yild.
Klasea viciifolia (Boiss. & Hausskn.) L.Martins
Klasea yunus-emrei B.Dogan, Ocak & A.Duran
Specie della flora spontanea italiana
Nella flora spontanea italiana del gruppo di questa voce sono presenti 4 specie:[16][17][18]
le brattee esterne dell'involucro hanno una spina apicale lunga 4 - 8 mm;
Klasea flavescens (L.) Holub - Cerretta spinulosa: l'altezza massima della pianta è di 2 - 6 dm; il ciclo biologico è perenne; la forma biologica è emicriptofita scaposa (H scap); il tipo corologico è "Sud Ovest Mediterraneo"; l'habitat tipico sono le boscaglie, i cedui e i pascoli; in Italia è una specie rara e si trova al Centro e al Sud fino ad una quota di 800 ms.l.m..
le brattee esterne dell'involucro hanno una spina apicale minore di 3 mm (oppure è nulla);
Klasea radiata (Waldst. & Kit.) Á.Löve & D.Löve: la lamina delle foglie basali è pennatifida. L'altezza massima della pianta è di 2 - 6 dm; il ciclo biologico è perenne; la forma biologica è emicriptofita scaposa (H scap); il tipo corologico è "Sud Siberiano / Sud Est Europeo (Steppico)"; l'habitat tipico sono i prati montani; in Italia è una specie molto rara e si trova (forse) nei Friuli fino ad una quota compresa tra 300 e 600 ms.l.m..
Klasea nudicaulis (L.) Fourr. - Cerretta maggiore: il contorno della lamina delle foglie basali è dentata o intera; la spina apicale delle brattee dell'involucro è ripiegata all'infuori. L'altezza massima della pianta è di 3 - 5 dm; il ciclo biologico è perenne; la forma biologica è emicriptofita scaposa (H scap); il tipo corologico è "Orofita - Sud Ovest Europeo"; l'habitat tipico sono i prati aridi e le rupi calcaree; in Italia è una specie rara e si trova al Nord e al Centro fino ad una quota compresa tra 1.200 e 2.200 ms.l.m..
Klasea lycopifolia Á.Löve & D.Löve: il contorno della lamina delle foglie basali è dentata o intera; la spina apicale delle brattee dell'involucro è diritta. L'altezza massima della pianta è di 2 - 6 dm; il ciclo biologico è perenne; la forma biologica è emicriptofita scaposa (H scap); il tipo corologico è "Sud Est Europeo (Pontico)"; l'habitat tipico sono i prati montani su calcare; in Italia è una specie molto rara e si trova con discontinuità al Nord e Centro ad una quota compresa tra 500 e 1.800 ms.l.m..
Sinonimi
Sono elencati alcuni sinonimi per questo genere:[2]