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Karim Aga Khan IV

imam dei musulmani ismailiti nizariti (1936-2025) Da Wikipedia, l'enciclopedia libera

Karim Aga Khan IV
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Karīm al-Husaynī, Āgā Khān, vero nome Karīm al-Husaynī (in arabo سمو الأمیر شاہ کریم الحسیني آغا خان الرابع?; Ginevra, 13 dicembre 1936Lisbona, 4 febbraio 2025), è stato il quarantanovesimo Imam dei musulmani Ismailiti Nizariti.

Fatti in breve In carica, Predecessore ...
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Figlio del principe Ali Aga Khan (1911-1960) e della principessa Tajuddawlah Aga Khan (nata Joan Barbara Yarde-Buller) (1908-1997), succedette l'11 luglio 1957 nella suddetta carica ereditaria al nonno Mahommed Shah Aga Khan III (1877-1957). Suo padre (morto nel 1960) era l'erede di quest'ultimo, che preferì, tuttavia, designare il nipote. Karim aveva la nazionalità britannica e portoghese[1] ed è stato a capo di un grande impero economico-finanziario (soprattutto nel settore turistico e aeronautico), titolare di un patrimonio netto stimato intorno ai 13 miliardi di dollari.[2][3]

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Biografia

Riepilogo
Prospettiva

Infanzia ed educazione

Lo stesso argomento in dettaglio: Aga Khan e Aga Khan III.

Quello di Aga Khan è un titolo onorifico conferito, nel 1834, al 46º Imam dei Nizariti Hasan Ali Shah (1817-1881) dallo scià di Persia Fath Ali Shah, in quanto aveva sposato la figlia Sarv-i Jahan Khanum, diventando così un membro della famiglia imperiale Qajar. Il titolo di Principe (con trattamento di Sua altezza) fu riconosciuto dai successivi sovrani persiani e anche dalla Gran Bretagna. La consorte dell'Aga Khan è denominata begum, i figli e gli altri parenti si distinguono come principi.[4]
Il 26 ottobre 1967 l'Aga Khan IV fu l'unico "straniero" presente all'incoronazione, a Teheran, di Mohammad Reza Pahlavi e dell'imperatrice Farah.[5]

I Nizariti (18 milioni nel 2007, sparsi soprattutto in India e Pakistan), costituiscono la principale branca degli Ismailiti, un tempo noti come Assassini (seguaci di Hasan), e riconoscono l'Aga Khan come loro Imam ereditario.[6]

Trascorse la giovinezza a Nairobi (Kenya) e, trasferitosi in Svizzera, frequentò per nove anni la prestigiosa scuola "Istituto Le Rosey", presso Ginevra. Si laureò nel 1959 presso l'Università Harvard in "Storia Islamica" con un BA Honors.

Carriera sciistica

Fatti in breve Nazionalità, Sci alpino ...

In gioventù praticò lo sci alpino: partecipò da britannico ai Mondiali di Chamonix 1962, piazzandosi 36º nello slalom gigante e non qualificandosi per la finale dello slalom speciale[7], e rappresentò l'Iran ai IX Giochi olimpici invernali di Innsbruck 1964, classificandosi 59º nella discesa libera, 53º nello slalom gigante e non qualificandosi per la finale dello slalom speciale.

Matrimoni

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Il principe con la begum Inaara

Nel 1969 sposò Begum Salimah Aga Khan (nata Sarah Frances Croker-Poole), nata a Nuova Delhi da genitori britannici e cresciuta in India. Hanno avuto tre figli: la principessa Zahra, nata nel 1970, il principe ed erede Rahim (Aga Khan V), nato nel 1971, e il principe Husayn, nato nel 1974. Divorziarono nel 1995.

Tre anni dopo Karim scelse come seconda consorte la tedesca Gabriele Renate Thyssen (nata Homey) (divenuta con la conversione alla religione musulmana e le successive nozze Begum Inaara Aga Khan), già divorziata dal principe Carlo Emilio di Leiningen, dalla quale ebbe nel 2000 un figlio, Ali. Begum Inaara, nata come Gabriele Renate Homey, figlia di Helmut Friedhelm Homey e di Renate Thyssen-Henne (nata Kerkhoff), prese durante l'infanzia il cognome del patrigno Bodo Thyssen, membro della famiglia Thyssen. Nel 2014 anche questo matrimonio è stato sciolto.[8]

Imam dei Musulmani Ismailiti Nizariti

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Aga Khan IV nel 1959

Il principe è divenuto Imam dei Musulmani Ismailiti Nizariti l'11 luglio 1957, all'età di vent'anni, succedendo al nonno, Aga Khan III, che non condivideva lo stile di vita del figlio Ali, noto playboy (sposo anche della star hollywoodiana Rita Hayworth, madre, nel 1949, di Yasmin). Ali Khan, nato a Torino dall'italiana Cleope Teresa "Ginetta" Magliano, scomparve poi nel 1960 in un incidente automobilistico.[9]

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Margaret d'Inghilterra con la famiglia, il principe Aga Khan e l'avvocato Paolo Riccardi

Il trattamento di Sua altezza gli fu accordato nel 1957, dopo la morte del nonno, dalla regina Elisabetta II del Regno Unito; quello di Sua altezza reale nel 1959 dallo scià di Persia.[10]

Fu il quarantanovesimo Imam ereditario dei Nizariti (la setta degli Assassini) Khoja ed era da essi ritenuto diretto discendente di Maometto attraverso suo cugino e genero ʿAlī b. Abī Ṭālib, primo Imam degli sciiti, e di sua moglie Fāṭima, figlia del Profeta.[11]

Ha interrotto la tradizione secondo cui ogni anno l'Aga Khan, con turbante e scettro incastonati di pietre preziose, presiedeva a Karachi la cerimonia organizzata dai Nizariti in cui gli veniva corrisposto tanto oro, platino e diamanti corrispondente al suo peso.[12][13]

Dopo la sua morte, suo figlio Rahim Al-Hussaini è stato nominato 50º Imam ereditario degli Ismailiti Nizariti, assumendo il ruolo di guida spirituale della comunità. La sua successione segna la continuità dell'impegno del padre nello sviluppo globale e nella promozione del benessere delle popolazioni vulnerabili.[14]

Impegno per la Sardegna

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L'Aga Kahn, Cino Ricci e Gianni Agnelli nel 1983

Ricevette delle onorificenze in Italia per i suoi impegni in Sardegna, con il socio e amico Gianfranco Fodde, in particolare per lo sviluppo turistico della Costa Smeralda; nel 1963 diede vita alla compagnia aerea Alisarda, poi divenuta Meridiana (che rilevò pure l'aeroporto di Firenze-Peretola) e fece costruire, nel 1969, il nuovo aeroporto di Olbia-Costa Smeralda, diventato il più importante scalo internazionale dell'isola.[15]

L'Aga Khan dimostrò apprezzabili capacità imprenditoriali quando, nel 1962, attratto dalla naturale bellezza del tratto di costa nord-orientale sarda compresa nei comuni di Olbia ed Arzachena, acquistò quei terreni. Coadiuvato dagli architetti Jacques Couelle, Savin Couelle, Luigi Vietti e Michele Busiri Vici, ideò lo stile della Costa Smeralda con l'utilizzo dei materiali locali galluresi, come il granito e il legno. Fondò Porto Cervo, sede del cosiddetto jet set internazionale, e fece costruire un capiente porto (700 posti), con lussuosi alberghi e ritrovi mondani. Il 12 maggio 1967 fondò lo Yacht Club Costa Smeralda. Nel 2012 il controllo del Consorzio fu trasferito ad altre società.[16]

Nel 1977, primo tra i musulmani in Italia, ricevette dal capo dello Stato Giovanni Leone il titolo di cavaliere di gran croce dell'Ordine al merito della Repubblica italiana e nel 1988 quello di Cavaliere del Lavoro.[17]

Nel gennaio 2013 acquisì nuovamente Meridiana, ricapitalizzandola[18].

Giubileo d'oro

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Il palazzo dell'Aga Khan a Pune

L'Aga Khan, che risiedeva soprattutto a Gouvieux, in Francia (nella residenza denominata Domaine d'Aiglemont), ma anche nella fastosa residenza indiana di Pune, festeggiò l'11 luglio 2007, a Karachi, il giubileo d'oro del suo imamato.

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Ascendenza

Genitori Nonni Bisnonni Trisnonni
Aga Khan II Aga Khan I  
 
Sarv-i Jahan Khanum  
Aga Khan III  
Nawab A'lia Shamsul-Muluk Mirza Ali Muhammad Nizam al-Dawla  
 
Khurshid Kulah Khanum  
Ali Aga Khan  
Michele Magliano Gabriele Magliano  
 
Caterina Chiarla  
Cleofe Teresa Magliano  
Rosa Vaser Antonio Vaser  
 
Maddalena Gilli  
Karim Aga Khan IV  
John Yarde-Buller, II barone Churston John Buller  
 
Charlotte Chandos-Pole  
John Yarde-Buller, III barone Churston  
Barbara Yelverton Hastings Reginald Henry  
 
Barbara Yelverton, XX baronessa Grey de Ruthyn  
Joan Yarde-Buller  
Alfred John Smither Francis Dearsley Smither  
 
Elizabeth Green  
Jessie Smither  
Jessie Henrietta Pococke Vannam Pococke  
 
Henrietta Elizabeth Smith  
 
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Onorificenze

Membro di I Classe dell'Ordine del Bahrain - nastrino per uniforme ordinaria
Membro di I Classe dell'Ordine del Bahrain
 2003
Cavaliere di Gran Croce dell'Ordine Nazionale dell'Alto Volta (Burkina Faso) - nastrino per uniforme ordinaria
Cavaliere di Gran Croce dell'Ordine Nazionale dell'Alto Volta (Burkina Faso)
 1960
Padma Vibhushan (India) - nastrino per uniforme ordinaria
 26 gennaio 2015
Nishan-e-Imtiaz (Pakistan) - nastrino per uniforme ordinaria
Nishan-e-Imtiaz (Pakistan)
 1977
Nishan-e-Imtiaz (Pakistan) - nastrino per uniforme ordinaria
Nishan-e-Imtiaz (Pakistan)
 1977
Gran Commendatore dell'Ordine della Perla d'Africa (Uganda) - nastrino per uniforme ordinaria
Gran Commendatore dell'Ordine della Perla d'Africa (Uganda)
 2017
Medaglia dell'Ordine dell'Amicizia (Turkmenistan) - nastrino per uniforme ordinaria
Medaglia dell'Ordine dell'Amicizia (Turkmenistan)
 1998
Premio Quadriga - nastrino per uniforme ordinaria
 3 ottobre 2005
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Note

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Bibliografia

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Voci correlate

Altri progetti

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Collegamenti esterni

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