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ciclista su strada australiano Da Wikipedia, l'enciclopedia libera
Jai Hindley (Perth, 5 maggio 1996) è un ciclista su strada australiano che corre per il team Red Bull-Bora-Hansgrohe. Professionista dal 2018, ha caratteristiche di scalatore; dopo aver concluso il Giro d'Italia 2020 al secondo posto, nel 2022 si è aggiudicato la classifica generale della "Corsa Rosa".
Jai Hindley | ||||||||||||||||||||||
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Jai Hindley in azione al Tour de France 2023. | ||||||||||||||||||||||
Nazionalità | Australia | |||||||||||||||||||||
Altezza | 175 cm | |||||||||||||||||||||
Peso | 60 kg | |||||||||||||||||||||
Ciclismo | ||||||||||||||||||||||
Specialità | Strada | |||||||||||||||||||||
Squadra | Bora | |||||||||||||||||||||
Carriera | ||||||||||||||||||||||
Squadre di club | ||||||||||||||||||||||
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Nazionale | ||||||||||||||||||||||
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Statistiche aggiornate al 21 luglio 2024 | ||||||||||||||||||||||
All'età di sei anni sale per la prima volta su una bici, incoraggiato dai genitori, appassionati di ciclismo, e a 13 anni partecipa alla sua prima gara.[1] Nel 2013 conquista la medaglia di argento nella prova in linea juniores dei Campionati oceaniani di ciclismo su strada. L'anno successivo ottiene un terzo posto nel campionato nazionale e un altro nel campionato continentale.
Nel 2016 vince il Gran Premio Capodarco in Italia[2] e la settimana successiva si piazza al quinto posto della classifica generale del Tour de l'Avenir. A inizio 2017 arriva secondo allo Herald Sun Tour e terzo nella prova in linea dei Campionati oceaniani; in aprile si piazza secondo al Trofeo Città di San Vendemiano e pochi giorni dopo vince il Toscana Terra di Ciclismo Eroica. In giugno partecipa al Giro d'Italia Under-23 vincendo l'ultima tappa e piazzandosi al terzo posto in classifica generale; conclude la stagione con il successo al Tour of Fuzhou, gara a tappe in Cina.[3]
Dopo due anni in squadre Continental, nel 2018 fa il grande salto nel World Tour accasandosi, insieme al connazionale Michael Storer, alla tedesca Sunweb. Al primo anno nella massima categoria si piazza decimo al Giro di Slovenia 2018 e partecipa alla sua prima Vuelta a España; nella stagione seguente, dopo aver partecipato come gregario al suo primo Giro d'Italia, conclude secondo, alle spalle del solo Pavel Sivakov, nella classifica finale del Giro di Polonia 2019.[4]
Apre la stagione 2020 con il successo finale allo Herald Sun Tour, arricchito da due vittorie parziali nella seconda e nella quarta tappa. Dopo lo stop all'attività a causa della pandemia di COVID-19, prende il via al Giro d'Italia. Entrato nella Top 10 di classifica dopo la nona tappa a Roccaraso, e salito al terzo posto parziale dopo la quindicesima frazione a Piancavallo,[5] il 22 ottobre vince in volata, superando Tao Geoghegan Hart, la diciottesima tappa, da Pinzolo ai Laghi di Cancano, tappa che comprendeva la Cima Coppi sul Passo dello Stelvio; questa vittoria lo porta al secondo posto in classifica generale alle spalle del compagno di squadra, l'olandese Wilco Kelderman.[6][7] Due giorni dopo, grazie al secondo posto nella penultima tappa del Giro, la Alba-Sestriere, va a vestire la maglia rosa del primato. È però costretto a cedere la maglia, definitivamente, il giorno successivo, al termine della cronometro finale di Milano, terminando la corsa al secondo posto, battuto di 39 secondi da Geoghegan Hart.[8]
Dopo essersi ritirato al Giro d'Italia 2021,[9] torna nel 2022 alla Corsa Rosa come una delle tre punte della Bora-Hansgrohe insieme a Buchmann e Kelderman. Nell'occasione riesce a portare a casa il "Trofeo senza fine", anticipando in classifica generale il favorito Richard Carapaz, Mikel Landa e Vincenzo Nibali,[10] vincendo pure la nona tappa con arrivo sul Blockhaus.[11] Diventa così il primo australiano a vincere il Giro.
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