Gressoney-Saint-Jean
comune italiano Da Wikipedia, l'enciclopedia libera
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Gressoney-Saint-Jean (pron. francese AFI: [ɡʁɛsɔnɛj sɛ̃ ʒã]; in walser Greschòney Zer Chilchu) è un comune italiano sparso di 824 abitanti[1] della Valle d'Aosta orientale, posto ai piedi del Monte Rosa, rinomato luogo di villeggiatura estiva e invernale.
Gressoney-Saint-Jean comune | |
---|---|
(IT) Comune di Gressoney-Saint-Jean (FR) Commune de Gressoney-Saint-Jean (DE) Gemeinde Gressoney-Saint-Jean | |
Localizzazione | |
Stato | Italia |
Regione | Valle d'Aosta |
Provincia | Non presente |
Amministrazione | |
Capoluogo | Obre Platz |
Sindaco | Mattia Alliod (lista civica Greschòney fer more) dal 23-9-2020 |
Lingue ufficiali | Francese, italiano, tedesco |
Territorio | |
Coordinate del capoluogo | 45°47′N 7°49′E |
Altitudine | 1 385 m s.l.m. |
Superficie | 69,65 km² |
Abitanti | 824[1] (31-12-2020) |
Densità | 11,83 ab./km² |
Frazioni | Tra parentesi i toponimi in tedesco standard: Bieltschòcke (Bieltschucken), Bode, Chaschtal, Chreffo, Dresal, Loomatto (Loomatten), Méttelteil (Mittelteil), Mettie (Mettien), Noversch, Òbre Biel (Ober Biel), Òbre Champsil (Ober Champsil), Òbro Verdebio (Ober Verdebien), Ònderteil (Unterteil), Òndre Biel (Unter Biel), Òndre Champsil (Unter Champsil), Òndro Verdebio (Unter Verdebien), Perletoa, Predeloasch, Stobene, Trentostäg (Trentosbrück), Tschemenoal (Chemonal), Tschoarde, Tschossil, Woald (Wald) |
Comuni confinanti | Alagna Valsesia (VC), Ayas, Brusson, Gaby, Gressoney-La-Trinité, Rassa (VC) |
Altre informazioni | |
Cod. postale | 11025 |
Prefisso | 0125 |
Fuso orario | UTC+1 |
Codice ISTAT | 007033 |
Cod. catastale | E168 |
Targa | AO |
Cl. sismica | zona 3 (sismicità bassa)[2] |
Cl. climatica | zona F, 4 726 GG[3] |
Nome abitanti | (IT) gressonari (FR) Gressonards (DE) Greschoneyer (titsch) Greschòneyra |
Patrono | san Giovanni Battista |
Giorno festivo | 24 giugno |
Cartografia | |
Posizione del comune di Gressoney-Saint-Jean all'interno della Valle d'Aosta | |
Sito istituzionale | |
Si trova nella valle del Lys (o valle di Gressoney) a 1.385 m s.l.m. ai piedi del Monte Rosa. A est confina con il Piemonte nel territorio di Alagna Valsesia, a ovest con la Val d'Ayas. Dal capoluogo Obre Platz chiude la visuale della valle il Monte Rosa con il ghiacciaio del Lys (1078 ettari, il più esteso del versante italiano del gruppo e il secondo della Valle d'Aosta) e con le cime del Castore (4226 m), dei Lyskamm (Occidentale, 4481 m e Orientale, 4527 m) e della Piramide Vincent (4215 m). Nel territorio comunale è ubicata la stazione meteorologica di Gressoney-Saint-Jean.
La punta più alta del massiccio si trova invece più distante, a cavallo tra Macugnaga e Zermatt (Svizzera). Il versante del Monte Rosa di Gressoney, condivide le caratteristiche morfologiche del confinante versante valdostano di Champoluc: forme ampie, grandi ghiacciai, ampi pianori in quota, tutti elementi molto distanti dal pur confinante e vicino versante Piemontese la cosiddetta parete valsesiana del Monte Rosa. Qui le forme si fanno molto più aspre e grandiose: ai grandi ghiacciai si sostituiscono pareti strapiombanti e versanti a picco.
Tradizionalmente, i due comuni di Gressoney-La-Trinité e Gressoney-Saint-Jean formano un'entità territoriale e culturale unica, denominata Gressoney in francese, Greschòney (ufficiale) o Creschnau[5][6] nel dialetto locale della lingua walser (il Greschòneytitsch o più semplicemente Titsch) e Kressenau[7] (forma desueta[8]) in tedesco, e Greschunej in töitschu[9].
Al toponimo Gressoney sono stati associati nel tempo vari significati:
Il significato più attendibile è il primo, sebbene nessun documento lo attesti.
Gressoney si divide in tre parti[10]:
Nel 1939, assume il nome - italianizzato - di Gressonei San Giovanni, parte del comune di Gressonei, poi soppresso nel 1946.
Lo stemma e il gonfalone sono stati concessi con decreto del presidente della Giunta Regionale del 16 giugno 2003[11]
«Partito, il primo di rosso a tre fasce d'argento, quella in capo caricata di una crocetta accostata da due stelle, il tutto del campo, che è di Vallaise; e di nero al leone d'argento, armato e linguato di rosso, che è del Ducato d’Aosta; al capo sul tutto di rosso, alla croce d'argento, che è di Savoia. Ornamenti esteriori: lo scudo è timbrato da una corona muraria merlata, munita di quattro torri (tre visibili) merlate di tre pezzi e aperte, il tutto d'oro; sostegni da Comune.»
«Drappo partito di nero e di rosso, riccamente ornato d’argento e caricato dello stemma municipale, con le iscrizioni centrate d'argento: «Comune di Gressoney-Saint-Jean», «Commune de Gressoney-Saint-Jean», «Gemeinde Gressoney-Saint-Jean». Lo stemma è accompagnato in punta da uno scudo partito d'argento e di rosso, caricato di 10 stelle poste in palo, 3, 4 e 3, le tre a destra di rosso, le quattro attraversanti sulla partizione partite dell'uno e dell'altro dell'uno nell'altro, le tre a sinistra d'argento; lo scudo è accollato a una marca gentilizia raffigurante un'ancora d'argento, e sostenuto da due palme in decusse di verde. Le parti metalliche, le frange e i cordoni sono d'argento. L'asta è coperta di velluto rosso, fissato da bullette d’argento posate a spirale. Nella freccia è rappresentato lo stemma del Comune. Cravatta con nastri portanti i colori dello Stato.»
Lo scudetto che accompagna lo stemma in punta al gonfalone è simbolo delle comunità walser.
Abitanti censiti[12]
Secondo i dati ISTAT al 31 dicembre 2010 la popolazione straniera residente era di 40 persone. Le nazionalità maggiormente rappresentate in base alla loro percentuale sul totale della popolazione residente erano:
Gressoney-Saint-Jean è un'isola linguistica tedesca appartenente alla comunità dei Walser.
Nel 1660, la popolazione chiede ed ottiene dalla diocesi di Aosta la possibilità di avere il tedesco come lingua di culto, in quanto la parrocchia più vicina era Issime, francofona. È quindi fondata la parrocchia di San Giovanni, il cui primo parroco è Sebastian Menabreaz, nativo di Gressoney, come tutti i suoi successori ininterrottamente fino al 1883. L'elemento germanofono si riflette anche nei pellegrinaggi tradizionali della popolazione locale, che oltre ai santuari di Oropa e di Vourry, si effettuavano verso l'abbazia di Einsiedeln.
Nel 2001, il Greschòneytitsch, o semplicemente Titsch è la lingua materna di circa il 15% della popolazione, mentre il 2,13% dichiara di avere come lingua madre sia il walser sia l'italiano.[13] Il dialetto è comunque conosciuto dal 51% della popolazione.[14] Un esempio di Greschòneytitsch è dato dal Padre Nostro:
Greschòneytitsch | Tedesco | Italiano |
---|---|---|
Endsche Attò |
Vater unser |
Padre Nostro |
Dei proverbi:
«D'scheitò spréngt nid witt vòm stock.»
«Il truciolo non cade lontano dal ceppo.»
«Waster neut an Groat wennt neut mascht troa.»
«Non caricarti una montagna se non sei capace a portarla.»
«Morgen root, Abend Koth.»
«Rosso il mattino, fango la sera.»
Il titsch di Gressoney presenta inoltre dei prestiti provenienti dalle lingue limitrofe, il francese e il patois valdostano:
L'eredità culturale e linguistica walser di Gressoney è oggetto di studio e divulgazione da parte del Walser Kulturzentrum, che dispone inoltre di una nutrita biblioteca. Negli ultimi anni sotto la presidenza di Heinrich Welf, dalla collaborazione con l'Associazione Augusta di Issime è stato edito, tra le altre opere, un dizionario delle due varianti della lingua walser di Gressoney (Titsch) e Issime (Töitschu).
Oltre ad essere trilingue italiano-francese-tedesco (lingue di istruzione ufficiali per i comuni germanofoni della Valle del Lys), nel territorio di Gressoney-Saint-Jean, la popolazione conosce il patois francoprovenzale valdostano e, in virtù della vicinanza geografica e dei rapporti storici con l'adiacente Valsesia, il piemontese.
A Gressoney-Saint-Jean si trova la sede della Compagnia delle guide Gressoney - Monte Rosa fondata nel 1963.
Sulla strada regionale 44 ha sede la biblioteca comunale.
La sera del 31 dicembre, i giovani del paese si recano in visita alle case dei villaggi cantando il Neujahrslied (« Canto del nuovo anno »):
Ein glückseliges neues Jahr
Wünschen wir Euch von Herzens Grund
Gottes Gnad'viele Jahr bewahre
Euern Leib und Seel gesund.
Anstatt unserer Schenkung seje
Das geborene Jesulein
In dem Kripplein auf der Heide
Drücket's in Eueres Herz hinein.
Le comunità walser disseminate lungo l'intero arco alpino si radunano, ogni tre anni, in una diversa colonia per il loro tradizionale incontro denominato Walsertreffen.
Tra i film girati nel comune ci sono Lo vedi come sei... lo vedi come sei?, di Mario Mattoli (1939), Il peggior Natale della mia vita, di Alessandro Genovesi (2012), ed alcune scene di Tutta colpa del paradiso, di Francesco Nuti (1985).
Gressoney-Saint-Jean è un rinomato luogo di villeggiatura estiva e invernale, certificato anche dalla Bandiera Arancione[21] del Touring Club Italiano. Dispone di un buon numero di impianti e piste da sci. Il comprensorio più importante è quello dei Weissmatten, e fa parte del comprensorio sciistico Monterosa Ski.
Come in molti comuni valdostani anche nel comune di Gressoney-Saint-Jean si produce energia idroelettrica. La centrale idroelettrica di Sendren, in gestione alla CVA, sfrutta le acque dei torrenti Lys e Valdobbiola.[22]
La ferrovia Pont-Saint-Martin - Gressoney è stato un progetto di ferrovia che doveva collegare Pont-Saint-Martin alla Valle del Lys. Ne resta traccia nell'edificio detto La Remise che doveva fungere da stazione ferroviaria.
Il termine "sindaco", in francese valdostano syndic, è reso nel dialetto Titsch dal termine Sendég, che risente inoltre dell'influenza del patois valdostano senteucco. Fa parte dell'Unité des Communes valdôtaines Walser (Union der Aostataler Walsergemeinden). Di seguito è presentata una tabella relativa alle amministrazioni che si sono succedute in questo comune.
Periodo | Primo cittadino | Partito | Carica | Note | |
---|---|---|---|---|---|
13 giugno 1985 | 24 maggio 1990 | Augusto Linty | - | Sindaco | [23] |
24 maggio 1990 | 29 maggio 1995 | Luigi Filippa | - | Sindaco | [23] |
29 maggio 1995 | 8 maggio 2000 | Luigi Filippa | - | Sindaco | [23] |
8 maggio 2000 | 9 maggio 2005 | Aldo Comé | lista civica | Sindaco | [23] |
9 maggio 2005 | 24 maggio 2010 | Aldo Comé | lista civica | Sindaco | [23] |
24 maggio 2010 | 10 maggio 2015 | Luigi Chiavenuto | lista civica | Sindaco | [23] |
28 maggio 2015 | 22 settembre 2020 | Luigi Chiavenuto | lista civica Greschòney zeéme | Sindaco | [23] |
23 settembre 2020 | in carica | Mattia Alliod | lista civica Greschòney fer more | Sindaco | [23] |
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