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vescovo cattolico italiano (1860-1937) Da Wikipedia, l'enciclopedia libera
Giustino Sanchini (Cerreto, 18 novembre 1860 – Fano, 23 febbraio 1937) è stato un vescovo cattolico italiano.
Giustino Sanchini vescovo della Chiesa cattolica | |
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Iustitia et pax | |
Incarichi ricoperti | Vescovo di Fano (1916-1937) |
Nato | 18 novembre 1860 a Cerreto |
Ordinato presbitero | 1884 |
Nominato vescovo | 12 luglio 1909 da papa Pio X |
Consacrato vescovo | 14 ottobre 1916 dal vescovo di Rimini Vincenzo Scozzoli |
Deceduto | 23 febbraio 1937 (76 anni) a Fano |
Nacque a Cerreto, frazione di Saludecio, nella diocesi di Rimini, il 18 novembre 1860. Iniziò gli studi presso il seminario di Rimini e li continuò a Roma, laureandosi in filosofia e in diritto.[1] Fu ordinato presbitero nel 1884 e per trentatré anni continuò le sue mansioni sacerdotali. Fu inoltre insegnante di diritto canonico e di teologia morale presso il seminario di Rimini, canonico della cattedrale e vicario generale della diocesi. Le sue attività nella diocesi riminese furono caratterizzate dall'opposizione al murrismo.[2]
Il 5 giugno 1916 papa Benedetto XV lo nominò vescovo di Fano e ricevette la consacrazione episcopale per l'imposizione delle mani del vescovo di Rimini Vincenzo Scozzoli, e dei vescovi coconsacranti Luigi Ferri e Fabio Berdini, il 14 ottobre dello stesso anno a Rimini. Fece l'ingresso solenne nella diocesi fanese l'11 febbraio 1917.
Creò nuove parrocchie e curò la costruzione delle relative chiese sparse in tutta la diocesi, visto l'aumento demografico registrato in alcune zone.[1] Fu sua l'idea di mettere i sacerdoti orionini a servizio dell'orfanotrofio che fondò don Gentili. Diede vita al Bollettino Ufficiale della Diocesi.[1] Nel 1925 concedette l'eremo di Monte Giove ai padri camaldolesi provenienti dalla Toscana.[1] Dal 1927 al 1931 fu anche amministratore apostolico della diocesi di Fossombrone.[1] Nel 1928 intervenne al Concilio plenario piceno svoltosi a Loreto. Papa Pio XI lo nominò assistente al soglio pontificio e conte. Fu inoltre prelato domestico di Sua Santità e commissario vescovile per la disciplina presso il Pontificio seminario marchigiano.
Morì il 23 febbraio 1937 a Fano. Il giorno del suo funerale la Schola Cantorum del seminario regionale cantò su musica scelta dal maestro don Igino Tonelli.[1] Fu sepolto nella chiesa di san Cristoforo, i cui lavori di costruzione furono seguiti dallo stesso vescovo quando era ancora in vita.[1]
La genealogia episcopale è:
La successione apostolica è:
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