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Nulla vi è di certo sulla data e sul luogo di nascita di Giovanni di Pietro. Il fatto che egli, sin dagli esordi documentati della sua attività, abbia a lungo operato in Umbria lavorando in molte località della regione, e che nella sua opera non si percepiscano influssi della coeva pittura spagnola - all'epoca ancora prevalentemente influenzata da modelli fiamminghi - lascia supporre che loSpagna si sia formato interamente in ambiente italiano, forse per esservi addirittura nato da un certo Pietro e una famiglia di origine spagnola trasferitasi in Italia in epoca imprecisata.
In giovane età è preso a lavorare presso la bottega del Perugino a Firenze e si ritiene, ma con molti dubbi, che nel 1470 sia già presente ed attivo nella città di Perugia. Comunque, nel luglio 1502 il pittore è per la prima volta identificato e documentato con certezza a Spello, forse connesso con Pintoricchio e il cantiere della decorazione della Cappella Baglioni nella chiesa di Santa Maria Maggiore. Durante la sua vita gira buona parte dell'Umbria centro-orientale: oltre che a Spello, è documentato a Perugia, Assisi, Campello sul Clitunno, Castel Ritaldi, Gavelli, Scheggino, Todi, Trevi, Visso e a Spoleto, città nella quale sposa la nobildonna Santina Martorelli. Nel 1517 è nominato Capitano delle Arti dei Pittori e degli Orefici e nel 1528 muore a Spoleto, probabilmente in seguito ad una epidemia di peste.
Estasi di santa Maria Maddalena (Londra, The Wallace Collection).
Cartone per il Beato Egidio, New York, The Metropolitan Museum of Art[1]
Studio per San Francesco, New York, The Metropolitan Museum of Art[2]
Studio per una figura di San Giovanni Battista (Cambridge, The Harvard University Art Museums);
San Geremia (Chantilly, museo Cop);
La Vergine in ginocchio a mani giunte (Parigi, Louvre);
Studio per un uomo nudo (Parigi, Louvre);
Studio per un vescovo benedicente (Parigi, Louvre);
Studio per una Vergine inginocchiata (Parigi, Louvre);
Vergine seduta con Gesù Bambino (Parigi, Louvre);
Studio per San Giuseppe D'Arimatea (Parigi, Louvre).
Todi, Incoronazione della Vergine tra i Santi, Museo Civico
Spoleto, ex oratorio della confraternita di San Pietro Martire, Chiesa di San Domenico affresco Crocefissione con quattro angeli, San Domenico, la Vergine, la Maddalena e i santi Pietro Martire, Giovanni e Vincenzo Ferrer
Spoleto, Chiesa di San Giacomo, fraz. San Giacomo di Spoleto affreschi vari su tutta la chiesa
Spoleto, Palazzo Comunale affresco Madonna col bambino fra i SS. Gerolamo, Nicolò da Tolentino, Caterina, Brizio e affresco le Virtù: la Carità, la Clemenza e la Giustizia, tutte già alla Rocca Albornoziana (Spoleto)
Gavelli, Chiesa di San Michele ArcangeloMiracolo del Gargano
Luigi Fausti, L'ultima opera dello Spagna e la data precisa della sua morte, Spoleto, 1913.
Carlo Bandini, Giovanni Spagna, Bergamo, Istituto italiano d'arti grafiche, 1928.
Fausta Gualdi Sabatini, Giovanni di Pietro detto Lo Spagna, Spoleto, Accademia spoletina, 1984.
Bruno Toscano e Franca Calzavacca, Dallo Spagna a Burri. Dipinti dei secoli XV-XX acquistati dalle banche umbre, Acquasparta, 1986.
Giorgio Tagliaferro, Liberale da Verona e Giovanni Spagna nel monastero di Sant'Elena a Venezia, in Venezia nel Cinquecento, vol IX, Roma, Bulzoni, 1999, pp.183-198.
Stefano Felicetti, 'Locatio ad pingendum'. Nuovi spogli archivistici sui pittori in Umbria fra Trecento e Cinquecento, in "Studi di Storia dell'Arte", 12, 2001, p. 276, docc. 86 e 87.
Giovanna Sapori, Giovanni di Pietro: un pittore spagnolo tra Perugino e Raffaello, Milano, Electa, 2004.