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giardino e memoriale a Milano Da Wikipedia, l'enciclopedia libera
Il Giardino dei Giusti di tutto il mondo di Milano[2] è un memoriale a chi si è opposto ai genocidi e ai crimini contro l'umanità, situato nel Parco Monte Stella[3] e che ispirandosi al giardino e museo Yad Vashem di Gerusalemme nasce per onorare persone di tutto il mondo, che con le loro azioni si sono opposte a qualsiasi genocidio. Il giardino dedica uno specifico cippo di granito e albero di Prunus avium[4] a ogni persona riconosciuta giusto tra le nazioni.
Giardino dei Giusti di Tutto il Mondo | |
---|---|
Il Parco Monte Stella | |
Ubicazione | |
Stato | Italia |
Località | Milano |
Indirizzo | Viale dei Giusti zona QT8 |
Caratteristiche | |
Tipo | Parco storico |
Inaugurazione | 24 gennaio 2003 |
Gestore | Associazione per il Giardino dei Giusti di Milano, composta dal Comune di Milano, dall' UCEI e dal Comitato Gariwo la foresta dei Giusti |
Apertura | Sempre accessibile raggiungibile con linea metropolitana M1 fermata QT8. Bus linea 40 - 68 - 69 |
Ingressi | Via Cimabue, Via Terzaghi, Via Isernia, Via Sant'Elia |
Realizzazione | |
Proprietario | Comune di Milano |
Mappa di localizzazione | |
Sito web | |
«C'è un albero per ogni uomo che ha scelto il bene»
Inaugurato il 24 gennaio 2003[5], si trova lungo un viale all'interno del parco di 370000 m², denominato 'Viale dei Giusti'[6] sul suo rilievo artificiale situato nella zona nord-ovest di Milano, nel quartiere QT8, ovvero il Quartiere Triennale 8. Fu realizzato dal Comune di Milano[7]. Dal 2008[8] è gestito dall'Associazione per il Giardino dei Giusti di Milano, formata dal Comune di Milano, dall'Unione delle comunità ebraiche italiane[9] e da Gariwo la foresta dei Giusti.[10]
«Nel Giardino vengono piantati ogni anno nuovi alberi per onorare gli uomini e le donne che hanno aiutato le vittime delle persecuzioni, difeso i diritti umani ovunque fossero calpestati, salvaguardato la dignità dell’Uomo contro ogni forma di annientamento della sua identità libera e consapevole, testimoniato a favore della verità contro i reiterati tentativi di negare i crimini perpetrati»
Il Giardino dei Giusti di tutto il mondo di Milano, così come il più noto giardino di Gerusalemme, vuole celebrare i giusti di tutte le nazioni che hanno avuto a che fare con ogni genocidio e non solo quindi con l'olocausto degli ebrei. Chi giunge nel giardino di Milano, infatti, nota immediatamente non solo i cippi[12] commemorativi, corrispondenti ai primi tre alberi piantati, per Moshe Bejski in onore dei Giusti tra le Nazioni di Yad Vashem di Gerusalemme, per Pietro Kuciukian in onore dei Giusti per gli Armeni di Dzidzernagapert, Erevan e per Svetlana Broz in onore dei Giusti contro la pulizia etnica in Bosnia-Erzegovina, Sarajevo,[13] ma tanti altri cippi con rispettivi alberi dedicati a personaggi di altre aree geografiche della terra, teatri di genocidi, massacri ed ingiustizie.
Il Giardino dei Giusti di Tutto il Mondo di Milano è stato il primo giardino dei giusti aperto in Italia ed il terzo nel mondo, dopo quello di Gerusalemme ed Erevan.[14]
Il giardino è stato realizzato su proposta di Gabriele Nissim, storico italiano e presidente di Gariwo, la foresta dei Giusti, per dedicare un luogo specifico di Milano alla memoria di tutte quelle persone nel mondo che si erano contraddistinte per la loro resistenza morale.[15]
Inaugurato il 24 gennaio 2003, cinque anni dopo nel 2008, il Consiglio comunale decise di dare forma giuridica al luogo del parco contenente il giardino, tramite una associazione costituita il 13 novembre del 2008. I soci fondatori di questa associazione sono : Il Comune di Milano, l'Unione delle Comunità Ebraiche Italiane (UCEI) e il Comitato mondiale Gariwo la foresta dei Giusti.[16]
Il Giardino dei Giusti è situato nel Parco Monte Stella noto ai milanesi anche come e Montagna de San Sir una collinetta artificiale formata inizialmente con l'accumulo di macerie provocate dai bombardamenti, effettuati dagli Alleati, durante la seconda guerra mondiale e con altro materiale proveniente dalla demolizione degli ultimi tratti dei Bastioni, avvenuta dopo il 1945. L'intero parco si estende oggi per 370.000 metri quadrati.
I primi alberi sono stati dedicati a Moshe Bejski per i Giusti della Shoah; a Pietro Kuciukian in onore dei Giusti per gli armeni; a Svetlana Broz per i Giusti contro la pulizia etnica. A luglio 2012 il giardino contava 22 alberi[17] dedicati a uomini e donne di tutto il mondo.
Nel 2012 l'Associazione a capo della gestione del Giardino ha proposto[18] un workshop presso la facoltà di Architettura e società del Politecnico di Milano con un concorso per la realizzazione di proposte innovative con lo scopo di conferire al Giardino dei Giusti un'architettura più consistente e comunicativa.
Nel mese di ottobre 2013, in vista di Expo 2015, è stata annunciata la decisione di rinnovare il Giardino di Milano. Gabriele Nissim, presidente di Gariwo la foresta dei Giusti, e l'architetto Stefano Valabrega hanno suggerito un effetto comunicativo maggiore, più diretto e senza monumentalismi. La filosofia del giardino non è improntata alla celebrazione ma al dialogo e al riconoscimento di culture e di valori diversi che s'incontrano e convivono in nome del bene, in nome della difesa dell'umanità ferita.[19].
I lavori sono terminati nel 2019, con una giornata di inaugurazione e di eventi. La nuova struttura del Giardino prevede due nuovi spazi - lo spazio del dialogo e l'anfiteatro Ulianova Radice - e due alberi speciali, l'Albero della Memoria e l'Albero delle Virtù.[20]
Il 18 dicembre 2019 i City Angels sono stati proclamati da Gabriele Nissim "Guardiani morali del Giardino dei Giusti".
«Il Giusto è un cittadino del mondo e non ha una sola patria»
La cerimonia consiste nel dedicare un cippo di granito con il nome e la ragione di quanto fatto dal personaggio sotto un albero di un prunus avium messo a dimora alla sua presenza o quella dei suoi familiari.
La celebrazione, aperta al pubblico, si svolge nel luogo del parco dedicata al Giardino ed è organizzata dal Comune di Milano[22] e dagli altri due componenti dell'associazione preposta, l'UCEI e Gariwo la foresta dei Giusti.
Su disposizione del parlamento europeo, il 10 maggio 2012 fu deciso con una mozione votata da 388 parlamentari, di dedicare un giorno all'anno ai 'Giusti' di tutto il mondo, una Giornata europea dei Giusti (European day of the Righteous) per commemorare coloro che si erano opposti con responsabilità individuale ai crimini contro l'umanità e ai totalitarismi.
Venne stabilito che sarebbe stata celebrata il 6 marzo di ogni anno, anniversario della morte di Moshe Bejski.
Il 6 marzo 2013, la prima celebrazione della Giornata Europea dei Giusti, sono state stabilite in Italia ed in Europa diverse manifestazioni[23]. Il sito ufficiale di Gariwo la foresta dei Giusti ha riportato la mappa degli eventi. Milano è stata capofila delle iniziative per la prima Giornata europea dei Giusti e fonte d'ispirazione per le iniziative in Europa. Le manifestazioni in alcune principali città italiane sono state:
Inoltre, altre celebrazioni sono state tenute[24] a Monza, Brescia, Modena, Formigine, Tolentino, Carnate, San Marino, Benevento e Cotignola.
Dal 2013 la Giornata viene celebrata in numerose città in Italia e nel mondo, con la nascita di nuovi Giardini o iniziative rivolte alla cittadinanza. Il sito di Gariwo contiene un elenco delle celebrazioni principali[25].
La Giornata dei Giusti dell'umanità è stata istituita il 7 dicembre 2017, con l'approvazione del Senato della proposta di legge già approvata alla Camera il 26 luglio 2017. Tale ricorrenza, da celebrarsi ogni 6 marzo, è così entrata nell'ordinamento italiano[26].
Dalla Giornata europea dei Giusti 2017 l'Associazione per il Giardino dei Giusti di Milano utilizza il Giardino Virtuale[27] nel sito di Gariwo per accogliere le storie dei Giusti segnalate dagli utenti, che vengono inserite in uno spazio che riproduce il Giardino del Monte Stella. Vengono così valorizzate le figure che non possono essere ospitate sulla Montagnetta per ragioni logistiche e di organizzazione culturale dei temi di anno in anno scelti per le cerimonie.
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