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tennista, giornalista e scrittore italiano (1930-2022) Da Wikipedia, l'enciclopedia libera
Gianni Clerici, all'anagrafe Giovanni Clerici[1] (Como, 24 luglio 1930[1] – Bellagio, 6 giugno 2022[1]), è stato un tennista, giornalista, scrittore, drammaturgo e poeta italiano.
Gianni Clerici | |||||||||||||||||||||
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Nazionalità | Italia | ||||||||||||||||||||
Tennis | |||||||||||||||||||||
Carriera | |||||||||||||||||||||
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1 Dati relativi al circuito maggiore professionistico. | |||||||||||||||||||||
Statistiche aggiornate al definitivo | |||||||||||||||||||||
Considerato uno dei maggiori esperti di tennis del mondo[2], tanto da essere soprannominato "Lo scriba del tennis"[3][4][5], per il numero e la qualità delle sue pubblicazioni è stato inserito nel 2006 nella International Tennis Hall of Fame, secondo italiano presente dopo Nicola Pietrangeli (insignito del riconoscimento nel 1986).
Nel 2023 gli Internazionali d'Italia gli hanno intitolato la sala stampa.[6][7]
Nel corso della sua attività tennistica ha vinto due titoli nazionali juniores di doppio con Fausto Gardini (1947 e 1948) e, sempre da juniores, ha raggiunto la finale del singolare nel 1950. Sempre nel 1950 ha conquistato la "Coppa de Galea" a Vichy; nel 1952 ha vinto il "Monte Carlo New Eve Tournament". Come singolarista ha partecipato al torneo di Wimbledon del 1953 e al Roland Garros del 1954, fermandosi sempre al primo turno.
Dopo aver collaborato dal 1951 al 1954 con La Gazzetta dello Sport e nel 1954 con Sport Giallo e Il Mondo, Clerici nel 1956 divenne inviato e poi editorialista de Il Giorno, con il quale collaborò fino al 1988. Dal 1988 scrisse per L'Espresso e la Repubblica. Ha dedicato al tennis varie pubblicazioni: nel 1965 Il vero tennis, nel 1972 Il tennis facile, nel 1978 Il grande tennis. Del 1974 è la prima edizione della sua opera più famosa, 500 anni di tennis, tradotta in Francia, Gran Bretagna, Germania, Giappone e Spagna e più volte ristampata e aggiornata. Nel 1984 ha pubblicato in Francia la biografia di Suzanne Lenglen, sei volte vincitrice di Wimbledon, uscita in Italia soltanto nel 2002.
Ha scritto più di 6.000 articoli sportivi ed è stato uno dei commentatori tecnici italiani più importanti, al fianco di Rino Tommasi. Nel 2002 lo stile delle loro telecronache è stato messo in risalto anche dal settimanale americano "TIME" in un articolo dal titolo Tennis, Italian Style[8]. Nel 1987 ha vinto il “Premio Vallecorsi” come miglior giornalista italiano dell'anno e nel 1992 il premio “Penna d'Oro” come miglior editorialista italiano. L'ultimo quotidiano per cui ha scritto è stato la Repubblica, di cui è stato una delle firme più importanti. Durante Wimbledon 2011 la storica coppia Tommasi-Clerici è stata sciolta a causa della decisione di Sky di fare commentare le partite del torneo inglese dagli studi di Milano e non più sul posto a Londra. Clerici ha continuato a scrivere per La Repubblica durante il corso del torneo.
Nel 2010 è uscita la sua biografia autorizzata, scritta da Veronica Lavenia e Piero Pardini, edita da Le Lettere Firenze, Il cantastorie instancabile - Gianni Clerici lo scrittore, il poeta il giornalista e nel 2015 ha pubblicato la "bio-eterografia" Quello del tennis. Storia della mia vita e di uomini più noti di me.
Dopo la morte, avvenuta il 6 giugno 2022, la famiglia ha deciso di donare il suo archivio e la sua biblioteca (tra le più complete al mondo per quanto riguarda il tennis) al Centro di Documentazione e Ricerca "Raccolte Storiche" dell'Università Cattolica del Sacro Cuore di Brescia[9].
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