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composto chimico Da Wikipedia, l'enciclopedia libera
Il fluoruro di berillio è il composto inorganico binario di berillio e fluoro ed è anche il sale di berillio dell'acido fluoridrico, avente formula BeF2. In condizioni normali è un solido incolore di aspetto vetroso, molto solubile in acqua e molto tossico.[1] Il composto è usato principalmente per la produzione di berillio elementare tramite riduzione con magnesio metallico.[4][5]
Fluoruro di berillio | |
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Nome IUPAC | |
fluoruro di berillio | |
Caratteristiche generali | |
Formula bruta o molecolare | BeF2 |
Peso formula (u) | 47,01 |
Aspetto | solido incolore |
Numero CAS | |
Numero EINECS | 232-118-5 |
PubChem | 24589 e 5357692 |
SMILES | [Be+2].[F-].[F-] |
Proprietà chimico-fisiche | |
Densità (g/cm3, in c.s.) | 1,986[1] |
Solubilità in acqua | molto solubile (si idrolizza) |
Temperatura di fusione | 555 °C (828 K)[1] |
Temperatura di ebollizione | 1 169 °C (1 442 K)[2] |
Proprietà termochimiche | |
ΔfH0 (kJ·mol−1) | −1026,8[2] |
ΔfG0 (kJ·mol−1) | −979,4,0[2] |
S0m(J·K−1mol−1) | 53,4[2] |
C0p,m(J·K−1mol−1) | 51,8[2] |
Proprietà tossicologiche | |
DL50 (mg/kg) | 98 oral rat[1] |
Indicazioni di sicurezza | |
Simboli di rischio chimico | |
pericolo | |
Frasi H | 350i - 330 - 301 - 372 - 319 - 335 - 315 - 317 - 411 [1] |
Consigli P | 260 - 301+310 - 305+351+338 - 320 - 405 - 501 [3] |
Il primo a descrivere sintesi e proprietà del fluoruro di glucinio (denominazione ottocentesca per il berillio) fu Paul Lebeau nel 1898.[6] Lebeau fece reagire l'idrossido di glucinio con acido fluoridrico ricavando l'ossifluoruro di glucinio; questo fu poi seccato ad alta temperatura in corrente di acido fluoridrico permettendo di isolare BeF2 anidro.
Il fluoruro di berillio si prepara a partire dall'idrossido di berillio grezzo derivante dalla lavorazione di minerali di berillio (berillo o bertrandite). L'idrossido di berillio è dapprima trattato con una soluzione di idrogenodifluoruro d'ammonio ottenendo il tetrafluoroberillato d'ammonio. Quest'ultimo è quindi riscaldato ad alta temperatura ottenendo così BeF2 anidro.[7][8]
Il fluoruro di berillio in condizioni normali è un solido vetroso e con una struttura simile alla silice vetrosa: ogni atomo di berillio è tetracoordinato a quattro atomi di fluoro con geometria tetraedrica quasi regolare (Be sp3), e ciascun atomo di fluoro è bicoordinato a due atomi di berillio. Il fluoruro di berillio è difficile da cristallizzare ma, analogamente al quarzo, può dar luogo a varie forme cristalline che somigliano ciascuna alle modificazioni allotropiche di SiO2: quarzo-α, quarzo-β, cristobalite e tridimite.[9] Nella forma analoga al quarzo-α la distanza Be–F risulta 154,2 pm.[10] Passando ai fluoruri degli elementi che seguono il berillio nel suo gruppo, la struttura cristallina cambia: è del tipo rutilo per MgF2 e del tipo fluorite per CaF2.[11]
Il solido è un materiale isolante con band gap notevole di 13,8 eV[12] ed è riportato avere uno degli indici di rifrazione più bassi,1,275.[13]
In fase liquida BeF2 mostra una struttura dove il berillio ha una coordinazione tetraedrica fluttuante, con comportamento che somiglia per alcuni versi a quello dell'acqua allo stato liquido, o del quarzo fuso.[14] Questo stato fuso conduce la corrente elettrica molto poco e anche per questo BeF2 è considerato un composto essenzialmente covalente.[15]
Il fluoruro di berillio in fase vapore è costituito da molecole discrete BeF2 con disposizione lineare (simmetria D∞h)[16] e una distanza Be–F di 137,4 pm,[17] valore decisamente minore della somma dei raggi ionici efficaci di Be++ e F – (178 pm);[18] la discrepanza con la somma dei raggi covalenti (153 pm)[19] è minore, ma significativa.
L'accorciamento rispetto al singolo legame ionico o al sin golo legame covalente tra Be e F indica un ulteriore contributo di legame; in termini di teoria del legame di valenza si può descrivere la molecola, attraverso la risonanza, con forme limite che presentano legami covalenti polari di tipo σ ed anche di tipo π tra F e Be:[20]
F – Be++ F – ↔ F–Be+ F – ↔ F – Be+–F ↔ F–Be–F ↔ F+=Be––F ↔ F–Be–=F+ ↔ F+=Be2–=F+
La molecola BeF2 è isoelettonica sia con CO2, che con SiO2, con l'atomo di berillio ibridato sp.[21] Il suo comportamento nel passaggio a stati condensati (liquido o solido) somiglia a quello della silice, in cui l'atomo centrale (Si) è tetraedrico e tetracoordinato (sp3), come qui l'atomo di berillio. Questo a differenza di quello di C del ghiaccio secco in cui il carbonio è bicoordinato (C sp) in molecole discrete.
Il fluoruro di berillio è un composto termodinamicamente stabilissimo: ΔHƒ° = -1026,75 kJ/mol,[22] appena un po' meno di MgF2 (-1.124,2 kJ/mol),[23] cioè del fluoruro dell'elemento seguente nello stesso gruppo. In condizioni ambiente si presenta come un solido igroscopico[24] inodore che fuma in presenza di umidità idrolizzandosi. In acqua è molto solubile e si scioglie formando inizialmente BeF2(H2O)2, [BeF(H2O)3]+ e successivamente [Be(H2O)4]2+ ed anche altri ioni idratati tra i quali BeF+, BeF3– e BeF42–. Queste reazioni di idrolisi impediscono di isolare BeF2 da soluzioni acquose.[25][5][8] La facile solubilità di BeF2 è connessa al raggio ionico efficace dello ione Be++, che è molto piccolo (45 pm)[18] e che quindi si idrata molto meglio in soluzione acquosa, e tale raggio è parecchio diverso da quello di F– (133 pm); per confronto, quello di Mg++ ammonta a 72 pm (decisamente meno sproporzionato) e MgF2 risulta praticamente insolubile in acqua, anche se la sua struttura cristallina (tipo rutilo) è diversa e più coesa, con Mg in coordinazione ottaedrica.[11] Il BeF2 è anche leggermente solubile il alcool.[26]
BeF2 è un acido di Lewis e può catturare facilmente molecole neutre donatrici, come NH3 e H2O (vedi idratazione vista sopra), ma ancor meglio specie anioniche, come ad esempio ioni alogenuro: in presenza di ioni fluoruro, in particolare, forma diversi ioni complessi (fluoroberillati) con il berillio tri- o tetracoordinato, tipo BeF3–, BeF42–, Be2F5–, Be2F73–.[27]
Il fluoruro di berillio è un importante intermedio per ottenere berillio metallico. A tal scopo BeF2 viene ridotto con magnesio a circa 1300 ºC in un crogiolo di grafite:[28][8]
Come tutti i composti di berillio, anche BeF2 è fortemente tossico. Il fluoruro di berillio è inoltre classificato come cancerogeno e pericoloso per l'ambiente acquatico.[1]
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