Dopo la Laurea in Storia Orientale all'Università di Bologna, prende parte al Link Project (1995-2001)[1]. Partecipa alla residenza TAM a Pietrarubbia diretta da Arnaldo Pomodoro nel 1995 e al Corso Superiore Arti Visive della Fondazione Ratti con Allan Kaprow nel 1997. Flavio Favelli vive e lavora a Savigno (Bologna).
Ha progettato e realizzato due installazioni bar funzionanti al MAMbo di Bologna e al MARCA di Catanzaro e due ambienti pubblici permanenti: Vestibolo nella Sede ANAS di Venezia di Palazzetto Foscari e Sala d'Attesa nel Pantheon di Bologna all'interno del Cimitero monumentale della Certosa di Bologna, che accoglie la celebrazione di funerali laici[3].
Nel 2009 è stato l'artista prescelto per Acrobazie #5, progetto di Unicredit Group al Centro Fatebenefratelli di San Colombano al Lambro (Mi). Nel 2010 è stato invece in residenza all'American Academy di Roma per l'Italian Fellowship.
Ha partecipato a due Biennali di Venezia: la 50° ("Clandestini", a cura di F. Bonami) e la 55° ("Vice versa", Padiglione Italia a cura di B. Pietromarchi).
Nel 2014 svolgerà una residenza d'artista all'Ambasciata d'Italia a Istanbul, invitato dall'associazione Album Arte. Per il 2015 ottiene una residenza-studio presso la NARS Foundation di New York.
Le sue opere sono presenti in collezioni pubbliche e private come la
Galleria d'Arte Moderna e Fondazione Sandretto Re Rebaudengo a Torino, Mambo, Bologna Fiere e Fondazione Furla a Bologna, La Maison Rouge - Fondation Antoine De Galbert a Parigi, Collezione La Gaia a Cuneo, Civiche Raccolte d'Arte e Fiera Milano a Milano, MACRO e Nomas Foundation a Roma, Museo Arte Contemporanea Villa Croce a Genova, Zabludowicz Collection a Londra, Collezione Elgiz e Yapi Kredi a Istanbul e Collezione Unicredit Banca; nel 2008 il Museo MAXXI di Roma ha acquistato una sua grande installazione dal titolo "La Terza Camera".
Il Link Project, nato nel 1994, è stato il primo centro di produzione culturale indipendente d’Italia. La sede era un ex magazzino farmaceutico dietro la stazione ferroviaria di Bologna Centrale; pian piano venne sistemato e reso sempre più agibile. Un labirintico spazio di 5 sale: blu, bianca, schwarzraum, sala nera, dance hall, un ampio bar, uno dei primi internet point e una libreria. Quindi i laboratori di produzione, fra cui quello dell’House Organ: una rivista bimestrale con editoriali, articoli, approfondimenti che spiegano e raccontano le scelte che portavano tutti coloro che facevano parte del Link a organizzare determinati eventi che trovate elencati nella programmazione. Gli eventi che si producevano al Link alternavano spettacoli di teatro di compagnie come Virgilio Sieni o Societas Raffaello Sanzio, dj set di Aphex Twin o Plastikman, concerti di Panasonic, Massimo Volume e Amon Tobin, reading, retrospettive cinematografiche da Marcel Broothaers a quella su Guy Debord, installazioni audiovisive, festival musicali come Angelica e Distorsonie o d’arte performativa come Incursioni e Hoops. Dal sito Link Project
“Una sala per attendere e per ritrovarsi. Un luogo d’accoglienza per parenti e amici per commemorare i propri cari. Un ambiente vicino al concetto di casa, una zona prossima al privato, all’intimità. Un interno, un luogo mentale praticabile. In questa sala l’arte entra per confrontarsi con il quotidiano, quel mondo reale spesso estraneo ai musei, alle gallerie e agli spazi deputati all’espressione artistica, specie in momenti così delicati di sofferenza e dolore.” Inaugurazione sala dattesa - Pantheon della Certosa
Monografie
C. Perrella, V. Urbani (texts by), Grape Juice, Maretti Editore, 2015
A. Salvadori (curated by), C. Sharp, S. Menegoi, A. Yedgar (texts by), Flavio Favelli, Mousse Publishing, Milano, 2013
A. Grulli, D. Ferri, Super Blu, Mare Termale Bolognese, 2010
L. Pratesi, S. Brunetti, C. Corbetta, La Rotonda, Silvana Editoriale, Milan, 2010
E. Fulco, A. Grulli, Acrobazie #5, Corraini Editore, Bologna, 2010
L. Parola, M. Farronato, D. Ferri, L. Barreca, Sala d'Attesa, FAU, 2008
L. Pratesi, E. Trevi, S. Brunetti, La terza camera, Cinecittàdue, Rome, 2007
F. Bonami, I. Bonacossa, Ambient Tour, Electa, Milan, 2007
R. Gavarro, Vermut Hall, Fondazione Volume, 2006
S. Pezzato, M. Fortunato, I. Bonacossa, Vestibolo, Anas Segno Associati, 2005
S. Risaliti, S. Solimano, Prima Sala D'Aspetto, Neos Edizioni, 2005
S. Pezzato, Vestibolo d'Aspetto, C.Arte, Prato n. 4, 2005
D. Ferri, Collezione FF, Museo dell'Arredo Contemporaneo, Edizioni Essegi, Ravenna, 2004
S. Risaliti, A. Lissoni, S. Gualdi, Flavio Favelli, FAU Books, 2003
M. P. Mazzocchi, A. Capasso, M. Pozzati, Catetere, Bologna, 2001
A. Capasso, D. Antonini, Maze Art Gallery, Nuova Icona, 2001
T. Trini, M. P. Mazzocchi, Sentirsi mancare, Galleria Otto, Bologna, 1999
Altri testi e cataloghi
Personal foodonsale, 50 ricette d'artista, Fortino Editions, 2014
AA.VV. and D. Ferri, A. Grulli (curated by), Sentimiento Nuevo, Un'antologia, MAMBO, Bologna, 2013
AA.VV., Vice Versa, catalogue of the Italian Pavillion at the 50th International Art Exhibition, La Biennale di Venezia, Venice, 2013
C. Lauf (curated by), A Very Light Art, Ca' Rezzonico, Venice, 2013
G. Scalise (poems by), F. Favelli (works by), Che cosa volete sapere?, Corraini, Bologna 2013
Marcella Beccaria (curated by), La Storia che non ho vissuto, Castello di Rivoli, Turin, 2012
AA.VV., Carte Libro, Danilo Montanari, Ravenna, 2012
Giacinto di Pietrantonio (curated by), Fuori Uso in Opera, 2012
AA.VV., Neon, La materia luminosa dell'arte, Quodlibet, 2012
AA.VV., Oncena Bienal de La Habana, Maretti Editore, 2012
AA.VV., Dentro e fuori luogo | Premio Terna 04, Silvana Editoriale, Milan, 2012
AA.VV., Cardi Black Box, 2012
AA.VV., Il Bel Paese dell'Arte, GAMEC, Nomos Edizioni, 2011
Daniela Bigi (curated by), Sotto quale cielo?, Electa, Milan, 2011