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singolo di Lucio Battisti del 1970 Da Wikipedia, l'enciclopedia libera
Fiori rosa fiori di pesco/Il tempo di morire è l'ottavo singolo da interprete di Lucio Battisti, pubblicato in Italia nel 1970.[5]
Fiori rosa fiori di pesco/Il tempo di morire singolo discografico | |
---|---|
Artista | Lucio Battisti |
Pubblicazione | 8 giugno 1970 |
Durata | 8:52 |
Album di provenienza | Emozioni |
Dischi | 1 |
Tracce | 2 |
Genere | Blues rock[1] Pop[2] |
Etichetta | Dischi Ricordi, SRL 10593 |
Registrazione | Studi Ricordi, via dei Cinquecento (Milano) |
Velocità di rotazione | 45 giri |
Formati | disco in vinile di 17,5 cm[3] |
Certificazioni FIMI (dal 2009) | |
Dischi d'oro | Italia[4] (vendite: 50 000+) |
Lucio Battisti - cronologia | |
Tutti i brani sono di Battisti - Mogol.
Con il singolo Fiori rosa fiori di pesco, Lucio Battisti partecipò al Festivalbar 1970 vincendo per la seconda volta in consecutiva.[6]
Il protagonista del testo desidera ancora la donna che ha lasciato, rendendosi conto di non poter vivere senza di lei («da solo non riuscivo a dormire perché / di notte ho ancor bisogno di te»), ma tentando di tornare disperatamente nella sua vita («posso stringerti le mani? | Come sono fredde tu tremi, | no, non sto sbagliando mi ami, | dimmi che è vero») scopre che il suo posto è stato preso da un altro uomo. Dopo aver realizzato di aver agito senza pensare, si scusa con entrambi.
Il tempo di morire, noto impropriamente anche come Motocicletta, è un brano dalle sonorità marcatamente rhythm and blues e rock e gode di una discreta popolarità tra il repertorio di Battisti.[senza fonte]
Il protagonista del testo è un ragazzo giovane, semplice ed ingenuo (un carattere ricorrente nei testi di Mogol di quel periodo, quasi una maschera fissa) che, innamorato di una donna che già ama un altro, non riesce ad accettare l'impossibilità del loro amore e le chiede di passare una notte di sesso con lei. Per tentare di convincerla, il ragazzo le offre la sua motocicletta cromata e poi addirittura le dice «prendi tutto quel che ho», perché è convinto che quell'esperienza sarebbe sufficiente a placare la propria disperazione (riferendosi alla sua adorata motocicletta, dice «mi costa una vita / per niente la darei / ma ho il cuore malato / e so che guarirei»). L'interpretazione vocale di Battisti accentua la disperazione e l'ossessione quasi maniacale del protagonista.
Quando Mogol scrisse di una motocicletta «10 hp, tutta cromata» intendeva dare l'idea di una moto di grande valore, e si accorse solo più tardi che in realtà 10 cavalli sono la potenza di un mezzo molto modesto.[7]
Nel testo (oltre che nel titolo stesso) si fa un uso apparentemente improprio del verbo "morire", che a prima vista appare fuori luogo e insensato:
«Mi basta il tempo di morire
fra le tue braccia così
domani puoi dimenticare… domani,
ma adesso, adesso dimmi di sì!»
L'interpretazione letterale non si adatta al significato generale del testo (tra le braccia della ragazza il protagonista vuole fare sesso, non certo morire). Nel "morire", in realtà, si deve leggere un riferimento al fine ultimo del protagonista, ossia il raggiungimento dell'orgasmo.
Gianfranco Manfredi, nel suo saggio del 1979 su Lucio Battisti, ha individuato l'uso di "morire" al posto di "avere un orgasmo" come l'espressione di uno dei temi ricorrenti della poetica di Mogol, ossia il rapporto tra l'orgasmo e la morte.[8] Lo stesso tema si manifesta nello stesso modo in molti altri testi di Mogol, ad esempio Dieci ragazze, Dio mio no, Emozioni, eccetera.
Il singolo raggiunse il terzo posto della classifica italiana. Fu il 10º singolo più venduto del 1970 in Italia.[9]
Nº | Settimana | Posizione |
---|---|---|
1 | 4 luglio 1970 | 9 |
2 | 11 luglio 1970 | 9 |
3 | 18 luglio 1970 | 8 |
4 | 25 luglio 1970 | 7 |
5 | 1º agosto 1970 | 4 |
6 | 8 agosto 1970 | 3 |
7 | 15 agosto 1970 | 3 |
8 | 22 agosto 1970 | 3 |
9 | 29 agosto 1970 | 3 |
10 | 5 settembre 1970 | 3 |
11 | 12 settembre 1970 | 3 |
12 | 19 settembre 1970 | 5 |
13 | 26 settembre 1970 | 5 |
14 | 3 ottobre 1970 | 6 |
15 | 10 ottobre 1970 | 8 |
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