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supporto discografico che contiene fino a tre tracce Da Wikipedia, l'enciclopedia libera
Il singolo discografico, abbreviato singolo e talvolta indicato con il termine inglese single, è un supporto discografico (in gommalacca, vinile, CD, musicassetta, download digitale o altro) contenente solitamente uno[1] o (in alternativa) anche due o tre brani musicali,[2] ed è pertanto di durata inferiore rispetto ad un album.[2]
In passato, i singoli venivano pubblicati in gommalacca da 78 giri,[3][4] che vennero nel corso degli anni '50 rimpiazzati sul mercato in modo graduale dai dischi in vinile a 45 giri.[5] Successivamente il termine è venuto a definire anche singoli in formato musicassetta, quindi CD e infine anche singoli distribuiti esclusivamente attraverso il download digitale o lo streaming.[6]
I singoli possono essere prodotti su vari supporti fonografici e in vari formati, gommalacca, vinile o CD, oppure in download digitale.
Per quanto riguarda il vinile, il formato tipico del singolo è il 7" (sette pollici) a 45 giri di rotazione al minuto, ma è possibile trovarne anche in formato 10" (dieci pollici) e 12" e anche a rotazioni diverse: 78 giri[i 78 giri NON sono di vinile] come 33 giri[senza fonte].
Il lato A è, nella maggior parte dei casi, una canzone che viene passata singolarmente in radio o in televisione a contenuto esclusivamente o quasi esclusivamente musicale, spesso accompagnata da un videoclip teso a promuovere tanto l'album quanto l'artista che lo ha inciso.
Per questa sua maggiore esposizione rispetto alle altre tracce dell'album tale canzone viene quindi anche pubblicata singolarmente (da cui il nome singolo) per ascoltatori che fossero interessati al suo ascolto, ma magari non a quello dell'intero album.
Il lato B contiene abitualmente una canzone presumibilmente di minor valore artistico, e comunque di un minore potenziale commerciale[senza fonte]. Accade tuttavia che il successo di un singolo possa essere determinato dall'apprezzamento maggiore da parte dei consumatori del lato B rispetto al lato A.
Il singolo 12" (dodici pollici) prende il nome di "maxi singolo" o "mix" e viene prodotto principalmente per il circuito dei disc jockey radiofonici e delle discoteche. La ragione dell'utilizzo di questo tipo di supporto è dovuto principalmente alla miglior qualità delle dinamiche che a volumi molto elevati consentono una riproduzione di qualità più elevata rispetto al 7" a 45 giri. La maggior capienza del supporto consente inoltre maggior spazio per brani di durata maggiore, per remix o adattamenti dance della canzone. Le tracce contenute in un singolo in vinile sono solitamente distinte in lato A e lato B, tranne nei singoli contenenti un doppio lato A.
Il CD singolo è un singolo musicale sotto forma di un compact disc di dimensioni standard. Non deve essere confuso con il mini CD singolo, che usa una forma più piccola e che in qualche occasione viene anche indicato come un CD singolo. Il formato ha cominciato a ottenere posto nel mercato agli inizi degli anni novanta. Con l'aumento dei download digitali negli anni 2000, le vendite di CD singoli sono diminuiti.
I CD singoli commercialmente pubblicati possono variare in lunghezza da un brano (un lato A e un lato B, nella tradizione dei dischi a 45 giri da 7") fino a quattro brani diversi, come nei CD Singoli Maxi (singoli con almeno tre tracce). Alcuni contengono mix di uno o più brani (noti come remix), nella consuetudine dei singoli in vinile da 12" e, in alcuni casi, possono anche contenere un videoclip del singolo stesso, quindi diventano CD potenziati (enhanced CD), nonché un manifesto da collezione.
L'era di Internet ha introdotto il download di musica e lo streaming, dando la possibilità di acquistare separatamente ogni traccia di un album, e il termine "singolo" è rimasto nel linguaggio popolare per indicare anche una canzone particolarmente popolare di un artista.[7] La domanda di musica digitale è salita rapidamente dopo il lancio dell'iTunes Store di Apple a gennaio 2001 e la creazione di lettori di musica digitale portatili come l'iPod.
Nel settembre 1997, con l'uscita di Electric Barbarella dei Duran Duran come download a pagamento, la Capitol Records diventò la prima delle major a vendere un singolo digitale di un artista conosciuto[senza fonte]. In precedenza, la Geffen Records aveva pubblicato come download gratuito Head First degli Aerosmith.[8] Nel 2004, la Recording Industry Association of America (RIAA) introdusse le certificazioni dei singoli digitali a causa delle vendite significative di questi formati, con Hollaback Girl di Gwen Stefani che diventò il primo singolo digitale certificato platino.[9] Nel 2013, la RIAA incorporò le riproduzioni on-demand nelle certificazioni per i singoli digitali.[10]
L'industria coreana distingue i singoli in "single album" (싱글 앨범?, singgeul aelbeomLR), se pubblicato in formato fisico,[11] e "digital single", se pubblicato solo digitalmente.[12]
Fino alla metà degli anni 2000, sul mercato musicale coreano non venivano pubblicati singoli poiché l'album in studio a 33 giri era considerato un supporto più efficiente.[13][14] Per identificare la canzone più famosa e pubblicizzata di un disco, che in Occidente è spesso chiamata "singolo", è stato coniato il termine "title song" (타이틀 곡?, ta-iteul gokLR), che viene utilizzato anche se il brano in questione ha un titolo diverso da quello dell'album di provenienza.[11] Il concetto occidentale di singolo è entrato in Corea nei tardi anni 2000, sulla scia della sensibile crescita delle vendite di musica digitale iniziata alla fine degli anni novanta.[15]
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